Carruba, Garrofa, Silibba, Silimba, Thilibba, Thilimba
Il carrubo è un arbusto sempreverde con chioma tondeggiante e espansa. In Sardegna è conosciuto come Silibba e s
... Tanti paesi, tanti nomi diversi... per indicare la stessa cosa.
Sì, in Sardegna siamo così, non siamo confusi ma ci piace localizzare e personalizzare dalla notte dei tempi. Prima ancora dell'invenzione dei satelliti e delle mappe digitali.
Ogni paese è un mondo a sé, con la sua parlata, le sue usanze e i suoi piatti. Fate una prova ... sul campo! Mettete gli scarponcini e andate a gironzolare per le campagne sarde, troverete tante erbette selvatiche "ribelli" che cambiano nome a seconda delle zone, che siano montagne o scogliere vicino al mare.
Chiedete agli anziani il nome, ad esempio del Tarassaco Comune o Dente di Leone, dal fiore giallo come il sole. Vi risponderanno: piascialettu, zangune riestu, camingioni, gicoria burda, zicoria burda, zizziolu.
Forse è un'eredità lasciata dai popoli del Mediterraneo con i quali avevamo scambi commerciali e culturali. Per gli antichi greci il termine Tarassaco significava "rimedio per ogni male" per le sue proprietà curative, per gli arabi "erba amara" per il sapore pungente, per i monaci medioevali "cicoria selvatica", perché molto simile alla cicoria comune, dal fiore color indaco.
Anticamente nell'isola si riteneva che su martuzeddu, il crescione d'acqua avesse proprietà afrodisiache specie se consumato in insalata con cipolle e succo di limone.
Questa bellissima pianta spontanea vive in prossimità di corsi d'acqua perché predilige luoghi freschi e ombrosi. Utilizzata a crudo è ricca di vitamina C, sali minerali e oligoelementi ed è ottima in insalata per il suo sapore piccante, si mischia alla lattuga, cicoria, pomodori, ravanelli e qualsiasi insalata mista; può essere usata come pianta aromatica per ingentilire purè e formaggi.
La sua raccolta avviene poco prima e durante il periodo di fioritura, che va da maggio a giugno. Oltre questo periodo non va raccolta.
InsulaGolosaRicette propone la ricetta della tradizione contadina.
Ci sono tante storie da ricordare ma alcune volte sono talmente coinvolgenti che le parole stentano a prendere forma sul foglio di carta.
I ricordi, le immagini e il cuore corrono veloci senza trovare un luogo di conforto e di tranquillità, perché sono storie della giovinezza che è scivolata via tra le dita in un batter d'occhio.
Così, col cuore in subbuglio, si tenta di mettere in ordine la scrivania e il caso vuole che sfogliando un libro un po' impolverato, si trovano le parole che raccontano una di quelle storie...
In autunno è bello andare per funghi e gironzolare per le campagne che profumano di essenze mediterranee bagnate dalla rugiada. Una tra le tante essenze è, sa murta, in sardo, ovvero il mirto, molto utilizzato nella gastronomia dell'isola.
InsulaGolosaRicette vi propone una ricetta che utilizza i rametti della bellissima pianta aromatica del mirto. Si consiglia di non abusare delle sue chiome perché è una specie indigena della macchia mediterranea. Tuteliamola e rispettiamola. Procediamo, quindi, con parsimonia, per ottenere un ottimo condimento per le carni e i pesci arrosto, da conservare e utilizzare tutto l'anno: l'olio al mirto.
Ecco i prodotti delle eccellenze dell'Isola di Sardegna, che hanno avuto il riconoscimento di qualità dalle massime autorità nazionali e internazionali.
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InsulaGolosaRicette augura a tutti voi e alla sua terra, Buon Appetito ♥
Questa è la volta dell'Olio extravergine di Oliva di Sardegna DOP
In autunno tra i colori dorati e aranciati, spiccano i verdi e i viola delle olive mature. E' il tempo della raccolta delle olive. Ancora oggi nelle campagne le famiglie fanno la tradizionale raccolta manuale; ai piedi della pianta vengono preparate le piazzole dove le olive mature cadono a terra, perché spinte dal vento o perché mature. Quindi vengono radunate eliminando le foglie, e selezionate. Le più belle, quelle grandi e verdi, vengono messe da parte perché destinate al consumo a tavola, le altre vengono trasportate al frantoio per la molitura.
Ecco un ricetta semplice per conservare le olive verdi da consumare durante tutto l'anno come contorno o come antipasto: le olive in salamoia di InsulaGolosaRicette.
La raccolta delle olive ha i suoi tempi, che vengono scanditi dalla maturazione delle olive. Le olive nere da tavola sono le ultime ad essere raccolte perché le più tarde a maturare. Esistono diverse ricette con le olive nere tra cui quella antica come gli stessi uliveti sardi: le olive nere secche al sale.
InsulaGolosaRicette propone una ricetta, rubata dalle mani sapienti di donne semplici e creative, sempre capaci di inventare piatti deliziosi con pochi ingredienti.
La raccolta delle olive ha tradizioni lontanissime. Tutto inizia con la fine della stagione di raccolta dell'anno precedente. Gli alberi d'ulivo vengono potati a fine inverno, quando le temperature non sono molto basse perché potrebbero danneggiarli. La potatura non deve mai essere aggressiva ma studiata in modo che tutti i rami vengano illuminati dal sole.
A primavera iniziano a vedersi i primi boccioli che si trasformano in piccoli con fiori bianchi, privi, però, di apparato di richiamo, di nettare e di profumi. L'impollinazione dell'olivo non dipende dagli insetti. Il suo polline, abbondante, liscio e leggero si disperde grazie al vento, tant'è l'ulivo fa parte delle piante che utilizzano l'impollinazione anemofila.
Il vento, benché si dica, è un grande amico dell'ulivo, perché mezzo di dispersione del polline. Pensate che solo il 2-3% dei fiori viene impollinato, diventa frutto e futuro raccolto in autunno.
Non ci resta che aspettare le belle giornate di autunno per iniziare la raccolta delle olive, prediligendo quella a mano.
InsulaGolosaRicette vi propone una ricetta semplice per conservare le olive verdi: le olive confettate, ottime come contorno, come antipasto o per insaporire le carni di suino in umido, da consumare durante tutto l'anno. Ci vuole solo un po' di tempo e di pazienza e il gioco è fatto.
In Sardegna c'è una notte di inizio estate che diventa magica. Le donne escono di casa al tramonto e vanno incontro alla macchia mediterranea alla ricerca delle essenze più profumate, da conservare per tutto l'anno.
Grazia Deledda, in Cenere ci racconta di una di queste donne, Oli.
Il calendario ci dice che l'autunno è alle porte ma per noi sardi, ribelli e testardi, è ancora tempo di sole. L'estate è un sentimento che avvolge, difficile da allontanare. Ne siamo sempre innamorati. É un desiderio quasi fisico, vogliamo il sole luminoso della bella stagione, dei suoi profumi e delle sue promesse.
Così spalanchiamo le finestre della cucina e facciamo entrare la luce del primo mattino che illumina gli oggetti e le pareti! L'autunno è per noi ancora lontano, avrà tempo di farci compagnia.
Catturiamo le fragranze e le essenze estive della terra e prepariamo insieme a voi, un piatto antico dal sapore del sole di Sardegna, da conservare e consumare anche nelle giornate più fredde dell'anno.
Il sole dell'estate sarda, il sale del mare cristallino e alcuni frutti della fertile terra, sono gli ingredienti per un prodotto che non deve mai mancare nella dispensa, indispensabile per condimenti delle minestre, delle carni e un ottimo contorno in qualsiasi periodo dell'anno.
Se siete un po' curiosi, scrutate bene gli orti in campagna, i balconi in città, gli angoli assolati nei giardini dei paesi... vedrete con sorpresa che tutti lo espongono in bella vista.... InsulaGolosaRicette vi svela il prodotto segreto....
Oggi la nostra tavola di cibi è una tavolozza di colori che si scompone come un arcobaleno. Famoso il rosso ciliegia, a cui segue l'arancione delle arance e il giallo limone, il pesce azzurro, il blu mirtillo e il viola melanzana, senza dimenticare il verde pisello. lucente e accattivante,
Un trionfo di colori dove i prodotti colorati si alternano e tra i tanti legumi spiccano appunto tra cui i piselli. Dolci e rotondi come piccole sfere di verde smeraldo!.
Si dice che siano i legumi più antichi, ovvero coltivati e consumati, da più tempo in assoluto. Si pensi che già dall'età del rame l'uomo li coltivava. Certamente Greci e Romani li conoscevano e li mangiavano, ma venivano considerati un alimento povero. Tant'è che nelle regioni meridionali italiane e in Sardegna, si preferiva coltivare altri legumi come fave e lenticchie, lasciando il primato ai paesi del nord..
Nella tradizione i piselli hanno un posto di rilievo soprattutto freschi con varietà dai nomi più curiosi: telefono rampicante, espresso generoso o meraviglia d'estate.
Questi piccoli gioielli verdi, così come tutti i legumi, sono molto nutrienti, ricchi di proteine, vitamine e sali minerali e vengono consumati soprattutto in primavera, periodo della loro raccolta.
Un'antica usanza vuole che in passato i fiori bianchi dei piselli venissero intrecciati in ghirlande per le spose di maggio. Infatti erano considerati simbolo di felicità e prosperità, così come i baccelli verdi che affascinano anche i bambini.
InsulaGolosaRicette vuole suggerireun contorno per piatti di carne e pesce che viene direttamente dall'orto: Piselli con zafferano, un abbinamento perfetto per sapore e per colore.
Il sole è alto. La luce abbagliante si scaglia sui campi e sui terrazzi dove è facile intravedere delle tavole di legno puntinate di pomodori rossi di campo, ricoperti di sale marino delle saline sarde. Nelle ore più calde della giornata appassiscono più velocemente. L'acqua al loro interno evapora completamente, profumando l'aria. Ecco il gioco è fatto! L'antico condimento, tipico di tutto il Mediterraneo, è pronto per essere conservato e utilizzato tutto l'anno.
InsulaGolosaRicette vi spiega come le nostre nonne preparavano questo semplice condimento, che non deve mancare mai nelle minestre di verdure o nel brodo di carne; inimitabile nelle carni bianche e nelle insalate semplici. Ottimo per speziare il pane fatto in casa, tanto amato dai bambini.
Cugina della zucca, del melone e del cetriolo, la zucchina o qualsivoglia zucchino, si consuma sempre acerba, cotta al vapore, fritta o arrosto. Il suo fiore, dal colore giallo come il sole d'estate, è considerato al suo pari, una deliziosa prelibatezza.
Ricca di vitamine e sali minerali, la zucchina è un’ottima fonte di vitamina C e acido folico. Contiene potassio, calcio, manganese, magnesio, fosforo, selenio e zinco.
Quindi un ottimo dono di madre natura da mangiare spesso. Il suo unico neo è che non deve essere consumata se ha un gusto amaro, causato da una sostanza naturale, ma tossica che attacca la mucosa gastrica e intestinale, chiamata cucurbitacina. Neanche la cottura riesce a neutralizzarla, quindi prestate molta attenzione.
La stagione di raccolta è tutta l'estate fino a settembre inoltrato. E', quindi, tempo di fare un pieno di salute. Scegliete sempre zucchine locali, perché ne vale la freschezza e la qualità. Le ricette per gustarle sono tante, ma InsulaGolosaRicette sceglie sempre quelle legate alla tradizione contadina. Eccone una ♥
In estate la tradizione contadina sarda dà il meglio di sé. Gli orti fioriscono al sole, bagnati dalla brezza marina o dalla rugiada di montagna. Interi filari di piccole piantine fiorite, aggrappate da sostegni di canne lacustri, si colorano di viola, di giallo, di bianco... e dai fiori sbocciati, nascono deliziosi frutti altrettanto colorati: melanzane viola o nere, zucchine bianche o verdi, peperoni gialli, cetrioli verdissimi e altri ancora...
Nelle cucine, i profumi delle verdure dell'orto si mescolano al sentore delle erbe aromatiche, basta un po' di fantasia e un buon piatto contadino è pronto per essere portato in tavola.
“Non crediate che io abbia la pretensione d’insegnarvi a far le polpette. Questo è un piatto che tutti lo sanno fare....”.
Così scriveva Pelligrino Artusi, il grande divulgatore della cucina italiana nel suo libro "La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”. Noi non possiamo far altro che condividere il suo pensiero.
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