Archimissa, Ispigula areste, Spigu
In primavera, nella macchia mediterranea più selvaggia, tra il cisto e il lentisco, spuntano i fiori viola- bluastri d
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Limoni, mandarini, clementine e arance di ogni varietà dipingono il paesaggio di tutta la Sardegna. Non c'è giardino o orto, anche urbano, che non sfavilla con il suo agrume preferito.
Ma c'è un luogo magico, nel paese di Milis, dove gli agrumi hanno un sapore particolare. Superando un Portale Neogotico di pietra arenaria bianca e trachite rossa, voluto dai Marchesi Boyl, ci ritroviamo nel Bosco di Villaflor, oggi prestigiosa tenuta agrumicola, dove si può visitare S’ortu de is paras, l'orto dei frati. Furono i monaci camaldolesi dell'ordine di San Benedetto, che nel XIII secolo “colonizzarono” il territorio, dando all’economia locale l'identità della coltivazione degli agrumi.
In Ogliastra le donne amano preparare il pani pistoccu all'interno delle mura domestiche. E' un rito antico che si ripete dalla notte dei tempi. Ed è proprio durante la notte che le donne preparano questo pane molto versatile dai semplici ingredienti: semola, lievito, acqua e sale. Magari la luna, l'astro femminile per eccellenza, è nascosta, ma è pur sempre presente e le guida nella realizzazione del pane. Impastano e aspettano, sapendo che la notte porterà la magia della lievitazione e il pane prenderà vita.
Così la mattina seguente si alzano presto, quando ancora il sole non si è levato, e incominciano a stendere le sfoglie del pani pistoccu. Volitive e decise, come tutte le donne sarde, mettono da parte alcune sfoglie per preparare un'altra specialità ogliastrina: le torte rustiche salate.
Le torte rustiche sono una sorta di pizze coperte che vengono riempite con ingredienti diversi a seconda della stagione. Ogni torta ha quindi una sua stagione: Torta salata con i piselli, in primavera, Torta salata con formaggio e salumi, in autunno o Torta salata con guanciale e formaggio, in inverno.... e tante altre.
Questa è la volta della Torta rustica ... scopri quale!
Sapore di sole, mare, sale. Sono gli ingredienti delle estati isolane. Se poi si aggiunge l'ozium delle vacanze, possiamo dire che Sardegna si vive come in paradiso.
E nei luoghi... quasi perfetti, non può mancare un un piatto tipico della tradizione culinaria che unisce il gusto del mare a quello della terra: l'antipasto di carciofi e bottarga.
Il sapore amarognolo del carciofo e il piccante della bottarga si mescolano dando vita al sapore di sole, mare, sale
Ma cosa è la bottarga? Comunemente i sardi la chiamano il caviale sardo e Sa butàriga, in sardo, dall'arabo batārikh (بطارخ) che significa "uova di pesce conservate sotto sale". Furono gli arabi, durante la loro dominazione nell'isola, a importare questo tipo di lavorazione del pesce, e ancora oggi la bottarga viene ricavata dalle uova di tonno rosso o di muggine, seguendo le loro antiche tecniche manuali.
In passato costituiva il pasto ideale dei pescatori, perché sostanziosa e ricca di proteine e grassi.
Nelle isole di Sant'Antioco e Carloforte la bottarga di tonno è la più conosciuta grazie alla pesca del tonno; a Cabras e in tutto il golfo di Oristano fino ad Alghero vantano invece la migliore qualità di bottarga di muggine, grazie alla fiorente presenza di questo pesce.
Nella foto un "Cavaliere d'Italia", un uccello acquatico tipico delle zone in cui si pescano i prelibati muggini.
La Sardegna è una terra misteriosa. Il suo paesaggio è una distesa di prati e di foreste, dove anticamente gli unici viandanti erano i pastori. Portavano le greggi dai monti del Gennargentu, molto fredde in inverno, fino ai pascoli pianeggianti del Campidano e del Sulcis Iglesiente, molto più miti e fertili. Vestiti di orbace, i pastori camminavano in silenzio, appoggiandosi ad un bastone di olivastro; la loro unica compagnia erano i cani fonnesi e le pecore di cui conoscevano ogni particolare. Durante le lunghe notti, lontani da casa, i demoni andavano a far loro visita e li tentavano con perfide promesse. Solo il bastone di olivastro, intarsiato di demoni come loro, li sapeva allontanare. Così passavano i mesi e le stagioni, in un rito chiamato della transumanza che è stato praticato nell'isola fino ad qualche decennio fa.
Per tutto l'inverno fino ad aprile inoltrato, nel Campidano cagliaritano è facile scorgere intere distese di eleganti boccioli verdi con sfumature violacee, fieri si mantengono eretti, sotto i frequenti venti di scirocco e maestrale. Non sono tulipani, non sono orchidee, ma sono gli ortaggi più amati dai sardi, i carciofi spinosi.
Belli e saporiti sono il vanto della nostra terra. A dir il vero c'è anche il rovescio della medaglia: nel parlare comune, quando si vuol sminuir qualcuno, si dice "Parisi una cancioffa", ovvero "Sembri un carciofo".
Non so spiegare il perché di questi antipodi, forse dipende dal fatto che il carciofo, per quanto bello sia appena sbocciato, si rovina facilmente e le sue spine sono molto fastidiose.
L'unica cosa certa è che i carciofi sono molto saporiti. Il loro profumo, intenso e floreale, si unisce perfettamente alla loro consistenza, tenera e croccante. Inoltre il loro gusto, amarognolo e dolciastro insieme, è una caratteristica che li rende molto versatili in cucina.
In autunno è bello andare per funghi e gironzolare per le campagne che profumano di essenze mediterranee bagnate dalla rugiada. Una tra le tante essenze è, sa murta, in sardo, ovvero il mirto, molto utilizzato nella gastronomia dell'isola.
InsulaGolosaRicette vi propone una ricetta che utilizza i rametti della bellissima pianta aromatica del mirto. Si consiglia di non abusare delle sue chiome perché è una specie indigena della macchia mediterranea. Tuteliamola e rispettiamola. Procediamo, quindi, con parsimonia, per ottenere un ottimo condimento per le carni e i pesci arrosto, da conservare e utilizzare tutto l'anno: l'olio al mirto.
Ecco i prodotti delle eccellenze dell'Isola di Sardegna, che hanno avuto il riconoscimento di qualità dalle massime autorità nazionali e internazionali.
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InsulaGolosaRicette augura a tutti voi e alla sua terra, Buon Appetito ♥
Questa è la volta dell'Olio extravergine di Oliva di Sardegna DOP
Polpette, polpettine, polpettone! Nessuno resiste alle palline dorate che rotolano nel piatto. I bambini ne vanno pazzi e gli adulti pure. A casa mia la domenica non mancano mai, e se qualche volta non vengono preparate, c'è sempre qualcuno che protesta!
Si preparano al sugo, fritte e arrosto con insalate o s
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