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Scopa mascius, sabina femina, tuvura, Era, Kastanariu, Iscoba

Erica arborea

Il paesaggio sardo, in primavera, si veste di tanti colori. Tra la macchia spuntano

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Carnevale, ogni dolce vale

Casalinghe disperate... mai♥

Asparago selvatico o pungente

Sparau, brodau, arbarau

asparagiL'asparago selvatico o pungente è una pianta rizomatosa, appartenente alla famiglia delle Liliaceae, come l’aglio e la cipolla.

Molto diffusa nei boschi, nella macchia mediterranea e nelle garighe fiorisce nei mesi tra luglio e settembre con piccoli fiori dal colore giallo tenue. Le foglie, aghiformi, corte e esili, sono delle piccole scaglie che distribuiscono sullo stelo verde-chiaro.

In Sardegna esistono due specie rare, allo stato spontaneo: l'Asparagus stipularis e l'Asparagus albus

La prima (Asparagus stipularis), caratterizzata una colorazione scura, tendente quasi al nero, cresce fino a 500 metri di altitudine, nelle zone costiere.
La seconda specie (Asparagus albus), dai caratteristici steli bianchi, presenta spine molto dure; è l'asparago bianco che cresce nei valloni e lungo i pendii fino a 1000 metri di altitudine.

Questa piccola pianta non è riconosciuta tra le piante officinali, ma nell'isola è molto apprezzata in cucina, dove si prediligono i fusti giovani e teneri.

Gli asparagi o turioni, ossia i germogli giovani della pianta perenne, sono ottimi lessati o in frittata. Si utilizzano anche come condimenti per primi come risotti o pastasciutte.
Sono diuretici e buoni ricostituenti, ma vanno consumati con moderazione.

Gli antichi attribuivano agli asparagi poteri afrodisiaci. Si racconta che Luigi XIV fece erigere a Versailles un obelisco in onore del giardiniere che riuscì a coltivarli tutto l’anno.  Si pensi che anche gli imperatori romani ne erano talmente ghiotti, da far costruire apposite navi per andare a raccoglierli nelle diverse colonie dell'impero, tra cui la nostra isola.

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