L'agrifoglio, simbolo dell'inverno e del Natale, è stata considerata una pianta portafortuna ancor prima del Cristianesimo. Si credeva proteggesse
...L'autunno è ancora caldo, l'inverno si intravede solo sui monti. In collina i contadini stendono i teli per la raccolta delle olive. E' un rito antico che ci riporta lontano, ai ricordi della Bibbia che leggevamo in parrocchia con i frati e a quelli sempre vivi della nostra fanciullezza, quando andavamo a raccogliere le olive nella campagna dei nonni. Ricordi mai sbiaditi, sempre nitidi nella memoria.
Ancora oggi mi piace passare giornate intere a scorrazzare tra gli ulivi e a selezionare le pepite dal colore verde smeraldo e viola con sfumature blu. Gioielli luminosi che si accendono tra le foglie argentate degli ulivi.
Il loro profumo si sparge dappertutto tant'è che viene la tentazione di morderle... Qualche anno fa ho conosciuto un ragazzo del nord Italia che affascinato dalle olive dell'isola, non ha resistito ad assaggiarle direttamente dall'albero e con mia grande sorpresa, le ha trovate particolarmente gustose. Certo è, che nella mia famiglia non ho mai visto nessuno mangiare le olive così, ma le ho gustate in tantissime altre preparazioni: in salamoia, al sale, sott'olio, pestate e condite con il finocchietto selvatico....
InsulaGolosaRicette ha recuperato la ricetta originale del Pane con olive, un vezzo a cui non si può rinunciare, tanta è la bontà. Vi consiglio di provarlo con il formaggio cremoso o con il guanciale sardo appena effettato ♥
Ingredienti
200 gr semola fine sarda
300 gr farina tipo 0 sarda
300 ml acqua di fonte
10 gr di sale
4 gr di lievito di birra
10 ml olio evo
200 gr olive nere o verdi snocciolate preferibilmente sott'olio
Preparazione
Mescolate le farine con una parte di acqua e lasciate riposare per almeno 30 minuti (si crea l'autolisi). Questo passaggio ci aiuta ad impastare e poi a far lievitare meglio il nostro pane.
Aggiungete ora il lievito sbriciolato e iniziate ad impastare, aggiungendo poco alla volta l'acqua, e poi il sale e l'acqua avanzata. Continuate ad impastare e per ultimo aggiungete l'olio.
Lasciate riposare per un'ora a temperatura ambiente, magari ricoprendo l'impasto con una coperta, in modo da mantenere la temperatura costante.
Dopo un'ora ripieghiamo l'impasto su se stesso e lo lasciamo riposare ancora.
Aspettate ancora un'oretta, l'impasto è aumentato di volume. In una spianatoia spolverate un leggero velo di farina su cui rovesciate l'impasto.
Stendetelo delicatamente con le mani e aggiungete le olive. Poco alla volta chiudete l'impasto prendendo i lembi della pasta fino a creare una sorta di filone.
Schiacciate il filone delicatamente e arrotolatelo ancora su se stesso, lavorandolo per circa 10 minuti, facendo attenzione a non far uscire le olive.
Alla fine avrete una palla liscia, che dovete adagiare in un piccolo cesto ricoperto con un telo infarinato, avendo cura di tenere la chiusura dell'impasto verso l'alto. L'impasto lieviterà mantenendo la forma del cesto, così da avere un pane di bell'aspetto. Fatelo riposare fino al raddoppio, o almeno per 3 ore di lievitazione.
Quando l'impasto è ancora nel cesto, spolveratelo con un po' di farina e rovesciatelo sulla teglia.
Con un coltello per il pane, quello a seghetto, incidete decisi l'impasto con delle linee a rombo.
Infornate a circa 250° per circa 20 minuti, poi spegnete il forno e lasciate il pane ancora per altri 10 minuti aprendo leggermente lo sportello. In questo modo si elimina l'umidità e si crea una bella crosta croccante.
Consiglio: Utilizzate le olive sott'olio che rendono il pane più saporito, altrimenti vanno bene anche quelle in salamoia ma ricordate di aggiungere nell'impasto dell'altro olio oltre quello indicato.
Quando il sole è alto, non è difficile notare, sotto gli alberi piegati dal maestrale, le pecore che riposano dopo una giornata passata a vagabondare nei prati, brucando ogni filo d'erba.
A me fanno un po' paura. Direte che assurdità... ma se le osservate bene, sono capaci di rasare voracemente tutto il
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