Dedico questa pagina ai Boschi della Sardegna, da me tanto amati, proponendo un passo dello scrittore Mauro Corona. Nel suo
...Si dice che in Sardegna ci siano più pecore che abitanti. Non so se questo sia vero ma è certo che i sardi hanno gran rispetto per le pecore, perché sono fonte di reddito e alimento base della gastronomia tradizionale.
Infatti grazie alla fantasia e alla praticità dei pastori, le parti della carne degli ovini vengono tutte utilizzate perché in cucina perché nulla va sprecato.
La tradizione vuole che la carne pregiata dell'agnello o del capretto, venga arrostita allo spiedo e aromatizzata con essenze selvatiche. Con le altre parti, non meno nobili, si realizzano piatti antichi che vanno tutelati per non perderne memoria. Un esempio sono i piedini d'agnello, un ottimo antipasto, molto diffuso a Bosa, simile ai Nervetti di piede di bue, o sa Cordula o Cordedda, un secondo piatto realizzato con le parti interne dei capretti o degli agnelli.
Sa Cordula significa treccia. E' fatta con gli intestini e la trippa, intrecciati, infilzati ad uno spiedo. La si trova facilmente già pronta nelle macellerie, ma vediamo come realizzarla a casa.
La sua preparazione è molto laboriosa; come detto, si utilizzano le interiora. Stomaco e intestino si lavano con estrema cura sotto l'acqua corrente; poi si separano le diverse parti dello stomaco, tagliandole a strisce spesse.
Successivamente si prende l’intestino e si separa il tenue dal crasso, raschiandolo con un coltello, per eliminare eventuali residui, dopo di che si taglia in strisce longitudinali così come si è fatto con lo stomaco.
I pezzi tagliati vengono infilzati in un gancio, ricoperti con la rete della pancia detta in sardo sa nappa e infine legati a forma di treccia con l’intestino tenue, lasciato intero.
Il tutto viene infilzato in uno spiedo e arrostito a fuoco lento vicino alla brace ardente. Tipica pietanza dei giorni di festa, veniva consumata durante la Vigilia di Natale e Capodanno, quando si sacrificavano gli agnelli per onorare le feste.
Sta arrivando la bella stagione e le gite fuori porta, con pranzo in un agriturismo, sono appuntate nel nostro taccuino digitale con tre stelle.
Solo a pensarci mi viene il buon umore. Dopo un inverno un po' troppo lungo, mi sembra di sentire i profumi e mi sale l'acquolina in