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Arròsa de monti, rosa de monte, arròsa de padenti, arròsa piònica, arròsa de margiani, rosa de coga.

peonia

Ad aprile e a maggio tra l

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Carnevale, ogni dolce vale

Casalinghe disperate... mai♥

Fatti fritti

fatti fritti

Il Carnevale segna un passaggio aperto tra il mondo degli inferi e la terra abitata dai vivi. Le anime possono diventare maligne,  quindi i vivi per tenersele buone, prestano loro il corpo indossando le maschere, gli abiti in orbace e pelli di montone con campanacci rumorosi.

Inizia così il carnevale che non è altro che la festa per scacciare la paura del demonio e degli inferi, aspettando che la primavera ritorni, con la sua carica di energia e di vita. Le maschere assumono anche un significato apotropaico, in quanto chi le indossa assume le caratteristiche dell'essere "soprannaturale" che impersonano. 

A carnevale tutti ballano e brindano alla vita. E tra un bicchiere di vino rosso e un altro non possono mancare i dolci profumati agli agrumi come i Fatti fritti o qualsivoglia Frati Fritti, le ciambelline, che i sardi chiamano Para Frittos, appunto frati fritti

Cercando di non dimenticare i nomi originali dei piatti della tradizione InsulaGolosaRicette vi spiega come realizzare le ciambelle sarde di carnevale.

 

FATTI FRITTI o FRATI FRITTI
Is para frittus
 

Ingredienti
1 Kg di farina 0
4 uova fresche
Merdules
100 gr di strutto
25 gr di lievito a birra
1/2 l di latte
2 arance scorza grattugiata e succo
100 gr di zucchero
1 bicchierino di anice o acquavite
un pizzico di sale
olio per friggere
zucchero semolato per guarnire

 

Preparazione
In una scivedda (recipiente di terracotta) versate la farina a fontana, aggiungete le uova, lo zucchero, il pizzico di sale e impastate il tutto. Sciogliete il lievito in un bicchiere di latte intiepidito e unitelo all’impasto continuando a lavorarlo.
Aggiungete poi lo strutto ammorbidito e l’anice (o acquavite), la scorza e il succo delle arance. Continuate a lavorare l’impasto. Unite poi il latte un poco alla volta, fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico. Coprite l'impasto con un panno di cotone bianco e una coperta di lana, lasciandolo lievitare in luogo caldo per 5 o 6 ore.

Quando il volume dell’impasto è raddoppiato, iniziate a preparare le ciambelle del diametro di circa 8/10 cm, infarinatele e riponetele su un piano, ricopritele con un telo e una coperta per tenerle sempre al caldo. Dopo una mezz’ora anche le ciambelle saranno pronte per essere fritte velocemente fino a doratura, prima in un lato poi nell’altro, lasciando una riga bianca al centro. Fate girare la frittella nell'olio bollente con un mestolo di legno facendolo ruotare nel foro interno per dargli una forma circolare quasi perfetta. 

Una volta tolti dall’olio, adagiate i fritti sulla carta assorbente e poi spolverizzateli in entrambi i lati con lo zucchero.

 

Curiosità: Forse si chiamano "Frati fritti" perché sono marroni e hanno lungo la circonferenza una riga più chiara, data dal livello dell’olio in frittura, per cui ricordano i frati, con il saio marrone e il cordone chiaro in vita. Oppure perché il buco al centro della ciambella, richiama la testa dei frati. 

 

 

 

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