Ruju che frusciu
(rosso come le bacche del pungitopo)
Nel freddo dell'inverno, la macchia mediterranea e il sottobosco si macchiano di rosso.
...In autunno è bello andare per funghi e gironzolare per le campagne che profumano di essenze mediterranee bagnate dalla rugiada. Una tra le tante essenze è, sa murta, in sardo, ovvero il mirto, molto utilizzato nella gastronomia dell'isola.
InsulaGolosaRicette vi propone una ricetta che utilizza i rametti della bellissima pianta aromatica del mirto. Si consiglia di non abusare delle sue chiome perché è una specie indigena della macchia mediterranea. Tuteliamola e rispettiamola. Procediamo, quindi, con parsimonia, per ottenere un ottimo condimento per le carni e i pesci arrosto, da conservare e utilizzare tutto l'anno: l'olio al mirto.
OLIO AL MIRTO
Ollu a sa murta
Ingredienti
1 litro di olio extravergine di oliva
3 rametti di mirto
1 spicchio d'aglio
Preparazione
Fate macerare nell'olio, per un mese, il mirto e l'aglio vestito e leggermente schiacciato, all'interno di un vaso a chiusura ermetica, in luogo buio e asciutto. Passato il mese, agitate e filtrate l'olio aromatizzato e imbottigliate in bottiglie di vetro scuro. Conservate sempre in ambiente fresco e asciutto. Ecco pronto un ottimo condimento per tutti gli arrosti di carne e di pesce.
Curiosità: Volendo si può aggiungere un rametto di timo selvatico, che aggiunge note intense con il suo profumo e il suo sapore.
Per superare la fatidica estate sarda, ci vuole un fisico bestiale. Le nostre nonne, mamme e noi medesimi non ci facciamo mancare niente. Sveglia la mattina, non troppo presto. Doccia veloce, asciugamano nella borsa e tanta tanta roba da mangiare nella borsa frigo.
Il vero sardo doc, preferisce approvvigionarsi direttamente
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