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Liquore di melagrane

melograno

In Sardegna la pianta di melograno, anche se non autoctona, ha avuto sempre un posto d'onore in campagna, spesso vicino alla casa padronale, poiché nella cultura contadina si riteneva che portasse buona fortuna, abbondanza e fertilità. Una credenza portata nell'Isola dalle genti che circumnavigavano il Mediterraneo; si pensi che nel mondo islamico il melograno è l'albero del paradiso.  

Un mito antico racconta che il melograno fosse una pianta sacra a Giunone e a Venere. Le spose usavano intrecciare tra i capelli, rami di melograno, per propiziare fertilità e ricchezza, tant'è che nell'iconografia classica venivano spesso raffigurate, con una melagrana nella mano destra.

Anche nell'iconografia cristiana la melagrana è un soggetto ricorrente, basti pensare al Botticelli e alla sua "Madonna e il Bambino con la melagrana", il frutto simbolo anticipatore della passione di Cristo.
Nella tradizione popolare, non solo il frutto è considerato un bene prezioso, ma anche la corteccia del suo albero. Da essa si ottiene, dopo un lungo procedimento di ammollo e ebollizione, una tintura naturale, ideale per colorare di nero, fibre altrettanto naturali quali la lana, il cotone e il lino. Mentre con la "buccia" del suo frutto maturo si ottiene la tintura dal giallo intenso che a seconda del trattamento raggiunge diverse gradazioni di rosso, di granato, di verde o di marrone. Tanti manufatti sardi, soprattutto quelli antichi, sono stati prodotti con filati e tessuti, colorati in modo naturale.

InsulaGolosaRicette, amante del cibo e del buon bere, dedica questo spazio alla melagrana considerata per lungo tempo un frutto minore, poiché difficile da sbucciare e da consumare, ora rivalutata, soprattutto nel settore del beverage (drink e liquori).
Ecco la ricetta di un digestivo d'altri tempi, il liquore di melagrane il cui ingrediente principale sono i chicchi color rubino al cui tocco, colorano pure le mani.   

 

LIQUORE DI MELAGRANE
licòri de arenada

 

Ingredienti
300 g di chicchi di melagrana
500 ml di alcool a 90 gradi
200 g  di zucchero
500 ml di acqua di fonte

 

Preparazione
Lavate e asciugate delicatamente con un panno di cotone, i chicchi di melagrana. Versateli in un vaso di vetro ermetico e ricopriteli completamente con l'alcool. Lasciate riposare per un mese, in un luogo buio e asciutto. Trascorso il tempo, preparate lo sciroppo: portate l'acqua ad ebollizione e miscelatela con lo zucchero semolato. Aspettate qualche ora, fino a quando lo sciroppo sia raffreddato. Intanto filtrate i chicchi di melagrana con uno schiacciapatate (funziona perfettamente) altrimenti, procedete manualmente strizzandoli con un canovaccio di cotone. Unite l'infuso di melagrane con lo sciroppo ormai freddo e travasate il tutto in bottiglie di vetro. Sigillate accuratamente.
Dopo alcuni mesi, il liquore di melagrane è pronto per essere gustato con tutte le sue proprietà digestive. Ottimo a temperatura ambiente o freddo.

Il consiglio: Se desiderate il liquore un po' aromatizzato potete aggiungere mezza stecca di cannella, oppure alcune fette di arance o limoni, ricordate però di filtrare l'infuso prima di unirlo allo sciroppo perché potrebbero esserci dei piccoli residui degli aromi, che rendono torbido il liquore 

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