Archimissa, Ispigula areste, Spigu
In primavera, nella macchia mediterranea più selvaggia, tra il cisto e il lentisco, spuntano i fiori viola- bluastri d
Nei racconti e nelle leggende popolari, troviamo citazioni di una bevanda densa e frizzante che aveva proprietà miracolose, diffusa esclusivamente tra le genti dedite alla pastorizia che non invecchiavano e vivevano sino a 100 anni.
É lo yogurt, dalla una parola turca, Yoğurt, che deriva dal verbo Yoğurmak (mescolare, addensare). Dalla Turchia che si diffuse in Grecia a seguito del dominio Ottomano.
In Russia e in MedioOriente troviamo il Kefir, ancora oggi consumato con tanto orgoglio.
In Italia, non ci sono tracce di questa bevanda; solo in Sardegna è stato trovato un alimento simile, su gioddu, uno yogurt di latte di pecora o di capra fatto artigianalmente dai pastori.
InsulaGolosa, dopo una accurata ricerca, ha intervistato Ziu Peppinu, un amico pastore ora in pensione, che ha confermato le informazioni trovate.
RICETTA "SU GIODDU"
Lo yogurt dei pastori
Come realizzare Su Gioddu seguendo gli usi dei pastori
I pastori prendevano pezzetti di pane, li immergevano nel latte di pecora o di capra appena munto e li lasciavano fino a quando il latte non si inacidiva.
Poi si colava il tutto e si mescolava con altro latte precedentemente scaldato. Da questa mescolanza si otteneva il fermento (in sardo sa màtrica) del gioddu.
Intanto si bolliva il latte gettando dentro la caldaia di rame, venti sassi roventi, lavati in acqua pura. Appena il latte si intiepidiva si versava in un mastello insieme alla màtrica.
Si mescolava e si teneva ben coperto. Dopo circa 12 ore il gioddu era pronto: bianco, denso e cremoso, dal sapore acido e frizzante grazie ai fermenti lattici vivi. Ottimo caldo o freddo.
Usanza voleva che pastori lo consumassero in compagnia, servendosi di cucchiai di corno di muflone.
Curiosità: Abbinato al miele di Corbezzolo è una vera delizia per il palato
Per superare la fatidica estate sarda, ci vuole un fisico bestiale. Le nostre nonne, mamme e noi medesimi non ci facciamo mancare niente. Sveglia la mattina, non troppo presto. Doccia veloce, asciugamano nella borsa e tanta tanta roba da mangiare nella borsa frigo.
Il vero sardo doc, preferisce approvvigionarsi direttamente
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