Ruju che frusciu
(rosso come le bacche del pungitopo)
Nel freddo dell'inverno, la macchia mediterranea e il sottobosco si macchiano di rosso.
...Fenici, arabi, spagnoli e poi pisani, piemontesi, francesi... si sono susseguiti nei secoli regalando all'isola sapienza culinaria e portarondo dalle loro terre ingredienti altrimenti sconosciuti, come la cannella, le mandorle, i fichi, le nespole e tante altre varietà di frutta e di spezie pregiate. Tutta la gastronomia sarda è stata influenzata da questi popoli. Un esempio di interesse è Su Pappai Biancu, un piatto francese che secondo alcuni fu portato dagli arabi che lo chiamavano zirbaj, secondo altri dagli spagnoli-aragonesi presenti già dalla seconda metà del 1300 quando istituirono le famose città regie: Iglesias, Cagliari, Sassari, Castelsardo, Oristano, Bosa e Alghero.
Le stesse città dove Su Pappai Biancu è un piatto della tradizione, magari con delle varianti ma pur sempre presente.
RICETTA "SU PAPPAI BIANCU"
Il biancomangiare
Ingredienti
500 ml di latte vaccino o di pecora
scorza grattugiata di uno piccolo limone o di un'arancia
100 gr zucchero semolato
50 gr amido per dolci
semi di un baccello di vaniglia oppure una busta di vanillina
Preparazione
Riempite un bicchiere di latte, la parte rimanente versatela in un pentolino, uniteci a scorza del limone o dell'arancia, lo zucchero e i semi del baccello di vaniglia. Mettete il pentolino sul fuoco dolce fino a che il latte comincia a sbollire. Uniteci l'amido precedentemente fluidificato con il latte freddo tenuto da parte, versato a filo con molta delicatezza.
Togliere dal fuoco continuando a mescolare non appena comincia ad addensarsi. Con la frusta continuate a girare il composto per qualche istante. Versare il composto non troppo caldo in uno stampo di ceramica o in stampini monodose inumiditi con acqua fresca, per evitare che si "incolli". Lasciare raffreddare prima a temperatura ambiente poi in frigo per alcune ore.
Sformate e decorate a vostro gusto, con arance candite, con frutti di bosco, o semplicemente con il miele caldo.
Curiosità: Questo dessert è molto simile a "su gioddu", lo yogurt sardo
Nell'isola di Sardegna soffia il vento. Sempre. Che sia maestrale o libeccio, scirocco o grecale, poco importa. Noi sardi lo amiamo. Il vento ci porta i profumo del mare e i sentori del bosco anche quando siamo in città. Ci scompiglia i capelli e ci soffia nelle orecchie. Ci sconvolge l'umore, a
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