Archimissa, Ispigula areste, Spigu
In primavera, nella macchia mediterranea più selvaggia, tra il cisto e il lentisco, spuntano i fiori viola- bluastri d
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La fregula, è denominata fregola, anche se in tanti gridano allo scandalo.
Sì perché oramai il termine fregola è bandito da tutte... le tavole sarde. L'orgoglio dei sardi non può essere leso.
A parte queste espressioni folckoristiche senza senso, la fregula è un tipo di pasta che si ottiene mescolando la semola di grano duro con acqua salata. Solo mani esperte riescono nell'impresa che sembra semplice man non lo è, perché solo l'esperienza certifica la bontà del prodotto.
In un recipiente di terracotta (sa scivedda) si spolverizza la semola di grano duro, una pioggia di acqua salata la inumidisce. Ecco che inizia il movimento rotatorio delle mani nel recipiente nel cui fondo sono presenti dei centri concentrici in risalto che favoriscono la creazione delle palline di varie grandezze.
Quelle piccola vengono poi separate da quelle più grandi e si passa alla fase di essicazione all'aria e poi alla tostatura in forno, per mantenere il prodotto nel tempo.
Gli esperti hanno fatto delle ricerche sull'origine di questa pasta, poiché nel Mediterraneo esistono paste simili, come il cous cous. L'isola è sempre stata al centro di scambi commerciali e culturali, ed è facilmente intuibile che anche la gastronomia ne abbia risentito. Ma è stato decretato che è di origine sarda. La radice del suo termine potrebbe farsi risalire latino ferculum, cioè briciolo.
Una lingua di terra la separa dal mare aperto, è popolata da variopinti uccelli selvatici e pesci di acque salmastre. Soggetta ai capricci della luna, cambia aspetto con le maree. Qui, la natura risplende in ogni stagione, abbagliata dal sale e dal sole.
I pescatori, custodi involontari, seguono i suoi stessi ritmi lenti: all'alba si allontanano sulle acque calme con le barche senza chiglia, in sardo "su ciu" e solo al tramonto le correnti li riportano a riva.
É un luogo unico e magico, è la laguna che regala sapori e profumi inaspettati...
InsulaGolosaRicette, affascinata da questa magia, ha scoperto un piatto semplice, le Linguine alla bottarga, da portare in tavola per sentire e assaporare, ancora una volta, i profumi del mare e della laguna.
Buon appetito ♥
Avete mai ascoltato il mare dentro una conchiglia? Il vento e le onde si sentono in lontananza, creando immagini incantate di un mondo lontano, fatto di sole e di sabbia, di sapori e di profumi.
Per me quel luogo incantato è l'isola di Sardegna dove a volte ti fa disperare, ma tantissime altre ti fa star bene e ti sussurra nell'orecchio di andare avanti e scoprire segreti e sapori dimenticati.
InsulaGolosaRicette ci spiega come preparare la pasta con le olive e il tonno, un piatto semplice dove la terra e il mare si incontrano, come i suoni e i sogni dentro ad una conchiglia.
A sud ovest dell'isola di Sardegna, si scorgono due isole gemelle, l'isola di San Pietro e l'isola di Sant'Antioco. Terre di approdo di genti lontane e di santi; di artisti e di conquistatori; di arabi e di liguri. Battute dal forte vento di maestrale, profumano di pesce appena pescato e di mosto pigiato nelle botti di rovere. Le case si affacciano tutte sul mare, in un rivolo di stradine e scalette che portano al porto dove le barche dei pescatori ormeggiano silenziose.
Durante tutto l'anno i pescatori prendono le barche e vanno verso l'orizzonte alla ricerca dei pesci più amati. Il mare, però, non ci regala solo quelli che comunemente chiamiamo "pesce di scelta", ma anche una moltitudine di specie che, per mode o abitudini alimentari, sono state tolte dalle nostre tavole.
InsulaGolosaRicette propone la ricetta di una zuppa che si può fare con qualsiasi tipo di pesce, purché freschissimo. Occorre seguire la semplice regola di rispettare i tempi di cottura di ogni tipo di pesce e regolarsi di conseguenza quando si aggiungono in padella, per avere la cottura uniforme della zuppa.
La ricetta è Sa Cassola Casteddaia, un piatto tipico di Cagliari, la città del sole e del mare e la dedichiamo a tutti i buongustai nella speranza di ripopolare i mari e salvare le marinerie.
Secondo le genti di mare, gli Spaghetti di mare sono un piatto molto afrodisiaco; gli antichi greci gli attribuivano grandi poteri poiché i suoi ingredienti provenivano dal mare che aveva dato i natali ad Afrodite. Nell'arte la dea dell'amore e della sessualità viene infatti ritratta assieme al mare, ai delfini, ai melograni, al mirto e ai limoni... e qui viene un dubbio, forse Afrodite era sarda....
Dedichiamo questo piatto estivo al mare e alla Dea Afrodite che ci guidi in InsulaGolosaRicette con charme e delicatezza.
A nord dell'isola di Sant'Antioco si adagia un piccolo borgo di pescatori. La gente del posto la chiama La Bianca per le sue case dipinte di un bianco abbagliante che contrasta con l'azzurro del cielo e del mare. Fu fondata intorno al 1770 da una comunità ligure, con tanto di parlata genovese, proveniente da Tabarka. Grazie al Re Carlo Emanuele III di Savoia, le fu concessa una piccola cala, da qui il nome Calasetta, sulla sponda opposta a Carloforte. Si voleva creare, riuscendoci con successo, un corridoio strategico per il transito e la pesca del tonno rosso.
Secondo Maria Cabras, ricercatrice storica locale, il termine Calasetta deriverebbe, invece, da Cala de Seda o Cal'e Seda ovvero la Cala della seta, perché nel suddetto arcipelago si trova la Pinna Nobilis, la nacchera, dai cui filamenti si ricavava la seta di mare, il bisso.
Nella cucina tradizionale le patate e le erbe aromatiche sono considerate ingredienti primari per tutte le pietanze locali. Le patate vengono coltivate negli orti come si faceva nel secolo scorso prediligendo quelle bianche e gialle perché più facili da curare.
Le erbe aromatiche invece si trovano facilmente in natura anche se ultimamente st
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