Kastangia burda, Castànza de India
Nei giardini, nei parchi, nei viali, nelle case cantoniere e nei giardini di scuole o di edifici pubblici si può
...Sa gimminera (il caminetto) scoppietta da ore, il legno di corbezzolo, leccio e quercia profuma la stanza richiamando ricordi antichi.
Ricordi di genti e di uomini che hanno fatto la Sardegna. Primi tra tutti i pastori, eleganti con il loro abiti di velluto nero a coste, si destreggiano in montagna e nell'ovile come signori d'altri tempi. Preparano il formaggio e la ricotta con la stessa eleganza e maestria.
E come veri chef stellati preparano e sistemano nel piatto la Ricotta Mustìa, un tipo di ricotta di latte di pecora ottenuta dalle proteine del siero del latte.
Dopo si procede allo spurgo della ricotta negli stampi per circa 24 ore, pressandola con dei pesi. La ricotta viene quindi salata a secco con il sale fino e posta ad affumicare su un cannìccio ubicato sopra sa gimminera, che rilascia gli aromi dei legni, secondo il metodo tradizionale.
Il prodotto viene lasciato ad asciugare all’aria per due o tre giorni e poi si può consumare oppure conservare fino ad un massimo di due mesi.
La crosta, bruna e leggermente rugosa, protegge la pasta interna bianca più tenera. Il suo gusto, tipico della ricotta viene esaltato dal profumo e dal sapore dell’affumicato, mantenendo una struttura liscia e vellutata.
Curiosità: Ottima per condire zuppe invernali o paste al sugo, la ricotta mustìa viene utilizzata per preparare antipasti a base di pane abbrustolito e verdure di stagione. Perfetta in abbinamento a vini corposi rossi
Per superare la fatidica estate sarda, ci vuole un fisico bestiale. Le nostre nonne, mamme e noi medesimi non ci facciamo mancare niente. Sveglia la mattina, non troppo presto. Doccia veloce, asciugamano nella borsa e tanta tanta roba da mangiare nella borsa frigo.
Il vero sardo doc, preferisce approvvigionarsi direttamente
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