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Pramma agreste, Buatta

palma nana

La palma nanapalma di San Pietro, (nome scientifico Chamaerops humilis L.è un arbusto cespuglioso della macchia mediterranea, con fusto breve tipico nelle

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Carnevale, ogni dolce vale

Casalinghe disperate... mai♥

Lavanda selvatica

Archimissa, Ispigula areste, Spigu

LavandaIn primavera, nella macchia mediterranea più selvaggia, tra il cisto e il lentisco, spuntano i fiori viola- bluastri della lavanda selvatica. Già amata dai Greci e i Romani, per il suo profumo intenso, con cui di facevano piacevoli bagni, in Sardegna la lavanda selvatica veniva utilizzata, insieme all'elicriso, per bruciare le setole dai maiali macellati e profumare così la carne. In alcuni paesi, durante la Settimana di Pasqua, viene ancora raccolta per abbellire i rami di ulivo e le palme benedette, perché una leggenda vuole che la Madonna avesse steso i panni di Gesù su questa meravigliosa pianta profumata. 

 

La lavanda selvatica (lavandula stoechas), in sardo Archimissa, Ispigula areste, Spigu, Abioi, è una pianta perenne a forma di cespuglio, dalle foglie piccole e strette, color grigio e molto profumate.

Ama le posizioni soleggiate e un clima temperato. Le sue infiorescenze, portate da lunghi steli, sono delle spighe. Ogni spiga contiene diversi fiori molto profumati, che fioriscono da aprile fino a tarda estate. I fiori, contengono un'alta percentuale di oli essenziali. Anche se non completamente sbocciati, vengono raccolti e fatti essiccare all'ombra in luoghi asciutti. Quindi si conservano per tutto l'anno.

Sono ottimi per profumare la biancheria e gli armadi ma anche per allontanare eventuali le tarme. Grazie alle proprietà cicatrizzanti, i suoi oli essenziali, anticamente, venivano miscelati all'olio d'oliva per curare i morsi degli insetti.

Non dimentichiamo che la lavanda selvatica è una pianta mellifera, cioè piace tanto alle api, per l'impollinazione e la produzione di un miele unico perché prodotto esclusivamente in Sardegna e nell'Isola d'Elba, il miele monoflora di lavanda selvatica, appunto.

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