Carruba, Garrofa, Silibba, Silimba, Thilibba, Thilimba
Il carrubo è un arbusto sempreverde con chioma tondeggiante e espansa. In Sardegna è conosciuto come Silibba e s
...Nelle fredde giornate d’inverno, quando fuori sferza il maestrale c’è un unico, grande desiderio comune: arrivare a casa, avvolgersi nelle morbide coperte e guardare il fuoco che ondeggia nel camino.
Le fiamme illuminano la stanza. La fantasia ci porta indietro nel tempo, a casa dei nonni.
Le donne vanno su e giù per la casa. Si sente il profumo del pane appena sfornato, quasi si materializza, così come la voglia di morderlo all'istante.
A proposito, ci hanno sempre detto che il pane caldo ci faceva venire il mal di pancia... Solo ora capisco che era una scusa per custodire quel bene tanto prezioso. Infatti di pane caldo non è mai morto nessuno ♥
Ma ora non è tempo di sognare, mettiamoci all'opera, seguendo una ricetta antica di un luogo magico che si chiama Ogliastra.
In Ogliastra quando si preparava il pane pistoccu in casa era sempre grande festa. Le donne si alzavano presto e infornavano le foglie di pane che durante la notte avevano lievitato, nei cesti di asfodelo, sotto una montagna di coperte di lana grezza. Non tutte le sfoglie, però, andavano nel forno a legna, alcune venivano messe da parte per preparare altre prelibatezze, come i triangolini fritti e le torte rustiche salate.
Le torte rustiche salate venivano farcite e condite con quello che le massaie avevano in dispensa: verdure sott'olio, salumi, formaggi, olive e ogni altro ben di Dio.
Nei campi inondati dal sole spiccano le piccole fragole rosse tra il verde dell'erba bagnata. Si mimetizzano tra le ortiche e le margherite. Poco lontano le angurie, tutte in fila, si godono i raggi roventi. La primavera è arrivata e la campagna è in festa. E si fa festa anche nel piccolo borgo di Arborea, nel Campidano Oristanese dove ogni anno, durante la Sagra delle fragole, tra fine aprile e i primi di maggio, gli agricoltori ringraziano la madre terra per aver regalato loro i frutti rossi della passione.
Durante una sagra ha luogo la fiera locale, il mercato e vari festeggiamenti per promuovere le fragole e le altre produzioni di eccellenza, tipiche di Arborea, come le angurie e i meloni.
InsulaGolosaRicette vi consiglia una semplice ricetta per preparare in casa dei piccoli dessert a base di fragole e anguria, i ghiaccioli rossi di Arborea che faranno felici i bambini ma anche i più grandi.
Una leggenda popolare vuole che i gueffus, i raffinati dolci a base di mandorle, siano legati a storie di guerre e glorie medioevali. Il termine Gueffus deriverebbe da Guelfi, i fedelissimi del Papa che combattevano contro l'Imperatore. Il loro simbolo erano le torri dei castelli, merlate quadrate, che tanto ricordano le frange dei lati estremi della carta velina che avvolge i dolcetti.
Il nome gueffus è in realtà una derivazione dallo spagnolo "huevos", che richiama la forma ovoidale del dolce.
La realizzazione dei gueffus è molto semplice. Il trucco per una buona riuscita è sempre nella scelta di ingredienti di ottima qualità. InsulaGolosaRicette vi spiega come realizzarli.
La Sardegna è costellata di eremi, conventi e monasteri. Ogni territorio ne vanta almeno uno. Al loro interno i religiosi pregavano, studiavano e inventavano intrugli e alchimie misteriose. Vittorini, Francescani, Benedettini, Gesuiti, tanti gli ordini religiosi che hanno lasciato importanti pratiche agroalimentari e ricette medioevali alla nostra cultura enogastronomica.
Basti pensare alla coltivazione della vite, alla cura dell'orto, all'allevamento degli animali da cortile, da destinare alla produzione degli insaccati.
Non ultima, una bevanda dissetante che favorisce la digestione e il benessere del corpo, il latte di mandorle, dal colore bianco beige, molto conosciuto perché ricco di fibre, vitamina E, magnesio, selenio, manganese, potassio, ferro, zinco, fosforo, calcio.
InsulaGolosaRicette ci spiega come preparare a casa questa bevanda "miracolosa", vi chiede solo un piccolo accorgimento, utilizzate esclusivamente mandorle del territorio, le più antiche e le locali come Arrubia, Cossu, Olla, Troito, Schina ‘e Porcu, le stesse che utilizzavano i monaci!
Ricordo che da piccola, la frutta esotica era un lusso che poche persone potevano permettersi, perché nelle bancarelle del mercato era difficilissimo trovarle.
Banane, kiwi, ananas, avocado erano, per me ragazzina, richiami di terre lontane, di mete da sogno che volevo raggiungere con i miei viaggi. Mi bastava guardarli, sentire il loro profumo, e mi ritrovavo nelle isole tropicali e nelle foreste equatoriali, protagonista di quei telefilm che vedevo in tv, ogni domenica pomeriggio.
Ora capisco che l'isola dei miei sogni è la mia isola, la Sardegna ♥
Che dire, sognare era il mio passatempo preferito e a dir il vero, lo è ancora, così come la mia passione per i dolci.
Anche Sara, la nostra Casalinga disperata... mai è un'amante dei dolci e non disdegna mai di prepararne uno, se poi è esotico e alla frutta fresca, merita gli applausi di tutti ♥
Fenici, arabi, spagnoli e poi pisani, piemontesi, francesi... si sono susseguiti nei secoli regalando all'isola sapienza culinaria e portarondo dalle loro terre ingredienti altrimenti sconosciuti, come la cannella, le mandorle, i fichi, le nespole e tante altre varietà di frutta e di spezie pregiate. Tutta la gastronomia sarda è stata influenzata da questi popoli. Un esempio di interesse è Su Pappai Biancu, un piatto francese che secondo alcuni fu portato dagli arabi che lo chiamavano zirbaj, secondo altri dagli spagnoli-aragonesi presenti già dalla seconda metà del 1300 quando istituirono le famose città regie: Iglesias, Cagliari, Sassari, Castelsardo, Oristano, Bosa e Alghero.
Le stesse città dove Su Pappai Biancu è un piatto della tradizione, magari con delle varianti ma pur sempre presente.
Cugina della zucca, del melone e del cetriolo, la zucchina o qualsivoglia zucchino, si consuma sempre acerba, cotta al vapore, fritta o arrosto. Il suo fiore, dal colore giallo come il sole d'estate, è considerato al suo pari, una deliziosa prelibatezza.
Ricca di vitamine e sali minerali, la zucchina è un’ottima fonte di vitamina C e acido folico. Contiene potassio, calcio, manganese, magnesio, fosforo, selenio e zinco. Quindi un ottimo dono di madre natura da mangiare spesso. Il suo unico neo è che non deve essere consumata se ha un gusto amaro, causato da una sostanza naturale, ma tossica che attacca la mucosa gastrica e intestinale, chiamata cucurbitacina. Neanche la cottura riesce a neutralizzarla, quindi prestate molta attenzione.
La stagione di raccolta è tutta l'estate fino a settembre inoltrato. E', quindi, tempo di fare un pieno di salute. Scegliete sempre zucchine locali, perché ne vale la freschezza e la qualità. Le ricette per gustarle sono tante, ma InsulaGolosaRicette sceglie sempre quelle legate alla tradizione contadina. Eccone una ♥
La gastronomia sarda è lo specchio della cultura e i modus vivendi di genti dedite alla pastorizia e all'agricoltura immerse nel Mare nostrum mediterraneum, sorprendente scenario di naturale bellezza.
Semplice e basilare, si vanta di una sola frivolezza, l'uso dei profumi della macchia mediterranea quali il mirto, il timo, lo