Sternbergia lutea
In autunno la campagna si colora di toni caldi e avvolgenti. Tra i ricci spinosi delle castagne e le foglie
...L'agrifoglio, simbolo dell'inverno e del Natale, è stata considerata una pianta portafortuna ancor prima del Cristianesimo. Si credeva proteggesse gli abitanti delle case da demoni e streghe. Tradizione vuole che fosse presente in tutte le case, anche delle famiglie più povere. Le sue bacche rosse simboleggiano la fertilità durante l'oscurità dell'inverno, e la promessa del ritorno della luce e del calore. La loro maturazione coincide infatti con la rinascita del sole al solstizio d'inverno. Il solstizio era simbolicamente rappresentato da una battaglia tra la quercia estiva e, appunto, l'agrifoglio invernale.
L'agrifoglio è un arbusto sempreverde, ormai raro allo stato spontaneo. In Sardegna si trova solo nelle zone montane, fresche e piovose, anche se preferisce l'esposizione al sole. Può raggiungere l'altezza di 12 metri ma nella maggior parte dei casi si presenta come un cespuglio.
Importante ricordare che è catalogato nelle specie protette.
Ha la corteccia grigiastra e le sue foglie coriacee, con contorno spinoso, sono verdi-azzurre; i fiori, bianchi o rosei, sbocciano in primavera e i frutti, rossi e grossi come piselli, maturano in autunno fino ad inverno inoltrato.
Le bacche sono velenose e l'ingestione di appena venti bacche può essere mortale per un adulto
“Non crediate che io abbia la pretensione d’insegnarvi a far le polpette. Questo è un piatto che tutti lo sanno fare....”.
Così scriveva Pelligrino Artusi, il grande divulgatore della cucina italiana nel suo libro "La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”. Noi non possiamo far altro che condividere il suo pensiero.
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