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Pizzichi sardi

pizzico

Ricordo che a scuola ci hanno insegnato che l'Italia Insulare era composta dall'isola di Sardegna insieme alla Sicilia. Nella mia mente di bambina era qualcosa di astratto e poco interessante. Osservare le due isole, nella cartina dell'Italia sulla parete spoglia dell'aula, non mi procurava nessuna suggestione; era solo un esercizio di apprendimento fine a se stesso.
 
Ma poi, caso volle che mi ritrovai in mano "Storia di una capinera" di Verga, ambientato in Sicilia. Le parole del libro correvano veloci nella mia mente. Ritrovavo la mia isola, i suoi profumi, gli stessi luoghi: le distese di fichi d'India, gli agrumeti colorati, la campagna fiorita, la chiesa e il convento delle suore di clausura della mia città.
 
E le giovani donne, sempre serie e rigide in abiti scuri, come quelle delle foto in bianco e nero degli album della mia famiglia. Gli uomini, austeri e inflessibili, con in capo la coppola di velluto, molto simile a quella dei pastori sardi.
 
Tante le coincidenze e le similitudini come i fili di seta che disegnano i broccati degli antichi abiti sardi e delle tappezzerie barocche dei salotti siciliani. Entrambe le Isole, bruciate dal sole della lunga estate e dal freddo dell'inverno seppure breve. Isole dove la terra è feconda, ricca di prelibatezze e specialità uniche.  

InsulaGolosaRicette custode della gastronomia sarda ha scoperto un dolce, dal nome curioso, a base di mandorle. I Siciliani lo chiamano Pizzicotto, noi in Sardegna Pizzico.

La pasta di sole mandorle dolci viene modellata "pizzicandola" con le mani. Assomiglia tanto al classico amaretto sardo ma si differenzia per l'assenza del tono della mandorla amara, e per l'aroma delicato degli agrumi.

Forse noi sardi lo abbiamo "rubato" da qualche ricettario siciliano, ma è pur vero che per secoli siamo stati noi i più grandi produttori di mandorle di tutta Europa e spero che nel prossimo futuro vorremmo riconquistarne il primato.

Ecco la ricetta dei Pizzichi sardi.

 

PIZZICHI SARDI
Amarettus druci con sa punta

Ingredienti
500 gr di mandorle dolci sgusciate
300 gr di zucchero
4 albumi di uova freschissime (circa 130 gr)
scorza di agrumi freschi qb

zucchero a velo per la decorazione

 

Preparazione
Sbollentate le mandorle per alcuni minuti, eliminate poi la pellicina. Tritatele fino ad avere una sorta di farina. Versate la farina di mandorle in una "scivedda" (recipiente di terracotta), unitevi lo zucchero, la scorza di agrumi grattugiata e gli albumi.

Amalgamate bene l'impasto tenendo conto che deve risultare un po' appiccicoso. Dividetelo in tante palline, fatele rotolare nello zucchero a velo e poi "pizzicatele" con tre dita, per ottenere la loro caratteristica forma.

Lasciate asciugare i pizzichi per circa 5 ore. Passato il tempo posizionateli, distanziandoli, su una teglia ricoperta con carta forno e infornateli in forno caldo, a 170/180°, per circa 15 minuti. Una volta freddi adagiateli in bel cestino dell'artigianato sardo.

 

Curiosità: I pizzichi di mandorle dolci sarde hanno la particolarità di essere privi di glutine e lattosio, così si possono gustare senza problemi  

 

 

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