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Kastangia, 'astanza

ricci di castagno

Il castagno è un albero imponente, con lunghe fogli seghette e con frutti racchiusi in ricci spinosi che si

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Carnevale, ogni dolce vale

Casalinghe disperate... mai♥

I Colori della Salute

In Sardegna chi non ha mai visto un banchetto di frutta e verdura davanti al portale in legno? E un'anziana signora che vi invita a provare le prelibatezze colorate?

E chi di voi non ha mai gustato una bella insalata mista, con tante verdure,  o una coppa di macedonia con frutta fresca? E' un vero piacere per gli occhi, con tutti quegli stupendi colori, ma soprattutto è un toccasana per la salute del corpo e della mente.

É ormai risaputo che i pigmenti della frutta e della verdura, comunemente chiamati fitonutrienti, producono effetti benefici sull'organismo. Inoltre c'è uno stretto legame tra il colore e l'azione antiossidante che contrasta i radicali liberi e aumenta le difese immunitarie. I colori della salute si possono dividere in 5 gruppi: rosso, giallo-arancione, blu-viola, verde e bianco.

ROSSO Pomodori, arance rosse, ravanelli, peperoni, bietole rosse, anguria, ciliegie, fragole, ribes, lamponi, melograno ecc. sono caratterizzati dalla presenza di due fitonutrienti: il licopene e le antocianine. Il licopene, contenuto soprattutto nel pomodoro e nell'anguria, è un valido antiossidante che mantiene sane le cellule e previene tumori e patologie cardiovascolari. Le antocianine, di cui sono particolarmente ricche arance rosse, fragole e ciliegie, sono fondamentali nella protezione dei vasi sanguigni e contro la fragilità capillare. Inoltre prevengono l'aterosclerosi e potenziano la vista.

albicocca sardaGIALLO-ARANCIONE La frutta e le verdure di questo colore (arance gialle, pesche, albicocche, melone, carote, zucca, mais, pompelmi, banane, ananas, papaia, peperone giallo, zucche) contengono vitamine C e A che rafforzano le difese immunitarie. Come è noto contengono il betacarotene che svolge una notevole funzione antiossidante e addirittura sembra possa aiutare a prevenire alcuni tipi di tumore e di malattie a livello cardiaco.


BLU-VIOLA Melanzane, frutti di bosco (mirtillo, ribes nero, lamponi) uva rossa e nera, fichi, radicchio, more, prugne ecc. contengono le antocianine, i carotenoidi ed il resveratrolo. Proteggono la fragilità capillare e le vie urinarie, migliorano la visione notturna, riducono gli infarti e gli ictus. Principalmente il resveratrolo è uno dei più potenti antiossidanti che previene le malattie cardiovascolari.

favetteVERDE Insalata, prezzemolo, basilico, rosmarino, asparagi, broccoli, rucola, spinaci, zucchine, kiwi, piselli ecc. contengono clorofilla, carotenoidi, folati, magnesio e polifenoli. La clorofilla possiede proprietà  antiossidanti, astringenti e cicatrizzanti. L'acido folico (o vitamina B9) protegge dall'anemia e dai tumori. Inoltre aiutano a ridurre lo stress e l’affaticamento.

BIANCO A questa categoria appartengono le cipolle, l’aglio, lo scalogno, i cavolfiori, i finocchi, le pesche bianche ecc; i loro fitonutrienti favoriscono una corretta assimilazione dei grassi contenuti negli alimenti e quindi aiutano a combattere il colesterolo.

I frutti autunnali

E' autunno, stagione di passaggio e di metamorfosi. La natura si mescola con la luce ambrata regalando pomeriggi sempre più brevi. Gli animali al pascolo si muovono lenti e il tintinnio dei campanacci si confonde con l'abbaiare lontano dei cani fonnesi. Ma ogni giorno, un'altra alba è pronta a sorgere e gli alberi da frutto sono vivaci e generosi, prima che tutte le foglie cadono, aranciate e violacee, dipingendo i sentieri di tappeti variopinti.
Andiamo a vederli più da vicino, i nostri frutti autunnali.
  

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I frutti boschivi

Per secoli le genti di montagna, soprattutto del Gennargentu, hanno coltivato e curato i frutti boschivi regalati da madre terra. Da settembre fino a dicembre le castagne, le nocciole, le mandorle e tanti altri frutti in guscio sono protagonisti indiscussi dei mercatini dell'isola e di tutte le  tavole. Non c'è sagra o festa paesana dove i venditori di caldarroste non si esibiscono con le scintille del fuoco prodotte della cottura delle castagne; per non parlare delle nocciole caramellate vendute nei banchetti degli ambulanti, in coni di carta come ai vecchi tempi. Il profumo si sente da lontano, suscitando  emozioni sottili che regalano i sorrisi dei bambini e degli adulti.

Il consumo dei frutti boschivi è legato soprattutto alla produzione di dolci e di torroni, in perfetta sincronia con le feste natalizie, quando la tradizione dolciaria dà il meglio di sé.
Ecco alcuni suggerimenti per ripetere queste delizie anche a casa tua

 

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I frutti dimenticati

Giuggiola, ciliegia, mela appicadorza, mandorle, nespole: nomi che ci riportano bambini, amorevoli vezzeggiativi con cui eravamo chiamati noi, "i più piccoli della famiglia". I loro colori e il loro profumo ci rimandano al bosco, alle foglie cadute, alle risate  con gli altri bambini arrampicati sul tronco degli alberi per raccogliere il frutto più in alto. Belli, succosi e vellutati, i frutti dimenticati dai più, hanno origini orientali, provengono dal nord Africa o addirittura dalla Siria.

In Europa la loro coltivazione ha origini antichissime, furono proprio gli antichi romani a diffonderli in tutto l'impero, dopo le campagne di conquista e ad attribuire loro questi nomi esotici.
Fin dal tardo Medioevo, durante l'autunno i cespugli spontanei, le piante coltivate negli orti e i frutteti di casa regalano gli "esotici frutti dimenticati" e vengono conservati per il consumo nei mesi più freddi. Pensiamo alle nespole, alle mele cotogne, alle noci, alle melagrane, alle giuggiole, alle ciliegie, alle pere e alle prugnole, tutti frutti dimenticati, chiamati anche frutti del passato.

InsulaGolosaRicette vuole ritornare al futuro e riassaporarli.

 

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I frutti spontanei

In Sardegna non c'è stagione preferita per passeggiare in campagna. Tutte le stagioni sono ottime. L'inverno è ideale per le lunghe camminate, la primavera per la scoperta dei fiori, l'estate è  l'occasione per arrivare alle spiagge e l'autunno è la stagione dei frutti più buoni. Tra le siepi della macchia, nella boscaglia e nei prati incolti, lungo le coste marine e i corsi d'acqua si trovano arbusti e alberi spontanei che producono frutti succosi, invitanti e colorati. Negli ultimi anni c'è stata una riscoperta dei frutti spontanei e genuini e vale la pena ricordarli ai più, anche perché fanno parte della tradizione contadina e della nostra storia. Usati in cucina, valorizzano i piatti in modo originale e creativo, regalando un plus di ricercatezza.
InsulaGolosaRicette ripropone i più conosciuti nella speranza che nei cuori di tutti ci sia la consapevolezza che la raccolta e il consumo dei frutti spontanei sia gentile e riservato, perché madre natura è generosa con tutti.

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