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Casalinghe disperate... mai♥

Pane casereccio

pane casarecioNell'immaginario comune fare il pane in casa è qualcosa di molto complicato e laborioso. Forse è vero, ma credo che sia anche un'esperienza meravigliosa.

Scegliere gli ingredienti, manipolare la pasta madre, impastare, veder lievitare la pasta, darle la forma... è un processo che ha bisogno di cure, tempo e tanta pazienza. In breve di... tanta passione e amore.
Sì proprio così... più energia positiva si utilizza per preparare il pane, migliore sarà il prodotto finito.
Le nostre nonne e, prima di loro, le loro nonne, ci hanno tramandato il dono di fare il pane, consapevoli che è l'alimento più nobile che madre terra potesse regalarci. 
Per questo ringraziavano il divino, disegnando su ogni forma lievitata, il simbolo della croce.

A dir il vero il decoro ha anche una funzione pratica: facilita la cottura del pane e la consistenza della crosta esterna che separa la parte interna, molto più soffice, costituita dalla mollica.

Sara, la nostra Casalinga disperata... mai♥ prepara periodicamente il pane in casa e rendere partecipi le sue bambine, sicura che faranno tesoro di quei momenti pieni di magia. Ecco la sua versione del pane fatto in casa, molto simile a quella del Modditzosu profumato al lentisco. Provate entrambe le ricette, successo assicurato ♥

 

MODDITZOSU DI SARA
Pane casereccio di Sara
 

 

Ingredienti
1 kg di sfarinato 
(800 g di semola di grano duro  e 200 g di farina)
200 g di pasta madre
700 ml acqua di fonte
25 g di sale

 

pane

Preparazione
In una terrina di terracotta abbastanza capiente, impastate gli ingredienti, magari la sera prima, in modo gestire i tempi di lievitazione più facilmente. Fate sciogliere la pasta madre nell'acqua di fonte, un po' tiepida, non calda. Aggiungete poi lo sfarinato un poco alla volta, e lavorate continuamente l'impasto. Aggiungete infine il sale e impastate ancora.
Ricordate che l'impasto deve rimanere molto idratato, ma non appiccicosoquindi lavoratelo con energia, tenendo conto di questo. Disegnateci una croce e mettetelo a riposare, coperto come si faceva un tempo, con una tovaglia  bianca in cotone e coperte di lana, in luogo caldo.
La mattina dopo, prendete l'impasto lievitato e fate delle forme come piccoli panetti; adagiateli su cesti di asfodelo ricoperti da tovaglie bianche in cotone, e ricopriteli con altre tovaglie e poi con le coperte di lana. Lasciate lievitare per altre due ore.
Dopo la lievitazione, preriscaldate il forno alla massima potenza, disponete i panetti nelle teglie e fate cuocere per 35/40 minuti. La cottura dipende dalla grandezza delle forme del pane. Dopo i primi 15 minuti di cottura, però abbassate la temperatura  a 180 C° circa, per avere una cottura uniforme.
Se usate il forno ventilato ricordate che tende ad asciugare l'impasto. Per creare un ambiente sufficientemente umido basta spruzzare dell'acqua nelle pareti oppure inserire un pentolino d'acqua della placca del forno. L'umidità giusta vi permette di avere la formazione e colorazione della crosta e favorire l'aumento di volume del pane durante la cottura.

Curiosità: Su modditzosu di Sara è così buono che si gusta, al naturale o semplicemente con l'olio evo 

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