Sternbergia lutea
In autunno la campagna si colora di toni caldi e avvolgenti. Tra i ricci spinosi delle castagne e le foglie
...La gastronomia sarda è lo specchio della cultura e i modus vivendi di genti dedite alla pastorizia e all'agricoltura immerse nel Mare nostrum mediterraneum, sorprendente scenario di naturale bellezza.
Semplice e basilare, si vanta di una sola frivolezza, l'uso dei profumi della macchia mediterranea quali il mirto, il timo, lo zafferano e tante altre erbe aromatiche.
InsulaGolosaRicette vi ripropone il piatto più conosciuto e più amato dai sardi e non: il maialetto arrosto, su porceddu arrustu.
La sua preparazione fa parte di quelle arti che solo gli autoctoni conoscono. Anticamente, ma in molte famiglie ancora oggi, solo gli "uomini di casa" avevano l'onore di cucinarlo seguendo ritmi e rituali gastronomici. Per la sua buona riuscita, oltre a un'ottima materia prima, occorrono pazienza, esperienza, nonché un pizzico di magia.
Noi sardi, ne facciamo onore in ogni occasione di festa e di convivio. Ecco le regole base.
Pitt'e Rutta, Ovile nel Gennargentu, utilizzato dai pastori fino ai primi del Novecento. Su cuile era il rifugio del pastore: qui durante il giorno produceva il formaggio e la notte riposava.
MAIALETTO ARROSTO
Proceddu arrustu
Ingredienti:
Maialino da Latte intero (circa 5 kg)
Lardo q.b.
Foglie di alloro e di mirto
Sale fino
Metti una sera a cena con gli amici più cari. Metti la battigia sulla spiaggia col sole che tramonta dietro l'orizzonte. Metti che tutti hanno un certo appetito... metti che qualcuno ha già in mano una birra artigianale e la sorseggia sorridendo...
Metti che è il momento di prendere il cestino intrecciato di asfo