Kastangia burda, Castànza de India
Nei giardini, nei parchi, nei viali, nelle case cantoniere e nei giardini di scuole o di edifici pubblici si può
...Sa domu de Ladiri (o ladriri)
Sa domu de ladiri è la casa in mattoni di fango e paglia che anticamente definiva l'architettura paesana di molti centri del Campidano.
Deve il suo nome alla parola latina later, lateris che significa mattoni cotti. Con l'argilla, il fango e la paglia locale, si realizzava un impasto denso e plasmabile da cui nascevano i mattoni, realizzati a mano.
Stampi di legno rettangolari davano la forma, da cui venivano sfilati e lasciati a terra ad asciugare al sole: da qui anche il nome "mattoni cotti al sole".
Gli "ingredienti" utilizzati garantivano all'abitazione un isolamento termico naturale, tant'è, che si godeva il caldo in inverno e il fresco in estate.
La cassapanca tradizionale, Sa Cascia, è forse l’unico vero mobile sardo. Già, diffusa nel Medioevo, nella società pastorale e nomade veniva utilizzata per conservare armi e suppellettili varie, mentre nell'uso più recente diventa un baule che custodisce il corredo della sposa e i beni più preziosi della famiglia. Era presente in ogni abitazione e aveva sempre un posto d'onore nella disposizione dell'arredo. Quando si andava alle sagre delle chiese campestri, veniva utilizzata come baule da viaggio.
Come chiamare la fortuna
....Si sposò di febbraio, sotto la neve, con il vestito nero, tre sassi in una tasca e nell'altra un ramo di pungitopo e uno di corbezzolo.
Prima di andare a prendere la sposa si guardò a lungo nella specchiera e cantò nove volte una filastrocca:
Sa mela 'e vrusciu
s'achet su tusciu
sa mela 'e lidone
lardu mi ponete.
Il frutto del pungitopo
mi fa tossire
il frutto del corbezzolo
mi fa ingrassare
(tratto da La leggenda di Redenta Tiria, di Salvatore Niffoi)
L'estate è arrivata. Il sole è già alto e il profumo del mare si sente anche da lontano. L'isola si è tinta di blu nell'incantevole luce del mattino. Le donne indaffarate in cucina preparano deliziosi piatti freschi per ristorare i bimbi e gli anziani della famiglia in un vociare sommesso degli uomini al lavoro nei campi. I cani abbaiano ai passanti mentre i gatti sonnecchiano felici sul davanzale della finestra.
Stop. Non è un racconto dell'ottocento ma un ciak di una giornata qualunque in una casa di campagna vicino al mare. Da queste parti il ritmo è più lento e le vacanze diventano indimenticabili.
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Sai perché le bottiglie di vino sono da 750 ml (75cl) e non da un litro (100 cl)?
Nel XIX secolo i principali produttori di vino erano francesi e i loro clienti gli inglesi. L’unità di volume degli inglesi era il “gallone imperiale” ovvero 4,54609 litri.
Per semplificare i conti di conversione, trasportavano vini di Bordeaux in botti da 225 litri, esattamente 50 galloni, corrispondenti a 300 bottiglie da 75 cl.
Per un calcolo più facile, adottarono 1 barile=50 galloni=300 bottiglie.
In questo modo 1 gallone corrispondeva a 6 bottiglie da 75 cl.
Ancora oggi le scatole di vino hanno 6 o 12 bottiglie.
Girovagare, un po' qua e un po' là, per le piccole attività vicino a casa può essere una sorpresa inaspettata, perché si possono scoprire piccoli gioielli del gusto da portare in tavola.
Il panettiere ti accoglie con il profumo del pane appena sfornato, il pescivendolo con le prelibatezze fresche di mar