Zuppa di cozze di Calasetta
Intrecci di fili di seta ... a Calasetta
A nord dell'isola di Sant'Antioco si adagia un piccolo borgo di pescatori. La gente del posto la chiama La Bianca per le sue case dipinte di un bianco abbagliante che contrasta con l'azzurro del cielo e del mare. Fu fondata intorno al 1770 da una comunità ligure, con tanto di parlata genovese, proveniente da Tabarka. Grazie al Re Carlo Emanuele III di Savoia, le fu concessa una piccola cala, da qui il nome Calasetta, sulla sponda opposta a Carloforte. Si voleva creare, riuscendoci con successo, un corridoio strategico per il transito e la pesca del tonno rosso.
Secondo Maria Cabras, ricercatrice storica locale, il termine Calasetta deriverebbe, invece, da Cala de Seda o Cal'e Seda ovvero la Cala della seta, perché nel suddetto arcipelago si trova la Pinna Nobilis, la nacchera, dai cui filamenti si ricavava la seta di mare, il bisso.
A conferma di questa tesi esiste un documento del 1754, precedente alla fondazione, secondo cui Calasetta in dialetto sulcitano era Calasera o Calesera. Nella parlata dei commercianti liguri, Calasetta o anche Cala di Seta, si riconferma come traduzione dal dialetto sardo locale ad opera dei piemontesi, all'epoca della colonizzazione.
Certo è, che gli echi delle parlate locali si dileguano nelle stradine del centro storico e come fili di seta, le loro storie antiche si intrecciano col profumo del cibo fatto in casa, del pesce appena pescato e delle spezie appese alle finestre.
Tra gli intrecci dal sapore di mare, spicca la Zuppa di cozze di Calasetta, preparata con cozze allevate nello stagno di Cirdu a pochi chilometri dal borgo. I piccoli molluschi sono parenti stretti della Pinna Nobilis, non producono lo stesso prezioso bisso ma sono altrettanto nobili nel piatto. Ecco la ricetta originale per InsulaGolosaRicette.
ZUPPA DI COZZE DI CALASETTA
Supa de cozzas de Calasera
Ingredienti
2 kg di cozze dello Stagno di Cirdu
500 g di pomodori rossi maturi
1 l di passata di pomodoro
1 bicchiere di vermentino
olio evo qb
2 spicchi di aglio
peperoncino qb
ciuffo di prezzemolo
sale qb
♥
gallettine di pane secco
PreparazionePulite accuratamente le cozze privandole del bisso, i filamenti sottili. Strofinate la superficie con un coltellino oppure con una spazzola di metallo, per eliminare ogni residuo. Poi passatele sotto l’acqua corrente, facendo attenzione a non romperle.
Prendete uno spicchio d’aglio in camicia, schiacciatelo un poco e mettetelo in una padella a fuoco vivo, con un filo d'olio extra vergine di oliva. Dopo per qualche secondo, versateci le cozze, coprite con un coperchio. Una volta che i molluschi sono tutti aperti, sfumate con il vermentino, e spegnete il fuoco.
Pescate le cozze e adagiatele in una ciotola capiente Non buttate l'acqua delle cozze rimasta nel tegame, ma filtratela con un colino a trama fitta, per eliminare eventuali impurità.
In una padella pulita versate un po' d'olio e fate rosolare per alcuni minuti l'aglio precedentemente tritato insieme al peperoncino. Versateci i pomodori maturi tagliati a cubetti, aggiungendo, poco alla volta, anche l'acqua di cottura delle cozze. Aggiungete ora la passata di pomodoro, e lasciate cuocere a fuoco basso per circa 15 minuti, avendo cura di mescolare di tanto in tanto.