Scopa mascius, sabina femina, tuvura, Era, Kastanariu, Iscoba
Il paesaggio sardo, in primavera, si veste di tanti colori. Tra la macchia spuntano
...Il carciofo spinoso della Sardegna è il re dei campi isolani, con la sua corona spinosa. E' riconosciuto in Europa e nel mondo con la denominazione di origine protetta (DOP) nel 2011.
Oltre al carciofo spinoso, in Sardegna è diffuso il Masedu, caratterizzato dall'assenza di spine, tant'è che in lingua sarda significa mansueto e inerme.
Nelle tavole dei sardi lo spinoso è presente da ottobre fino a maggio quando gli ultimi tagli regalano l'ultimo suo profumo intenso e floreale. La sua consistenza è tenera e croccante e il gusto è corposo con equilibrata sintesi di amarognolo e dolciastro.
Solitamente viene consumato crudo, ottimo in pinzimonio, in insalata e con la bottarga a fette, ma è anche cotto con l’agnello o le patate.
InsulaGolosaRicette propone un contorno tipico della tradizione contadina, molto semplice da preparare, i Carciofi ripieni arrosto, una delizia da provare.
CARCIOFI RIPIENI ARROSTO
Sa canciofa arrustu
Ingredienti
10 carciofi spinosi
olio extravergine di oliva
1 mazzo di prezzemolo
1 spicchio d’aglio
sale fino
lardo a piacere
pepe
Preparazione
Battete la parte inferiore sul marmo per aprire il carciofo a rosa. Tagliate le punte spinose più esterne dei carciofi, eliminate poi le foglie più dure dalla base. Ricordate di immergere i carciofi in acqua e succo di limone per evitare di farli ingiallire. Preparate un trito di aglio, prezzemolo e lardo. Aprite dolcemente la corolla dei carciofi e inserirvi il composto. Disponete i carciofi a cerchio in una teglia da forno circolare. Condite il tutto con prezzemolo tritato, sale, olio e pepe a piacere. Infornate a 180° per 30 minuti circa.
Curiosità: Anticamente i carciofi venivano cucinati direttamente sulla brace rovente. Se avete la possibilità di farlo, il piatto avrà un non so che di arcaico che gli conferisce ancora più gusto
“Non crediate che io abbia la pretensione d’insegnarvi a far le polpette. Questo è un piatto che tutti lo sanno fare....”.
Così scriveva Pelligrino Artusi, il grande divulgatore della cucina italiana nel suo libro "La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”. Noi non possiamo far altro che condividere il suo pensiero.
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