Archimissa, Ispigula areste, Spigu
In primavera, nella macchia mediterranea più selvaggia, tra il cisto e il lentisco, spuntano i fiori viola- bluastri d
In qualsiasi periodo dell'anno ci piace portare a tavola il cibo colorato perché il suo colore colpisce e anticipa la percezione del gusto, sollecitando l'appetito.
In alcune culture antiche i sapori venivano, addirittura, classificati con i colori: il rosso per l’amaro, il giallo per il dolce, il verde per l'acido, il blu per il salato, il bianco per il piccante.
Solo nell'Ottocento Dumas, nel “Grande dizionario di cucina”, elaborò una teoria dei cibi colorati, sostenendo che i diversi colori cambiano l'umore stimolando più o meno l'appetito.
In Sardegna, fino a qualche decennio fa, l'orto domestico era generoso di frutta e verdura colorata. Le nostre nonne e mamme, nonostante non conoscessero queste teorie, sapevano come fare felici i commensali, soprattutto i bambini: con pochi trucchi culinari riuscivano a far mangiare anche i piccoli un po' inappetenti.
Con le cipolle rosse, le carote, le bietole, le zucchine, i cavoli viola, i finocchi... ancora oggi, vengono colorati la pasta, le uova, il riso o semplicemente guarniti i piatti per la gioia di tutti.
InsulaGolosaRicette consiglia di scegliere sempre prodotti locali freschi, perché le proprietà organolettiche, salutari per la nostra salute, si mantengono intatte solo per qualche giorno.
Sara, la nostra Casalinga disperata... mai ♥ ha indossato il grembiule di cuoca di casa e ha preparato per noi ♥ gli Gnocchetti di carote, una versione colorata dei famosi Malloreddus sardi, conosciuti dai più.
GNOCCHETTI DI CAROTE
Malloreddus de carota
Ingredienti
100 g purea di carote
500 g di farina
150 ml di acqua di fonte
sale qb
Preparazione
Lavate le carote ed eliminate la buccia e le parti dure. Mettetele a bollire e poi schiacciatele con una forchetta o uno schiacciapatate fino ad ottenere una purea; aggiungete il sale. In un piano versate la farina, mescolate con l'acqua e poi uniteci le carote. Lavorate bene l'impasto fino a formate un panetto liscio e compatto. Formate un serpentello, dividetelo in pezzetti di circa 12 cm, poi aiutandovi con il il polpastrello fateli scivolare u un pezzo di legno o di vetro rigato, per disegnare le classiche venature sulla pasta.
Disponeteli in un vassoio. Nel frattempo mettete l'acqua a bollire e appena arriva a temperatura, buttateci dentro gli gnocchetti di carote. Dopo circa 10 minuti, pescateli e conditeli con un sugo semplice di pomodoro e una manciata di ricotta secca grattugiata che dà una nota importante al loro sapore dolce e delicato. Buon appetito ♥
Curiosità: Gli gnocchetti di carote possono essere conditi, anche, con un sugo ai funghi o di salsiccia piccante
La Sardegna è terra antica, dove le genti mantengono forti nell'animo, le tradizioni. «Sa Paradura» dei pastori sardi ne è un esempio. É una forma antichissima di mutuo soccorso, un simbolo di unione e solidarietà tra gli allevatori. Spesso gli eventi o le calamità naturali arrivano inaspettati e sorprendono tutti senza fare sc
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