Il sole all’improvviso

Quando si dice Sardegna si dice sole. La sua luce, il suo colore, la sua immensità. Ogni giorno nasce, vive e muore per rinascere all'alba del domani. La sua forma è il cerchio, sempre presente nella quotidianità isolana. Il cerchio è continuità e l'infinito. Non ha inizio né fine. E' la spiritualità che si connette con il materiale. L'improvviso lo troviamo dappertutto. 

Nei rosoni delle cassapanche intagliate nel legno, nei tradizionali cestini in canna, ceste e corbule in giunco e fieno: “is canisteddus”, di forma circolare con i bordi piatti, “sas crobeddas”, di forma troncoconica con struttura a spirale e decorate con stoffe damascate dai colori vivaci, “is pisceddas”, di forma cilindrica leggermente svasata.
Figure , pazientemente intrecciate a mano dalle cestinaie di Flussio, Sinnai e Ollolai sono diventati oggetti d’arredamento di notevole pregio, decorati con disegni floreali o di animali. Sole improvviso

Nella pintadera, lo stampo per il pane, risalente al VIII secolo a. C., realizzato in terracotta decorata con cerchi concentrici incisi.

È un cerchio anche il pane carasau: una sfoglia di pane sottile che viene fatta cuocere al forno due volte e che, a seconda del condimento, ha dato origine a varie derivazioni (con sale e olio diventa “guttiau”, dal maggiore spessore e di forma rettangolare è invece il “pistoccu”).

E se il sole è fonte di vita, è proprio grazie al clima mite e temperato, accompagnato dalla particolare morfologia del territorio, che la Sardegna regala agli appassionati della buona cucina una grande quantità di prodotti tipici. In primis il pane, ricordiamo il  pane cicci, la spianata sarda, di pasta morbida, molto simile alla piadina romagnola.
Poi ”su civraxiu” che ha un aspetto rigonfio ma non troppo; mentre pane tipico del Campidano su modditzosu”, si riconosce dalla morbidezza della pasta e la della crosta esterna croccante. E ancora il pane degli sposi, occasione in cui assume la forma di cerchi intrecciati talvolta con l’aggiunta di elementi di buon auspicio per gli sposi: fedi nuziali, uccellini posati su ghirlande di fiori forgiati con la stessa pasta.

Nel ballo popolare su ballu tundu, il ballo tondo, imperniato su un cerchio che si scompone e ricompone inevitabilmente, dopo ogni variazione coreografica, come a rappresentare il ciclo della vita.

Non ci resta che gioire della vita e della Sardegna.