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Dedico questa pagina ai Boschi della Sardegna, da me tanto amati, proponendo un passo dello scrittore Mauro Corona. Nel suo

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Carnevale, ogni dolce vale

Casalinghe disperate... mai♥

Amaretti sardi

amaretti

Scatole di latta colorate, consumate dal tempo, nascondono preziosi dolcetti di mandorle, croccanti all'esterno e morbidi all'interno, dal retrogusto amaro a cui si deve il loro nome: sono gli amaretti sardi, i principi dei dolci delle feste paesane.

Si consumano a colazione o a fine pasto accompagnati da un Moscato  o da un Vermentino bianco. Il loro sapore speziato ricorda paesi lontani, ma è proprio in Sardegna che si coltivavano le mandorle che poi venivano esportate in Francia e in tutta Europa, alle corti dei pasticceri più rinomati. Con l'industrializzazione, la loro coltivazione è andata in disuso, ma i dolci di mandorle continuano ad essere confezionati e consumati in larga scala.


InsulaGolosaRicette vi propone la ricetta tradizionale della zona dell'Iglesiente, "rubata" dal ricettario di casa, perché la parola d'ordine è "condividere per non dimenticare i tesori della tradizione popolare".

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Anicini Sardi

Nell'isola era usanza ricorrente preparare il pane durante la notte e infornarlo nelle prime ore del mattino. Ma era importante non lasciare sprecato il calore del forno a legna, quindi dopo aver cotto il pane, le donne si dilettavano a preparare e a infornare i dolci di mandorle e i biscotti morbidi o secchi. Venivano preparati in grandi quantità e li conservano in cesti di giunco rivestiti con tovaglie di cotone bianco o, più avanti con la industrializzazione, in scatole di latta decorate. 

Tra i deliziosi dolcetti tipici, non possiamo non ricordare gli anicini sardi, i tradizionali biscotti secchi da inzuppo. Gli anicini sardi sono la testimonianza dell'influenza culinaria piemontese e genovese nell'isola, così come l'utilizzo del liquore di anice, anche se di provenienza francese.
In Piemonte la preparazione degli anisin si perde nella notte dei tempi, ma è inutile dire che il profumo intenso dell'anice e dei semi è sempre uguale nel tempo e in qualsiasi luogo. 
Ottimi per la prima colazione e non solo, gli anicini sardi li troviamo nelle tavole di ogni matrimonio, cresima, battesimo e qualsivoglia festa comandata. E per i più audaci, sono adatti da "intingere" in vino dolce e liquoroso, come il Moscato di Cagliari.

La ricetta di InsulaGolosaRicette è fedelissima a quella di un secolo fa.

Anicini sardi

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Aranzadas

dolce di aranceC'era una volta un famoso pasticciere di Nuoro, un certo Battista Guiso, che brevettò nella sua ditta fondata nel 1885, l' Aranciata nuorese. Non era una bibita gassata ma il dolce più antico del nuorese: s'Aranzada.

Lo produsse con metodi artigianali, lo confezionò in statole di legno e lo esportò in tutto il mondo, rendendolo famoso oltre i confini dell’isola.

Fu così che i fili dorati dal profumo di arancio e di mandorle dolci, fecero onore alla Sardegna, nei banchetti della Casa Savoia e della Famiglia Reale Inglese.

InsulaGolosaRicette ripropone la ricetta originale di un secolo fa, quella custodita con tanta cura dalle donne nuoresi, orgogliose e fiere di una tradizione bellissima.

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Bianchini di Sara

bianchini

Oggi impariamo a scrivere con un inchiostro bianco... così diceva la nonna alla piccola Sara, quando preparavano i dolci per le feste, quelli bianchissimi con i puntini colorati sopra. Insieme montavano a mano, gli albumi con lo zucchero, utilizzando solo due forchette e la forza del braccio. Poi tiravano su un filo montato e provavano a scrivere sulla carta-pane; se le linee dei caratteri erano uniformi, il composto era perfetto per essere infornato.

Ma il divertimento più grande, per la piccola Sara, era ritagliare i centrini di carta velina. Piegava i fogli colorati e li tagliava seguendo i disegni che le forbici anticipavano. Poi apriva i fogli... uccelli, fiori, disegni geometrici prendevano vita in quel pezzetto di carta e la sua fantasia volava lontano...
Forse nasce proprio da qui la sua passione per il ricamo ♥

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Bianchini sardi deliziosi

bianchini

Il vento di maestrale batte forte in Sardegna, soprattutto sulla costa occidentale. Da queste parti il mare è sempre spumeggiante e le nuvole corrono in cielo, disegnando strane figure.

Il vento porta con sé i suoni e i profumi del mare e della terra, del pane e dei dolci appena sfornati, che tanto assomigliano alle nuvole, bianchi e spumosi, come le meringhe sarde, conosciute da tutti come i bianchini sardi

InsulaGolosaRicette ripropone la ricetta dei bianchittus, molto simili alle meringhe di oltremare, ma distinguibili per l'interno morbido e vellutato costellato mandorle. I bianchini sardi sono uno dei tanti dolci tipici offerti nelle ricorrenze come i matrimoni o le feste paesane.

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Biancomangiare

pannaFenici, arabi, spagnoli e poi pisani, piemontesi, francesi... si sono susseguiti nei secoli regalando all'isola sapienze culinarie che interpretate hanno preso una nuova strada diventando identitarie.

Questi popoli portarono dalle loro terre ingredienti altrimenti sconosciuti, come la cannella, le mandorle, i fichi, le nespole e tante altre varietà di frutta e di spezie pregiate. 
Ogni prodotto, ogni ingrediente proveniente da lontano è poi diventato un tassello importante per tutta la gastronomia sarda.

Un esempio molto particolare è Su Pappai Biancu, il Biancomangiare
Secondo alcuni è un piatto di origini francesi, il famoso Blanc Manger, secondo altri fu portato dagli arabi che lo chiamavano zirbaj.


Oggi è riconosciuto tra i PAT (Prodotti agroalimentari tradizionali) di tre regioni italiane, la Valle d’Aosta, la Sicilia, e ovviamente la Sardegna. Guarda caso tutte con influenze francesi e arabe.

Per altri esperti la paternità di questo dolce è da attribuire agli spagnoli-aragonesi, presenti in Sardegna già dalla seconda metà del 1300.

Si dice infatti che le famose città regie: Iglesias, Cagliari, Sassari, Castelsardo, Oristano, Bosa e Alghero sono le città dove Su Pappai Biancu è un dessert classico della tradizione, magari con delle varianti ma pur sempre un dolce tipico.

Ad esempio ad Alghero viene chiamato Menjar blanc come in Catalogna; una variante sono i tabaqueresovvero ravioli al forno di pasta violada, semplice sfoglia di farina e strutto, a cui si è data la forma delle antiche scatolette in cui di teneva il tabacco. 

 

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Biscotti al limone

Biscotti al limone

Ho sempre amato leggere. Passavo ore e ore a leggere e fantasticare soprattutto in estate, quando il tempo libero era dilatato per diversi settimane. Autori europei e mediorientali sono i miei preferiti: raccontano storie e mondi diversi tra loro ma pur sempre reali.

Un po' di tempo fa mi sono ritrovata tra le mani un libro di Goethe.
Non credo che lui abbia mai visitato la Sardegna, ma rileggendo alcuni versi di una sua poesia ho rivisto la mia terra, i suoi profumi, i suoi colori. 

Ecco alcuni passi della poesia di J. W. Goethe datata 1795. 

pavoncella
Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?  
Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?
Brillano tra le foglie cupe le arance d’oro,
Una brezza lieve dal cielo azzurro spira,
Il mirto è immobile, alto è l’alloro!
Lo conosci tu?
Laggiù! Laggiù!
O amato mio, con te vorrei andare!

pavoncella


Per me la risposta è semplice: il paese dove fioriscono i limoni è la Sardegna! L'isola profuma il mirto e l'alloro, l'azzurro del cielo si mescola all'oro delle arance e all'incanto dei limoni; un terra, quasi perfetta dove la gioia e il buonumore vincono sempre sulla malinconia ♥

InsulaGolosaRicette vuole dedicare a tutti i sognatori, la ricetta di un dolce semplice, molto facile da replicare: Biscotti al limone che profumano l'aria e le cucine dell'isola di Sardegna.

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