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Le palline di argilla

Semi Come diceva una vecchia canzone, "per fare l'albero ci vuole il seme", quindi approfittiamo della bella stagione che tanti frutti  ci regala per raccogliere i semi.
Con un po' di pazienza mettiamo da parte i semi dei frutti che consumiamo, lasciamoli asciugare al sole e poi proviamo a piantarli. Possi

amo anche ricoprirli di argilla per farne delle palline. Poi li lasciamo cadere nel terreno, la pioggia autunnale scioglierà l'argilla e poi Madre Natura deciderà quali semi saranno destinati a germogliare e quali più adatti a fecondare il terreno.

Buona semina

 

pavoncella Mi fa piacere condividere con voi l'articolo Le palline di argilla di Fukuoka di cui sotto :

"Nell’agricoltura del n

on fare le palline di argilla che contengono sementi hanno un ruolo importante: «seminiamo palline e andiamo a letto» – diceva Fukuoka. Le palline seminate sui terreni desertici e secchi e contengono semi di varia natura: sarà la natura a decidere quali piante germoglieranno in quel luogo. Al loro interno vengono posti semi di ortaggi, alberi da frutta, specie forestali, cereali e piante da sovescio che arricchiscono il terreno e creano fertilità: chiunque mangi pesche, ciliegie, albicocche, qualsiasi tipo di frutta, può lasciarne asciugare i semi, preparare le palline e seminarle dove meglio crede.

Fukuoka nei suoi libri non ha parlato di due segreti importanti per la realizzazione delle palline di argilla. La paura di Fukuoka era che qualche multinazionale brevettasse il metodo facendo pagare le palline di argilla brevettate, quando invece il suo intento era di liberare i contadini dalla schiavitù delle multinazionali agroalimentari. Al giorno d’oggi non sarebbe più possibile brevettare una tecnica che molti conoscono e che viene diffusa tramite la carta stampata e il web.

I due segreti non svelati nei libri sono l’utilizzo del fango melmoso (direi praticamente liquido) e l’aggiunta di fibra all’argilla. Il fango liquido è importante perché va a ricoprire ogni singolo seme – cosa che con l’argilla spesso non avviene – mentre le fibre sono importanti perché trattengono l’acqua che poi potrà essere sfruttata dal seme nelle prime fasi della germogliazione"

 

Palline 2.0

Il metodo classico di Fukuoka è stato a lungo migliorato e sperimentato in varie parti del mondo e oggi si ritiene valido e interessante solo nel caso in cui si utilizzino semi di grandi dimensioni, come ad esempio i semi degli alberi da frutto.

Il primo importante miglioramento consiste nell’aver modificato la forma: dalle originarie palline a dei dischetti più grossi. 
Questa forma presenta i seguenti vantaggi:
 

a)     un dischetto contiene più di un seme, il che vuol dire più piante;

b)    l’acqua viene meglio assorbita;

c)     il dischetto tocca interamente il terreno nel lato in cui il seme germoglia: in questo si evita il rischio che la radice si scopra

 Per offrire ai semi le condizioni ideali alla germogliazione si aggiunge fibra all’argilla (fibra di cocco, ma può essere utilizzata anche fibra di lana o di altro tipo), geolite (è un minerale che trattiene acqua in maniera sorprendente) e sostanza organica, se ritenuto necessario.

 L’argilla utilizzata deve essere molto fine per cui prima la facciamo passare in un setaccio.

 

Come prepararle

 Per preparare i dischetti è necessario avere argilla fine, una bella e varia mistura di semi, e acqua. Si procede impastando argilla, semi ed acqua fino a che non si ha un'unica poltiglia umida. A questo punto si prende un pugno abbondante della poltiglia e con il palmo della mano si crea un salsicciotto lungo circa 20-30 centimetri con un diametro di circa 4-5 cm.

pavoncella 

 

 

Fonte: https://www.viviconsapevole.it/articoli/le-palline-di-argilla-di-fukuoka.php

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