slide11.jpg

Sambucu, Sauccu, Scovedu

Frutti di sambuco

Il sambuco, sambucus nigra, è una piccola pianta molto diffusa in tutta Europa e nel Mediterraneo, soprattutto nella macchia e in

...

Carnevale, ogni dolce vale

Casalinghe disperate... mai♥

Peonia di montagna

Arròsa de monti, rosa de monte, arròsa de padenti, arròsa piònica, arròsa de margiani, rosa de coga.

peonia

Ad aprile e a maggio tra le rocce dei freschi altopiani del Gennargentu e del Limbara del fino ad arrivare ai Monti di Marganai e del Monte Linas, sboccia una rosa selvatica, che annuncia l'arrivo della primavera è la peonia rosa di Moris, una specie endemica del sistema Sardo-Corso. 

I pastori la chiamano, S’arrosa de monti, la rosa di montagna perché cresce solo lontano dal mare, dove l’inverno colora di bianco ogni cosa.

La peonia rosa ama il fresco e vegeta tra i 600 e i 1200 m. Durante il periodo della sua fioritura regala esemplari bellissimi e molto folti, spandendo intorno un delizioso profumo speziato.

Non appartiene alla famiglia delle Rosaceae, ma la sua famiglia botanica è quella delle Paeoniaceae, in particolare alla sottospecie Paeonia mascula. a pianta è debolmente tossica.

La specie è dedicata al botanico torinese Giuseppe Giacinto Moris (1796-1869), autore di Flora della Sardegna. Il nome corretto di questa specie è probabilmente Paeonia corsica Sieber ex Tausch.

I suoi fiori ermafroditi, grandi 8-15 cm, hanno un colore che varia dal rosa al  rosso porpora, in perfetto contrasto con il verde oliva delle sue foglie e con il verde boschivo tipico del paesaggio in cui vivono. I suoi frutti tomentosi, con  tanti semi, sono piccoli, neri e lucenti.

Grazie a questa particolare caratteristica, già nota ai romani, la peonia rosa è stata catalogata tra le erbe della luna che brillano la notte come astri. Secondo la medicina antica la peonia era capace di curare malattie considerate lunari, come l’epilessia, la follia e i disturbi nervosi. Scacciava infine gli incubi e proteggeva dai sortilegi.

Secondo alcuni il suo nome generico deriva da Peone, divinità greca, identificata con Apollo o con Asclepio, medico degli dei, per le sue presunte proprietà medicinali.

Diventato il fiore simbolo della Sardegna è purtroppo a rischio estinzione tant'è che è stato inserito nella lista rossa dell’Uicn (Unione internazionale per la conservazione della natura).

Se abbiamo la fortuna di ammirarlo durante le nostre escursioni o scampagnate ricordiamo di prendercene cura, difendendolo anche da coloro che vorrebbero reciderlo o portare via i suoi bulbi da trapiantare nel giardino di casa. E come disse Aristotele “In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso", quindi che motivo abbiamo di forzare la natura?

Per secoli assieme alle altre piante officinali, la S’arrosa de monti ha fiorito sulle pagine degli erbari, sugli scaffali degli speziali e anche nei giardini dei semplici, ora è tempo di lasciarla fiorire in montagna.

 

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta.

Approvo