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Scopa mascius, sabina femina, tuvura, Era, Kastanariu, Iscoba

Erica arborea

Il paesaggio sardo, in primavera, si veste di tanti colori. Tra la macchia spuntano

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Carnevale, ogni dolce vale

Casalinghe disperate... mai♥

Calamari fritti

Che bello passeggiare nelle notti d'estate quando tutto è fermo e le cicale cantano serene. Si percorrono le strade quasi deserte per raggiungere il centro del paese dove le voci dei bambini si fanno più chiare e la musica dei pianobar diventa sempre più vicina.

Tra le delizie che si possono gustare all'aperto, gironzolando qua e là per la città, InsulaGolosaRicette ha scelto un piatto tipico della tradizione costiera, un fritto di calamari, un must finger food, tanto in voga nell'estate isolana. In Sardegna il finger food, ovvero il cibo che si mangia con le mani era già di tendenza nel secolo scorso tra pastori e pescatori che amavano mangiare il formaggio oppure i ricci di mare "senza forchetta e coltello".
I calamari fritti sono anche un secondo piatto che si può gustare in ogni periodo dell'anno.

 calamari fritti

 

CALAMARU FRITTU
Calamari fritti

 

Ingredienti
1 kg di calamari freschi
sale fino qb
200 gr di farina 
50 gr di semola di grano duro
1 l olio di semi

 

Preparazione
Prima di tutto pulite bene i calamariStaccate la testa dal corpo con delicatezza, separate i tentacoli dagli occhi e private il calamaro delle interiora. Il becco, posizionato al centro dei tentacoli,  è duro e va eliminato facendo un po' di pressione. All’interno del sacco, invece, trovate un osso cartilagineo, eliminatelo semplicemente, sfilandolo.
Tirate via la pelle, risulterà bianco, lucido e compatto. Infine tagliate il sacco  a rondelle. Le ali e i tentacoli tagliateli a piacere.

Adagiate il tutto su un panno o sulla carta assorbente per eliminare acqua in eccesso che potrebbe formare schizzi durante la frittura. Quindi passate i calamari semplicemente nella farina a cui avete aggiunto un po' di semola di grano duro  per rendere il fritto più croccante.

Infine friggete in olio di semi portato a temperatura di 175°, fino a doratura. Infine riponete i calamari sulla carta assorbente e poi sul piatto da portata, spolverandoli con un po' di sale. 

Una curiosità: i calamari possono essere sostituiti con i totani, altrettanto buoni anche se meno costosi 

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