Kastangia, 'astanza
Il castagno è un albero imponente, con lunghe fogli seghette e con frutti racchiusi in ricci spinosi che si
...Se volte stupire i vostri amici in vacanza in Sardegna, preparate uno stuzzichino da far invidia a tutti i locali alla moda degli ultimi anni, così quando rientreranno a casa dopo le vacanze, potranno raccontare che la Sardegna non è solo terra di formaggio e maialetto arrosto, ma anche un concentrato di allegria e mode da esportare.
Tra le tante ricette della tradizione culinaria sarda che possiamo catalogare finger food, InsulaGolosaRicette propone le frittelle di cozze, un piatto antico che i pescatori amavano consumare in ogni periodo dell'anno. Buono ed economico si può gustare gironzolando per le strette vie delle città di mare, o lungo i porticcioli turistici di tutta l'isola, accompagnato da un vino bianco come il Moscato o il Nasco. Allegria!
InsulaGolosaRicette è un luogo di incontro di amanti, amici e cultori del Mangiar Bene Made in Sardinia. L'isola azzurra risplende maggiormente quando i profumi della natura si incontrano con quelli della cucina.
Vi invito quindi a imbandire la tavola di InsulaGolosaRicette con storie, aneddoti e favole, perché ogni piatto tramandato per secoli è la sintesi della cultura e dell'esperienza degli uomini e delle donne della Sardegna. Gente vera e sincera che ha amato la terra e il mare, ha lavorato, pregato... e mangiato.
Abbiamo quasi dimenticato il piacere di stare a tavola: quel momento così magico da dedicare ai cari e agli amici, ma soprattutto a noi stessi. Con InsulaGolosaRicette è un po' come stare a tavola, è un cerchio dell'amicizia e del divertimento, dove un'atmosfera particolare si crea con la giusta compagnia, il buon cibo e il buon vino.
Nelle sere d'inverno, davanti al camino con il fuoco acceso, non c'è niente di meglio che riproporre i colori e i sapori dell'estate, gustando le ciliegie sotto spirito. Perfette sopra i dolci, ottime come aperitivo, le ciliegie sotto spirito sono un'occasione di intrattenimento e di convivialità con i nostri amici. Per ottenere un buon risultato dobbiamo utilizzare solo e materie prime locali: ottime le ciliegie di Burcei, rosse e polpose e deliziose quelle di Villacidro, arancioni e perlate, un po' amarognole, buonissime quelle di Desulo. L'acquavite deve essere rigorosamente di vino perché la chiacchiera del gusto si sposa sempre bene con il buon vivere nostrano.
InsulaGolosaRicette propone la ricetta più semplice per affogare le ciliegie nello spirito... nella panna, nel cioccolato e nei dolci tutti.
Mi piace aprire queste pagine dedicate alla Pecora Sarda con la descrizione di Antonio Bresciani da I costumi dell’isola di Sardegna (Napoli 1850, II, pp. 89-90)
«Compìto di mungere, riposti i vasi sotto una tettoia di frasche all’aria e alla brezza, i pastori aprono il chiuso e le pecore escono all’erba. Intanto altri pastori avean ricolto gli agnellini dietro un dosso di monte sequestrati dalle madri: ma non prima ne intesero i belati, ch’io vidi mirabil cosa. Erano oltre a trecento bestiuole, sdraiate, chete, dormiglione: al prim elar delle madri, come tocchi dall’assillo giuzzar in piè, rizzar gli ocrecchi, alzare il muso, dare in un grido acutissimo, e gittarsi in fretta la loro ricontro è tutt’uno. Van saltacchioni su quelle aduste e lunghe loro gambucce chiusi in isquadre, e simile dall’altra banda corron le agnelle. Sembrano due falangi che galoppino alla carica: le valli e i monti rimbombano ai canori belati; a quell’impero cedono virgulti e le ginestre, ogni cosa è sconvolta. Ma come potrei dire il cozzo di quelli squadroni, il fammettersi e il ritornare? Ciascun agnellino cerca la madre, e fra mille le scerne, e le s’avventa alle poppe. Detto fatto. In men ch’io nol dico tutto è pace e silenzio. Le pecore s’arrestano, s’accoccolano, si porgono in dolce modo ai figlioletti, i quali divincolandosi succhiano ingordamente le mamme, e passano, dando al muso, dall’un capezzolo all’altro, mentre le madri piacevolmente belando li lisciano, l i leccano, ed accarezzano».
Un mondo a parte, selvaggio e rurale, dove la natura e i pastori disegnano il cerchio della vita. Al centro di tutto c'è la pecora, protagonista indiscussa, capace di nutrirci, vestirci, riscaldarci e abbellirci.
Non posso che dire grazie a Madre Natura e augurare ogni bene alla nostra isola e a tutte le sue creature, col manto peloso e gli occhi dolci.
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Protagonista autunnale delle tavole più glamour è la lumaca, molto amata in Sardegna, tanto che Gesico, piccolo paese nel Campidanese, è stato titolato, capitale della lumaca, grazie a una deliziosa sagra che si tiene ogni anno a ottobre.
Dopo i primi acquazzoni stagionali, consuetudine vuole che si vada per campi alla ri