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Carruba, Garrofa, Silibba, Silimba, Thilibba, Thilimba

carrubo

Il carrubo è un arbusto sempreverde con chioma tondeggiante e espansa. In Sardegna è conosciuto come Silibba e s

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Carnevale, ogni dolce vale

Casalinghe disperate... mai♥

Arrubiolus

arrubiolus

Fuori fa freddo, il vento di maestrale soffia veloce. Ma in cucina l'atmosfera è calda e soffusa: le donne di casa chiacchierano e ridono felici, postandosi velocemente dal tavolo ai fornelli. I bambini scorrazzano negli anditi e ogni tanto fanno capolino in cucina per rubacchiare i dolcetti ancora caldi. Il profumo di casa è inconfondibile. Si sente nell'aria il sentore di zafferano e miele, di agrumi e ricotta, di formaggio e Malvasia... in una sola parola, profumo di carnevale.
Insomma, è tempo di festeggiare. InsulaGolosaRicette ripropone la ricetta dei Brugnoli di formaggio fresco o di ricotta, Arrubiolus, le palline di frittura, tanto amate dai bambini di ogni età.

 

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Fatti fritti

fatti fritti

Il Carnevale segna un passaggio aperto tra il mondo degli inferi e la terra abitata dai vivi. Le anime possono diventare maligne,  quindi i vivi per tenersele buone, prestano loro il corpo indossando le maschere, gli abiti in orbace e pelli di montone con campanacci rumorosi.

Inizia così il carnevale che non è altro che la festa per scacciare la paura del demonio e degli inferi, aspettando che la primavera ritorni, con la sua carica di energia e di vita. Le maschere assumono anche un significato apotropaico, in quanto chi le indossa assume le caratteristiche dell'essere "soprannaturale" che impersonano. 

A carnevale tutti ballano e brindano alla vita. E tra un bicchiere di vino rosso e un altro non possono mancare i dolci profumati agli agrumi come i Fatti fritti o qualsivoglia Frati Fritti, le ciambelline, che i sardi chiamano Para Frittos, appunto frati fritti

Cercando di non dimenticare i nomi originali dei piatti della tradizione InsulaGolosaRicette vi spiega come realizzare le ciambelle sarde di carnevale.

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Frati fritti ogliastrini

frati fritti

Il carnevale è arrivato. Si sente nell'aria insieme all'allegria dei bambini che giocano per strada, mascherati con abiti colorati e sgargianti. I coriandoli e le stelle filanti rendono l'atmosfera ancora più festaiola.
Ma la festa più bella è nelle calde cucine dei paesi dove il tintinnio degli attrezzi si fa sottile e fugace. Se tendi bene l'orecchio è una musica che sale e che scende. Le forchette sbattono sulla ceramica, l'olio sfrigola sul fornello, lo zucchero scricchiola sulla carta pane. Il rito dei dolci carnevaleschi è iniziato. Si friggono le zippole, i Frati Fritti, le Meraviglie, i Ravioli di mandorle dolci e... altri ancora. Nessuno sa resistere alla frittura di carnevale. Torniamo tutti bambini, golosi e voraci, con lo zucchero intorno alla bocca e le mani impiastricciate. Ma che importa, quel che conta, è essere felici.

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Meraviglie di Carnevale

meraviglie di carnevaleIn Sardegna l'inverno non è solo neve nei monti e vento sulle coste. L'inverno è soprattutto Carnevale. Nelle piazze le maschere danzano intorno ai fuochi di Sant'Antonio Abate, e gli zoccoli dei cavalli echeggiano nelle viuzze dei paesi in festa.

Nelle case si si preparano i dolci e le fritture di carnevale dai nomi più svariati. Tra le fritture più conosciute ci sono le Bugie o Meraviglie di Carnevale, il loro nome fa un po' sognare anche se nella maggior parte dell'isola le chiamano Chiacchiere per il particolare suono che si produce quando si mangiano.

Le meraviglie sono un dolce semplice, solitamente dalla forma rettangolare o a rombo, cosparso di zucchero semolato. In alcuni paesi del nuorese hanno la forma di una treccia a anello, ricoperte con lo zucchero a velo e vengono chiamate Orulettas. In Gallura le preparano allo stesso modo ma le ricoprono con il miele e la scorza d'arancia, e le chiamano Trizzas o Origliette
Tutte ottime da sgranocchiare davanti al camino acceso o in giro per le stradine dei paesi in cerca di curiosità e divertimento.

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Raviolini di mandorle dolci

ravioli di mandorleLa neve cade sul Gennargentu e, più a valle, i boschi si fanno fitti e densi. L'inverno è arrivato da qualche settimana. Gli uomini indossano i completi di velluto a righe e le donne gli scialle di lana, lavorati a mano. Le cucine sono illuminate dalla luce dei camini e dei forni a legna e intorno c'è grande fermento. Ci si prepara per il carnevale, un evento tanto atteso in Sardegna.
Così i paesi della Barbagia si trasformano in luoghi fantastici dove le maschere in legno di pero selvatico, leccio, castagno, ciliegio e altri legni pregiati, cesellate e colorate a mano, sono i volti di giovani uomini che sfidano il demonio, vero o immaginario, saltando e danzando nelle piazze. Prendono al lazzo le ragazze del paese suscitando terrore e meraviglia, ma sono semplici scherzi tra coetanei. Nell'Oristanese, la festa non è da meno: i cavalieri col viso coperto dalle maschere scintillanti e agghindati con abiti sgargianti, si destreggiano in pariglie e corse a cavallo per onorare la madre terra e favorire la buona sorte nei campi e nella pesca. 
In questo tripudio di colori e di maschere, le vie dei paesi si avvolgono dell'aroma della legna nei camini e del profumo di frittura e di dolci fatti in casa. Tra i tanti dolci carnevaleschi è consuetudine preparare e offrire i  
Raviolini di mandorle dolci, una vera delizia da gustare e replicare anche in altre occasioni, così come si fa da tanti anni a casa mia.
Dedico questa ricetta al mio amato padre che tanto amava questo dolce♥

 

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Raviolini fritti alla ricotta

ravioli di ricottaNon è proprio vero che l'Epifania tutte le feste porta via. In Sardegna il 17 gennaio inizia la vera stagione del freddo e dei fuochi, con la festa dedicata a Sant'Antonio Abate e con essa anche il Carnevale isolano, unico con le sue sfumature ancestrali e primitive. Le maschere ne sono una testimonianza tangibile. Lavorate su legni pregiati, sembrano arrivare da luoghi fantastici e lontani. Ricoprono il viso degli uomini che vestiti con pelli di montone e campanacci rubati al bestiame, si esibiscono nelle piazze, saltando e danzando per allontanare il male e propiziare la buona sorte. Tra un'esibizione e un ballo non si manca di brindare alla vita e alla fortuna con un bicchiere di buon vino accompagnato dai dolci tipici: deliziosi quelli al miele e alle mandorle, profumati quelli di sfoglie dorate e spiritosi i tanti altri dolci, tra cui i Raviolini fritti alla ricotta e zafferano, un'esplosione di gusto e dolcezza.
InsulaGolosaRicette vi spiega come realizzare questo dolce di carnevale, da proporre anche in occasione di altri eventi speciali.

 

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Roselline di Carnevale

rose di carnevale

Carnevale è arrivato in questo inverno, lungo e silenzioso. Fuori si è sollevato un vento forte dopo tante settimane di pioggia incessante. E' il vento di scirocco che porta con sé altra pioggia.
In giornate così, un po' uggiose e noiose, non ci resta che stare in casa al calduccio, magari davanti ad un fuoco acceso oppure in cucina a preparare qualcosa di buono. 
Un dolcetto è quello che ci vuole. Accarezza il palato e l'anima. Ci fa dimenticare per un po' il freddo dell'inverno e la sua dolcezza ci dà una sferzata di energia, perché non dimentichiamolo, questo è il tempo delle maschere, dei divertimenti, dei balli in piazza. E se non possiamo uscire, regaliamo almeno dei dolcetti ai bambini, alle persone care, ai vicini di casa, agli amici... sotto una pioggia allegra... di coriandoli.

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Sipulas de ferru

zippole con il ferro

Ogni scusa è buona per fare dolci, dolcetti e dolcettini... che sia Natale o Carnevale, Pasqua o Ferragosto, la voglia di fare dolci non manca mai.
Basta un poco di zucchero, farina e tanta allegria e come per magia tanti piccoli gioielli si moltiplicano sul tavolo da cucina e aspettano solo di essere gustati. 


InsulaGolosaRicette, più golosa che mai, cede il passo a Sara, la nostra Casalinga disperata... mai ♥.

Ha indossato il grembiule di cuoca di casa, si è "armata di tanta pazienza" e ha preparato un dolce di carnevale tipico di dell'Ogliastra, dalle forme più diverse: Sipulas de Ferru, per la felicità di tutti 

 

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Uriglietas di Lodè

uriglietasLe pareti di granito bianco illuminano il paesaggio dell'Alta Baronia, il Monte Albo e e il Monte Calvario si guardano fieri e candidi come la luce dell'alba. Sui loro versanti, i sentieri si snodano numerosi nei boschi; un tempo erano regno di cacciatori e carbonai, oggi meta di escursionisti e turisti, grazie anche alla vicinanza del Parco Naturale di Tepilora.

In questa spettacolare scenografia naturale, sorge Lodè, un piccolo borgo montano dove le genti vivono ancora di agricoltura e pastorizia. Il suo centro storico è un dedalo di viuzze antiche, su cui si affacciano le case di pietra con balconi di legno di ginepro.

Dalle finestre, impreziosite da pizzi e merletti, l'aroma delle cucine casalinghe riesce a raggiungere le stradine; se si ha la fortuna di visitarlo in inverno per carnevale, il profumo dei dolci fatti in casa è un'esperienza da non perdere: è come se il tempo si fosse fermato e che l'unica cosa che si possa fare, è gustare i dolci tipici del paese: le famose Uriglietas di Lodè, un concentrato di fragranza e dolcezza, che colora il freddo della Barbagia.

In altri paesi del territorio preparano dolci molto simili anche nel nome: Origliettas, Orzulettas o Meraviglie, ma le Urigliettas di Lodè sono particolari, nel loro genere, per l'aggiunta dello zucchero caramellato nella preparazione. 

InsulaGolosaRicette vi propone la ricetta originale ♥

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Zippole di Carnevale

sapaL'inverno in Sardegna si fa sentire subito dopo Natale. Non so bene il motivo, ma ogni anno è così. Prima di Natale il clima è mite e il sole riscalda ancora ma subito dopo le festività inizia il vero freddo. Le giornate di gennaio e febbraio sono pungenti e la "merla" arriva anche qui, nell'isola del sole. Ma nelle cucine ci piace preparare dei piccoli "soli" per riscaldare le nostre giornate; sono le famose zippulas o zippuas, le frittelle di Carnevale. 

Già conosciute in tutta Italia e nel nord Africa con nomi e versioni più o meno simili, le zippole vengono preparate con ingredienti molto comuni ma il loro sapore è unico. Hanno la forma di piccoli cerchi o di spirale a seconda del paese dove vengono preparate. A casa mia sempre a forma di piccoli soli, perché più semplici da consumare.

InsulaGolosaRicette suggerisce questa ricetta da realizzare non solo a carnevale ma in qualsiasi periodo dell'anno.

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