Kastangia, 'astanza
Il castagno è un albero imponente, con lunghe fogli seghette e con frutti racchiusi in ricci spinosi che si
...Da piccola andavo spesso in campagna, nella casa dei miei nonni a Saramau. Mia Nonna Totona era la classica donna sarda. Comandava lei. Originaria di Abbasanta, era figlia unica del bisnonno, carabiniere a cavallo, vanto di tutta la famiglia. Credo che la nonna avesse ereditato da lui, quel suo carattere deciso, quasi autoritario.
Nonostante la sua fama, con me e le mie sorelline, era sempre affettuosa. Il ricordo più nitido che ho di lei, è la raccolta delle uova nel pollaio. Le mie sorelle più grandi di me, da brave fifone, avevano una paura terribile delle galline, mentre io me la spassavo a rincorrerle, in lungo e in largo...
Così ogni volta che preparo i biscotti che tutti chiamano gallette sarde, per la loro forma che ricorda la cresta delle galline, ripenso a lei, a nonna Totona, e con la fantasia mi ritrovo felice in campagna. Che dire, non si smette mai di essere bambini.
InsulaGolosaRicette vi invita a preparare questi biscotti deliziosi al palato e molto genuini che fanno felici tutti.
GALLETTE SARDE
Gallettinasa
Ingredienti
500 di farina
200 g di zucchero semolato
100 g di strutto
2 uova intere + 1 tuorlo
100 ml di latte
2 limoni non trattati. la buccia
1 pizzico piccolissimo di sale
vanillina
10 g di ammoniaca per dolci (in alternativa una bustina di lievito per dolci)
Ingredienti per decorare
1 albume
zucchero semolato qb
Preparazione
In una ciotola capiente versate a farina a fontana, lo zucchero semolato, le uova e iniziate a mescolare con una forchetta. Poi poco alla volta, aggiungete il latte leggermente scaldato dove avete fatto sciogliere l'ammoniaca. Uniteci la buccia grattugiata dei limoni, la vanillina e il pizzico di sale. Amalgamate ore con le mani fino ad ottenere un impasto un po' molle. Copritelo con la pellicola per alimenti e lasciatelo in frigo per 30 minuti.
Nel frattempo preparate il piano di lavoro, spolveratelo con una manciata di farina, e selezionate le formine per i biscotti. Tradizione vuole che la formina sia quella a forma di fiore, su cui di applica un foro al centro, ma potete ritagliare con le forme che più preferite.
Passati i 30 minuti, prendete l'impasto dal frigo e stendetelo con un mattarello, fino a raggiungere lo spessore di circa 7-8 millimetri. Adagiateli su una teglia rivestita da carta-forno, spennellateli con l'albume d'uovo leggermente sbattuto o con un po' di latte; per finire cospargetevi sopra un po' di zucchero semolato. Cuocete in forno preriscaldato e ventilato a 180°C per circa 15/20 minuti, fino a doratura. Se volete potete infornarli nuovamente per altri 4/5 minuti per renderli ancora più croccanti.
Curiosità: L'odore dell'ammoniaca si sprigiona durante la cottura e sparisce completamente quando i biscotti si raffreddano, quindi aspettate prima di servirli. Se preferite il lievito per dolci, ricordate di incorporarlo insieme alla farina
Nella cucina tradizionale le patate e le erbe aromatiche sono considerate ingredienti primari per tutte le pietanze locali. Le patate vengono coltivate negli orti come si faceva nel secolo scorso prediligendo quelle bianche e gialle perché più facili da curare.
Le erbe aromatiche invece si trovano facilmente in natura anche se ultimamente st
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