Scopa mascius, sabina femina, tuvura, Era, Kastanariu, Iscoba
Il paesaggio sardo, in primavera, si veste di tanti colori. Tra la macchia spuntano
...Un mondo a parte, selvaggio e rurale, dove la natura e i pastori disegnano il cerchio della vita. Al centro di tutto c'è la pecora, protagonista indiscussa, capace di nutrirci, vestirci, riscaldarci e abbellirci.
Non posso che dire grazie a Madre Natura e augurare ogni bene alla nostra isola e a tutte le sue creature, col manto peloso e gli occhi dolci.
Mi piace aprire queste pagine dedicate alla Pecora Sarda con la descrizione di Antonio Bresciani da I costumi dell’isola di Sardegna (Napoli 1850, II, pp. 89-90)
«Compìto di mungere, riposti i vasi sotto una tettoia di frasche all’aria e alla brezza, i pastori aprono il chiuso e le pecore escono all’erba. Intanto altri pastori avean ricolto gli agnellini dietro un dosso di monte sequestrati dalle madri: ma non prima ne intesero i belati, ch’io vidi mirabil cosa. Erano oltre a trecento bestiuole, sdraiate, chete, dormiglione: al prim elar delle madri, come tocchi dall’assillo giuzzar in piè, rizzar gli ocrecchi, alzare il muso, dare in un grido acutissimo, e gittarsi in fretta la loro ricontro è tutt’uno. Van saltacchioni su quelle aduste e lunghe loro gambucce chiusi in isquadre, e simile dall’altra banda corron le agnelle. Sembrano due falangi che galoppino alla carica: le valli e i monti rimbombano ai canori belati; a quell’impero cedono virgulti e le ginestre, ogni cosa è sconvolta. Ma come potrei dire il cozzo di quelli squadroni, il fammettersi e il ritornare? Ciascun agnellino cerca la madre, e fra mille le scerne, e le s’avventa alle poppe. Detto fatto. In men ch’io nol dico tutto è pace e silenzio. Le pecore s’arrestano, s’accoccolano, si porgono in dolce modo ai figlioletti, i quali divincolandosi succhiano ingordamente le mamme, e passano, dando al muso, dall’un capezzolo all’altro, mentre le madri piacevolmente belando li lisciano, l i leccano, ed accarezzano».
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Protagonista autunnale delle tavole più glamour è la lumaca, molto amata in Sardegna, tanto che Gesico, piccolo paese nel Campidanese, è stato titolato, capitale della lumaca, grazie a una deliziosa sagra che si tiene ogni anno a ottobre.
Dopo i primi acquazzoni stagionali, consuetudine vuole che si vada per campi alla ri