Quiete bianca

Se dite Sardegna, pensate immediatamente all'estate e al colore del mare e del sole. Ma scoprirete un altro colore se avete la fortuna di venire in primavera! Penserete al verde dei prati o al blu della macchia mediterranea. Ebbene no! E' il bianco della luce che domina su tutto.

Il sole è già crudele e allo stesso tempo dolce. Illumina e imbianca il paesaggio, creando spazi immensi. La quiete prende il sopravvento e la tranquillità pervade i sensi. L’istinto primordiale conduce alle spiagge di sabbia finissima.
Bianchissime anche le rocce di natura trachitica o le falesie calcaree e i graniti che le incorniciano.

La più celebre spiaggia bianchissima è quella di Cala Luna, bellezza naturale rimasta intatta, nonostante il grande l'afflusso turistico. Il bianco si esalta per il contrasto con le sue acque di colore verde smeraldo e turchese.

Cala Sisine può impressionare al levarsi della luna piena che emana un riflesso etereo nella notte, mentre Cala Goloritzè, dominata da un obelisco naturale, è famosa per le sfumature chiare che si possono ammirare prima che il sole possa nascondersi dietro gli scogli.

Per gli amanti della quiete bianca è inutile fare una lista, l'unico consiglio è seguire la luce.

Bianca come la luce è anche la camicia del costume degli uomini e dei cavalieri delle corse a cavallo. Si chiama Sa ragas è di lino e viene sempre abbinata al gilet, berretto e giacca, come vuole la tradizione pastorale.
I costumi tradizionali maschili e femminili possono essere ammirati in ogni sagra di paese ma in primavera, precisamente il 1° maggio di ogni anno a Cagliari, la Sagra di Sant’Efisio, mette in scena uno straordinario spettacolo di folclore e di grande religiosità, in onore del santo che liberò la città dalla peste nel 1656.
Il Bianco è anche il colore di baballottis (gli incappucciati, senza volto e senza tempo del venerdì Santo ) e del velo che copre il corpo di Gesù deposto, nelle processioni pasquali delle antiche 7 città regie della Sardegna: Castelsardo, Sassari, Alghero, Bosa, Oristano, Iglesias, Cagliari.

La notte, la Sardegna si dipinge di bianco sotto la luce della luna nei siti archeologici: nuraghi, domus de janas, necropoli puniche, torri spagnole dormono silenziosi risvegliandosi solo al mattino al rumore del chiacchiericcio dei visitatori, meravigliati dalla loro bellezza.

Così come sono bianchi i piatti tipici, dai sapori forti e decisi ed al contempo semplici e genuini. Una delle prelibatezze più caratteristiche, il pane carasau detto anche Pan di Musica.
In una terra ricca di pascoli e vegetazione i formaggi locali assumono un sapore ed un aroma fuori dal comune, il sapore della tradizione contadina tramandata nei riti con il susseguirsi delle stagioni e delle... maree. 
Così come si apprezzano i vini bianchi che accompagnano squisiti dolci. Meritano una segnalazione a parte i bianchittos, dolci di forma piramidale friabili, spesso guarniti con mandorle e diavoletti colorati, le casadas, una sorta di yogurt antichi ed i pirichittus, dolci del cagliaritano.