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Pramma agreste, Buatta

palma nana

La palma nanapalma di San Pietro, (nome scientifico Chamaerops humilis L.è un arbusto cespuglioso della macchia mediterranea, con fusto breve tipico nelle

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Carnevale, ogni dolce vale

Casalinghe disperate... mai♥

Pizza a 3 Passi

pizza

Durante i festeggiamenti importanti e le feste popolari, i gruppi folk amano ballare in piazza, facendo bella mostra degli abiti di broccato e velluto. I danzatori si tengono per mano o a braccetto, si dispongono in cerchio eseguendo i passi, ad un ritmo cadenzato, al suono delle Launeddas, gli strumenti musicali a fiato, costruiti con le canne.
Tra le più antiche danze c'è su passu e' treseil passo a tre. Secondo alcuni, già le genti nuragiche lo praticavano durante i rituali sacri: formavano un cerchio intorno al fuoco e ballavano muovendo 3 passi in avanti e tre di lato. Era una vera e propria una forma di preghiera per propiziare il raccolto della stagione e la buona caccia

La raffigurazione della danza sarda è un tema ricorrente anche nell'artigianato, soprattutto negli arazzi fatti a mano:  le figure femminili si alternano a quelle maschili, creando un intreccio di fili e di storie stilizzate.

Così come nel film Ballo a 3 passi, di Salvatore Mereu, vincitore nel 2004, del premio David di Donatello per il miglior regista esordiente. Il regista, originario di Dorgali, ha voluto dedicare il titolo del suo film alla tipica danza sarda, su cui girano le storie dei suoi personaggi: una suora, un giovane pastore, un anziano e un bambino.

InsulaGolosaRicette vuole dedicare questa pagina a chi ama il cibo, il ballo e il cinema e ... vuole vivere la vita ad un ritmo più lento...

Sara, la nostra Casalinga disperata... mai ♥ ha indossato il grembiule di cuoca di casa e ha preparato la pizza 3 passi  buona, leggera e soffice. Ha utilizzato ingredienti esclusivamente sardi, ritmando la preparazione in 3 passi, divisi in altrettanti giorni: si inizia il giovedì per finire il sabato... buon appetito ♥

 

PIZZA TRE PASSI
Pani a Passu e' Trese

pizza

Ingredienti base
330 ml di acqua di fonte
600 g di sfarinato (450 g di farina e 150 g semola di grano duro sardo)
10 g di lievito a birra
80 g di olio extravergine di oliva locale
2 cucchiaini di sale fino

Ingredienti farcitura
mozzarella produzione sarda
pomodori produzione sarda
origano prodotto nell'orto e fatto essiccare 
sale fino sardo 

 

Preparazione
Giovedì sera - passo 1
In una ciotola capiente mettete l'acqua a temperatura ambiente, mettendone un po' in un bicchiere, per sciogliere il lievito (1).
Versate nella ciotola lo sfarinato (2) e lavoratelo con l'acqua, aggiungete l'olio e il lievito. Mescolate bene e solo dopo uniteci il sale. Riponete li composto su un piano e lavoratelo con le mani e con la forza delle braccia , fino a quando avrete un impasto uniforme.
Prendete, poi, una zuppiera, ungetela con l'olio (3) e adagiatevi l'impasto, coprite con il coperchio e lasciate riposare per tutta la notte in frigorifero.

Venerdì mattina - passo 2
Riprendete l'impasto (4) e lavoratelo per alcuni minuti (5), poi rimettetelo in frigorifero.

Sabato - passo 3
Intorno alle 8.00 controllate l'impasto, presenta una forma lievitata (6), ricopritelo come prima.
Intorno alle 13:00 fate dei panetti da 400 g e mettete nuovamente a lievitare in un contenitore con tappo (7).
Intorno alle 18:00 i panetti si presentano come in figura (8). Stendeteli e disponeteli in una teglia ricoperta da carta-forno. Coprite con pellicola e lasciate lievitare per altre 2 ore fuori dal frigorifero (9).
Intorno alle 20:00 preparate la mozzarella (10) e il pomodoro (11) come preferite.
Farcite le pizze con il pomodoro, la mozzarella, l'origano e altri ingredienti a piacere (12); salate e fate un giro di filo d'olio. Infornate in forno preriscaldato alla massima potenza per 15/20 minuti (13)

Curiosità: La pizza  è il cibo più amato nel mondo, ma senza una buona birra artigianale del territorio non si può gustare al meglio

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