Olostru, agrivoddu
L'agrifoglio, simbolo dell'inverno e del Natale, è stata considerata una pianta portafortuna ancor prima del Cristianesimo. Si credeva proteggesse
...La Sardegna è "wild", selvaggia, ovunque. Le vette dei monti e degli altipiani si stagliano fiere a guardare intere distese di lecci, in un alternarsi di pianure accarezzate dal grano o dal foraggio. Sulle coste, il vento e le onde del mare modellano le guglie e le scogliere, habitat preferiti di gheppi e aquile reali. Nuraghi, torri spagnole e campanili di chiese campestri, lo addolciscono un po', senza interrompere il suo silenzio.
Il paesaggio rupestre e solitario è puntellato di infiniti filari di fichi d'India che si alternano ai muretti a secco, custodi antichi della cultura agro-pastorale nella pratica di delimitare i fondi agricoli.
I fichi d'India, estremamente rustici, si propagano in terreni poco fertili, a volte abbandonati, resistendo alle alte temperature in estate e alle gelate in inverno.
Il frutto dei fichi d'India, apparentemente ostile all'esterno, è dolcissimo al suo interno, rappresenta un po' i sardi: diffidenti a prima vista, poi cordiali e ospitali.
Anticamente era il cibo per il bestiame e, ahimè anche per i poveri, a testimonianza della grande povertà che affliggeva le nostre precedenti generazioni. Oggi è una prelibatezza dedicata a pochi eletti, perché la raccolta di questo frutto "wild" non è molto semplice...
Sara, la nostra Casalinga disperata... mai ♥ ha indossato il suo grembiule di cuoca di casa e ha preparato per noi il Liquore di Figu Morisca con i fichi d'India appena raccolti. La sua è un'antica ricetta che i sardi hanno custodito per secoli.
InsulaGolosaRicette ringrazia ♥
LIQUORE DI FICHI D'INDIA
Licori de figu morisca
Ingredienti
1 litro di alcool 95°
5 fichi d'India
♥
1/2 litro di acqua
250 g di zucchero
Preparazione
Sbucciate i fichi d'India, dopo averli lavati sotto l'acqua corrente per eliminare le eventuali spine. Tagliateli in 4 spicchi e immergeteli nell'alcool all'interno di un barattolo ermetico. Lasciate macerare per circa 30/40 giorni in luogo buio ricordando di agitarlo ogni giorno (foto a destra).
Trascorso i 30/40 giorni preparate lo sciroppo, mettendo a bollire l'acqua con lo zucchero. Lasciatelo raffreddare. Dopo filtrate l'alcool con un colino a maglie strette e un'eventuale garza, mescolatelo con lo sciroppo. Imbottigliate e se vi sa piacere, preparate un'etichetta con il nome e la data di preparazione. Lasciatelo riposare per almeno un mese.
Un consiglio: Ottimo da gustare freddo o a temperatura ambiente, anche a fine pasto
Ci sono giornate così lunghe che non finiscono mai. Si rientra a casa stremati e senza aver voglia di far niente se non gustare un buon bicchiere di vino aspettando che qualcuno prepari la cena. Ma non siamo sul set cinematografico dove gli attori sorseggiano vino, seduti su un divano bianco! Q
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