Archimissa, Ispigula areste, Spigu
In primavera, nella macchia mediterranea più selvaggia, tra il cisto e il lentisco, spuntano i fiori viola- bluastri d
Per secoli le genti di montagna, soprattutto del Gennargentu, hanno coltivato e curato i frutti boschivi regalati da madre natura. Da settembre fino a dicembre troviamo così, le castagne, le nocciole, le mandorle e tanti altri frutti in guscio in tutti i mercatini dell'isola e in tutte le nostre tavole. E non c'è sagra o festa paesana in cui non si ammirino le castagne arrosto saltare sul fuoco ardente; per non parlare delle nocciole caramellate vendute nei banchetti degli ambulanti, in coni di carta come ai vecchi tempi, per la gioia dei bambini e degli adulti.
Il consumo dei frutti boschivi è legato soprattutto alla produzione di dolci e di torroni, in perfetta sincronia con le feste natalizie, quando la tradizione dolciaria dà il meglio di sé.
Ecco alcuni suggerimenti per ripetere queste delizie anche a casa tua.
CASTAGNE ARROSTO
Castangia in su fogu
Per cucinare le castagne arrosto è necessario utilizzare una padella con i fori che permette alla fiamma di entrare e abbrustolire la buccia.
Selezionate le castagne scegliendole della stessa dimensione in modo da avere una cottura uniforme. A questo punto incidete un taglio di circa 2 cm sulla parte bombata della buccia con un coltellino affilato cercando di non arrivare alla polpa.
Se non avete la possibilità di accendere un fuoco, potete utilizzare un fornello da campeggio, magari disposto in un luogo areato. Posizionate la padella forata con le castagne e aspettate che inizino ad abbrustolire. Ogni tanto giratele con un mestolo in metallo dal manico lungo oppure scuotete la padella in modo che non brucino.
La cottura è ultimata quando le castagne si intravedono sotto la buccia. Ottime mangiate calde. Se non potete consumarle subito potete entro un'oretta se le riponete in una busta di carta pane ricoperta con un panno caldo.
NOCCIOLE TOSTATE
Nuxedda arrustu
Sgusciate le nocciole e mettetele in una padella antiaderente e fatele tostare per circa dieci minuti, fino a che le pellicine non cominciano a staccarsi. Strofinate con uno strofinaccio ruvido per eliminare le pellicine.
In alternativa alla padella, si possono anche tostare sotto il grill del forno, ad una temperatura attorno ai 180° C girandole di tanto in tanto.
Ottime come cibo da passeggio, possono essere servite assieme all'aperitivo o a fine pasto.
NOCCIOLE CARAMELLATE
Nuxedda cun zuccuru
1/2 kg di nocciole sgusciate ma non tostate, non spellate
1/2 kg di zucchero
1/2 bicchieri d'acqua qb
Mischiate tutti gli ingredienti in una padella antiaderente e ponetela sul fuoco. Quando lo zucchero comincia a rapprendersi toglietela dalla fiamma e date una bella rimestata. Dopodiché rimettetela sul fuoco basso per circa 4/5 minuti, fino a che lo zucchero caramellato non si attaccherà per bene alle nocciole. Intanto che si caramellano giratele con un cucchiaio di legno. Versate le nocciole caramellate su un piatto e lasciatele freddare, facendo attenzione a non toccarle a mani nude, lo zucchero caldo è lava ardente.
MANDORLE CARAMELLATE
Mendua cum zuccuru
1/2 kg di mandorle sgusciate ma non tostate, non spellate
1/2 kg di zucchero
1/2 bicchieri d'acqua qb
Stesso procedimento di cui sopra: mischiate tutti gli ingredienti in una padella antiaderente e ponetela sul fuoco. Quando lo zucchero comincia a rapprendersi toglietela dalla fiamma e date una bella rimestata. Dopodiché rimettetela sul fuoco basso per circa 4/5 minuti, fino a che lo zucchero caramellato non si attaccherà per bene alle mandorle. Intanto che si caramellano giratele con un cucchiaio di legno. Versate le mandorle caramellate su un piatto e lasciatele freddare, facendo attenzione a non toccarle a mani nude, lo zucchero caldo è lava ardente.
MANDORLE TOSTATE
Mendua arrustu
1 kg di mandorle col guscio
Riponete le mandorle in una teglia e infornate in forno caldo. Una volta dorate sono pronte. Lasciate raffreddare ed eliminate il guscio. Ottime a fine pasto o come "spezza fame".
La gastronomia sarda è lo specchio della cultura e i modus vivendi di genti dedite alla pastorizia e all'agricoltura immerse nel Mare nostrum mediterraneum, sorprendente scenario di naturale bellezza.
Semplice e basilare, si vanta di una sola frivolezza, l'uso dei profumi della macchia mediterranea quali il mirto, il timo, lo