L'agrifoglio, simbolo dell'inverno e del Natale, è stata considerata una pianta portafortuna ancor prima del Cristianesimo. Si credeva proteggesse
...Settembre. Il sole è ancora caldo e le api svolazzano dappertutto. É iniziata sa binnenna, la vendemmia.
I nostri nonni e i nostri genitori, direbbero "storie d'altri tempi"... ricordando con nostalgia quei giorni della loro gioventù.
Tutta la famiglia si riuniva in campagna e qui iniziava il rito della vendemmia. Innanzitutto venivano lavate le botti di rovere con l'acqua di mare o con l'acqua dolce della fontana; venivano maneggiate con cura e grande religiosità, perché avrebbero custodito il vino per diversi anni a venire. Poi si andava in vigna a binnennai, a tagliare i grappoli d'uva a mano. Grandi casse di uva bianca o nera venivano portate in spalla a su magazzinu della casa padronale.
Qui si pigiava l'uva appena raccolta con i piedi scalzi o più avanti con la frantumatrice manuale. Si otteneva così il mosto che veniva lasciato fermentare per alcuni giorni in grandi tini di legno. I fermenti, l'ossigeno, lo zucchero e quant'altro continuavano l'opera.
Il mosto veniva poi torchiato e vinificato. Il liquido profumato veniva poi travasato e conservato con cura nelle botti di rovere precedentemente lavate.
La cantina era un luogo magico, il forziere che custodiva il tesoro, qui anche le ragnatele avevano un posto d'onore, per non alterare l'habitat naturale e quindi la bontà del vino. Un lavoro sapiente e preciso che, solo chi aveva dovizia del mestiere, sapeva fare.
Ripercorrendo i ricordi degli anziani e il lavoro di rinomate cantine sarde, da alcuni anni si è iniziato a parlare delle Strade del Vino per ricondurre gli amanti del vino e i turisti verso quei territori che producono vini doc e docg sardi. La curiosità del viaggiatore, la scoperta del profumo e del sentore del vino si amalgama perfettamente al gusto di un buon primo piatto o un dolce curato ad arte, in un contesto paesaggistico e culturale inedito. Ad ogni zona, la sua uva e il suo vino. Ad ogni strada, una sua connotazione culturale e enogastronomica, proprio ad identificare un territorio già di per sé particolare.
Le strade o i sentieri ci riconducono a quei territori e a quelle cantine ormai conosciute in tutto il mondo. Il Cannonau di Jerzu, il Vermentino di Gallura, il Carignano del Sulcis, il Nuragus di Cagliari, la Malvasia di Bosa e la Vernaccia di Oristano sono alcuni esempi di uno straordinario panorama enologico che proviamo a farvi conoscere.
L'augurio è quello di iniziare il cammino e di scoprire i diversi sentieri del vino, perché quel che conta non è la meta ma il percorso, con i suoi sapori, i suoi panorami, la sua cultura, i suoi racconti.
Alziamo i calici e brindiamo a noi e alla Sardegna.
La DOC Arborea è presente nel territorio di Oristano, in quei bellissimi terreni pianeggianti e fertili, situati a pochi metri sopra il livello del mare, dove un clima caldo e costante è associato a una buona disponibilità idrica. La denominazione di origine controllata Arborea, é riservata ai vini bianchi, rossi e rosati delle seguenti tipologie: Arborea Sangiovese, Arborea Sangiovese rosato, Arborea Trebbiano, Arborea Trebbiano frizzante.
Il Sangiovese Rosso presenta colore rosso rubino, profumo intenso vinoso, sapore asciutto, ma morbido, fresco e aromatico. La gradazione alcolica minima è di 11 gradi. Si accompagna a salsiccia sarda, provolone, agnello in umido e pollame e servito a temperatura di 16-18°C. Il Sangiovese Rosato ha colore rosato tendente al cerasuolo, profumo delicato, sapore asciutto, armonico, sapido e fresco. La gradazione alcolica è di 11 gradi. La versione Rosato va abbinata a caciotta fresca e zuppa di farro e va servita a una temperatura di 13-14°C. Il Trebbiano ha colore giallo paglierino talvolta con riflessi verdolini, odore tenue e delicato, sapore secco o amabile, fresco, leggermente acidulo, armonico. La gradazione alcolica minima è di 10,5 gradi. Il Trebbiano va degustato con Pecorino sardo, zuppa di pesce, primi piatti regionali e pesci grigliati. La temperatura di servizio deve essere di 8-10°C. La Doc Arborea versione Trebbiano, nei tipi secco e amabile, può essere utilizzata per la produzione del tipo frizzante naturale. Il tipo Amabile deve portare in etichetta la specificazione Amabile.
I vini DOC Campidano di Terralba o Terralba sono ottenuti dalle uve provenienti da vigneti costituiti per almeno l’85% dai vitigni Bovale (Bovaleddu) e/o Bovale grande (Bovale di Spagna). E’ ammessa la presenza fino ad un massimo del 15% di uve provenienti da vitigni a bacca nera. Le uve prodotte nel territorio dei comuni di Baressa, Gonnoscodina, Gonnostramatza, Marrubiu, Masullas, Mogoro, Morgongiori, Palmas Arborea, Pompu, Santa Giusta, San Nicolò d’Arcidano, Simala, Siris, Terralba e Uras, in provincia di Oristano, e dei comuni di Arbus, Collinas, Gonnosfanadiga, Guspini, Pabillonis, San Gavino Monreale, Sardara e Villanovaforru, assicurano ai vini Campidano di Terralba o Terralba un titolo alcolometrico minimo naturale dell'11% vol mentre per le tipologie «Superiore» e «Riserva» un titolo alcolometrico minimo naturale del 12%.
Campidano di Terralba o Terralba Bovale e Bovale grande non possono essere immessi al consumo prima del 31 marzo successivo alla annata di produzione delle uve. Per la tipologia «Riserva» è previsto un periodo di invecchiamento obbligatorio di almeno due anni che decorre dal 1° novembre dell’anno di produzione delle uve.
Dal colori rosso rubino più o meno chiaro si riconosce dai profumi, vinosi e fruttati, molto intensi, con gusti sapidi e asciutti, dal corpo pieno e di carattere. Tra i migliori dell'isola, è un vino a tutto pasto, ma preferisce le grigliate di carni miste e piatti di maiale e pecora. Viene servito sia a basse temperature, intorno ai 13-14°C, che a temperature tra i 18 e i 20°C.
Il Cannonau è il vitigno a bacca nera di probabile origine spagnola, il più diffuso in Sardegna e il suo vino rosso è il più conosciuto nel mondo: richiama immediatamente alla memoria l'isola, le sue antiche tradizioni e la sua speciale ospitalità.
La coltivazione del vitigno, però, trova il suo ambiente d'elezione nelle zone più interne, in particolare l’Ogliastra. Dalle uve Cannonau si produce il vino Doc Cannonau di Sardegna, rosso o rosato, ottenuto per il 99% di uve Cannonau e il restante 1% massimo da uve di produzione locale. L'invecchiamento obbligatorio minimo di questo vino è di un anno, del quale, almeno 6 mesi, trascorsi in botti di rovere o castagno. La Doc Cannonau di Sardegna comprende le sottocategorie: Jerzu, Capo Ferrato, Oliena o Nepente di Oliena. Inoltre, in uvaggio con il Bovale sardo e la Monica, partecipa alla Doc Mandrolisai.
Nella versione Secco, il Cannonau si presenta di colore rosso granata intenso, tendente all'arancio con l'invecchiamento nella versione Riserva; il profumo è intenso e molto vinoso con evidente nota dell'uva, sottobosco e prugne; il sapore è secco, sapido, generoso e persistente. Va servito a circa 20°C e è particolarmente adatto ai piatti di carne, come arrosti e selvaggina. Nell'abbinamento con i formaggi, vanno prediletti i pecorini stagionati e piccanti.
Il Carignano del Sulcis è un vino DOC tipico della zona del Sulcis fra le ultime propaggini montane della Sardegna sud-occidentale e il mare, su terreni sabbiosi e calcarei. Furono i Fenici, fondatori dell'antica Solki nell'isola di Sant'Antioco, ad introdurre in Sardegna questo meraviglioso vitigno.
Esistono diverse tipologie del vino doc: rosato, rosso, superiore, riserva, novello, passito. É costituito da un min dell'85% di uva carignano ma possono concorrere altre uve provenienti da vitigni a bacca rossa non aromatici con un max del 15%.
Il Carignano rosso si riconosce dal colore rubino, dal gusto caldo e secco, con una gradazione alcolica di 11,5 gradi, il Carignano si accompagna ottimamente al pecorino sardo di media stagionatura, salsiccia sarda, capretto e porchetto arrosto e allo spiedo, piccione all’uva. Va servito con una temperatura di 16-18°
Il Carignano rosato si distingue dal colore appunto rosato più o meno carico con un odore gradevolmente vinoso e dal sapore asciutto e armonico, ovvero caratteristico. Temperatura di servizio 12-14° e si accompagna bene con Fiore sardo, caciotta fresca, zuppe e impanadas.
Le uve selezionate vengono raccolte già mature, vengono adagiate su graticci e lasciate appassire in un fruttaio aperto lateralmente, per consentire un’adeguata ventilazione. A seguire subiscono una macerazione delle vinacce per 2 o 3 giorni e un affinamento di 6 mesi in botti di rovere e ulteriori 3 mesi in bottiglia. Con i suoi 15% vol. di gradazione alcolica, il Carignano passito possiede un colore rubino intenso che sfuma verso l'ambrato e all’olfatto offre un’esplosione di sentori di sottobosco, macchia mediterranea, marasca e amarena. È ricco di corpo, dolce ed equilibrato al gusto. Invecchiato da 3 a 6 anni è ottimo se accompagnato a dolci tipici come le sebadas, i bianchittu e i piricchittus Temperatura di servizio 16-18°.
La stagione fredda è arrivata e le festività sono ormai alle porte, così InsulaGolosaRicette vi suggerisce un cocktail alla melagrana con struttura, aroma e colore tipicamente festaiolo.
Alcuni frutti semplici, melagrana e mela, regalati da madre natura e un buon prosecco sardo, fanno la giusta alchimia per un cocktail divertente e originale da offrire anche come aperitivo per il pranzo di Natale o la cena di San Silvestro.
Parole d'ordine, Buon divertimento ♥
Rendiamo omaggio al sole, che illumina la nostra isola, scandendo le stagioni e i raccolti, con un cocktail agli agrumi di San Sperate: struttura, aroma e colore devono essere ben bilanciati per ottenere un effetto aranciato. Ecco quindi una semplicissima ricetta per un cocktail, fresco e giovane, risultato di una miscela ben proporzionata ed equilibrata di ingredienti alcolici e aromi naturali prodotti esclusivamente in Sardegna.
In Sardegna ogni paese è un'isola nel senso che ogni comunità rivendica con orgoglio le proprie tradizioni, e in gastronomia, i propri piatti. Si pensi che lo stesso piatto viene chiamato in modi diversi e con un dialetto completamente dissimile, a seconda delle zone geografiche o dei paesi che a volte di
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