Sternbergia lutea
In autunno la campagna si colora di toni caldi e avvolgenti. Tra i ricci spinosi delle castagne e le foglie
...Armidda, elba barona, tumu
Il timo è una pianta odorosa dalle foglie piccolissime, con fusti legnosi, Fiorisce dalla primavera sino a tutta l'estate, producendo fiori rosa con calice a 5 denti acuti. Cresce nelle zone montuose della Sardegna e della Corsica, in particolare nelle garighe e nei pascoli su terreno siliceo, molto soleggiato.
I più la conoscono come Armidda, tant'è che si produce un liquore L'Armidda, del Liquorificio Artigianale Fonnese, o come erba barona, la preferita dalle pecore nei pascoli d'altura che conferisce al loro latte un aroma particolare. I pastori la utilizzano anche per lavare e deodorare i recipienti del latte e per profumare cantine e ovili.
In cucina le foglie di timo si accompagnano in modo eccellente ai piatti di carne e pesce arrosto, ma anche alle verdure. Si consiglia sempre un consumo moderato.
Secondo una leggenda il fiore di timo era tanto amato dalle janas o fate perché capace di attirare le api, loro consigliere. In realtà il timo è una pianta mellifera con forte potere attrattivo sulle api, tanto è vero che si produce un ottimo miele monoflora di timo, molto apprezzato dai buongustai.
Conosciuta già dagli Egizi, il timo è una pianta rigenerante, balsamica e digestiva. I romani la consideravano capace di infondere coraggio; per questo i soldati lo consumavano in tisana e si lavavano, prima della battaglia, con acqua di timo.
Il timo fa parte delle erbe di San Giovanni, che vanno raccolte nella notte del 24 giugno per essere usate come medicinali o come amuleti. Anticamente si riteneva che proteggesse dagli incubi e che aiutasse le giovani donne a sognare il volto del futuro sposo.
“Non crediate che io abbia la pretensione d’insegnarvi a far le polpette. Questo è un piatto che tutti lo sanno fare....”.
Così scriveva Pelligrino Artusi, il grande divulgatore della cucina italiana nel suo libro "La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”. Noi non possiamo far altro che condividere il suo pensiero.
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