Carruba, Garrofa, Silibba, Silimba, Thilibba, Thilimba
Il carrubo è un arbusto sempreverde con chioma tondeggiante e espansa. In Sardegna è conosciuto come Silibba e s
...Avete mai ascoltato il mare dentro una conchiglia? Il vento e le onde si sentono in lontananza, creando immagini incantate di un mondo lontano, fatto di sole e di sabbia, di sapori e di profumi.
Per me quel luogo incantato è l'isola di Sardegna dove a volte ti fa disperare, ma tantissime altre ti fa star bene e ti sussurra nell'orecchio di andare avanti e scoprire segreti e sapori dimenticati.
InsulaGolosaRicette ci spiega come preparare la pasta con le olive e il tonno, un piatto semplice dove la terra e il mare si incontrano, come i suoni e i sogni dentro ad una conchiglia.
PASTA OLIVE E TONNO
Olia e' tunnu cum maccarronis
Ingredienti
300 gr di pasta corta
5/6 pomodori
200 gr di tonno fresco
2 cipolle
foglie di menta
pepe macinato qb
olio extravergine di oliva qb
sale marino qb
Preparazione
Affettate e soffriggete velocemente le cipolle in poco olio. Unite la menta sminuzzata con le mani, le olive, i pomodori tagliati a pezzetti e il tonno bollito precedentemente (vedi prima parte della ricetta del tonno con le cipolle), facendo rosolare il tutto a fuoco alto per alcun minuti. Salate, pepate e lasciate riposare a fuoco spento.
Intanto lessate la pasta in acqua bollente salata, scolatela un po' prima della cottura completa. Fatela saltare insieme alla salsa di tonno e olive per qualche minuto.
Condite con un filo d'olio, posizionate qualche foglia di menta per decorare il piatto, e servitela ancora calda. Ottima anche fredda.
Curiosità: Se non avete a disposizione del tonno fresco sceglietene uno in scatola preferendo solo le marche che rispettano la pesca sostenibile e la tutela dei diritti dei lavoratori e dei consumatori
Nella foto del piatto, uno dei tantissimi mosaici del Piazzale delle Corporazioni, nel Parco Archeologico di Ostia Antica che ci porta proprio in Sardegna, a Porto Torres, ancora oggi importante porto dell’Isola. E' nella Statio 19, e si riferisce alla sede dei Navicularii Turritani, ovvero dagli armatori di navi di Turris Libisonis, oggi Porto Torres.
Nel mosaico è raffigurata una nave che solca il mare, reso con linee curve ad indicare un mare non proprio calmo. La nave è racchiusa entro una cornice nera che è stata interpretata come una finestra: il punto di vista scelto potrebbe allora essere quello di una finestra di un faro dal quale si vede la nave in navigazione. (Fonte Parco Archeologico Ostia Antica)
Nella tradizione gastronomica sarda la gallina ha sempre avuto un posto d'onore. Fino a qualche decennio fa esisteva perfino la gallina di razza sarda, oramai estinta a causa dell'introduzione di altre razze e soprattutto per il cambiamento della società.
Era facile trovarla nei cortili delle case campidanesi o nei stazzi contadini.
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