Pramma agreste, Buatta
La palma nana, o palma di San Pietro, (nome scientifico Chamaerops humilis L.) è un arbusto cespuglioso della macchia mediterranea, con fusto breve tipico nelle
...Fuori il vento soffia forte. Fa molto freddo. L'inverno non è ancora finito, ma la primavera è vicina. In lontananza si sente il tintinnio dei sognagli delle pecore che si radunano vicine vicine, in cerca di riparo. Nell'aria frizzante si spande il profumo delle bacche di mirto e delle arance appena raccolte insieme al sentore di miele scaldato. Tutto ricorda l'infanzia, il tepore del caminetto e la cucina dove le donne di casa preparavano tante delizie per grandi e piccini.
InsulaGolosaRicette ha scelto un dolce particolare, realizzato con ingredienti semplici, buonissimo.... la Crema di ricotta alle arance e miele.
Esistono diversi modi di preparare l'impasto della pasta frolla utilizzando sempre gli stessi ingredienti: farina, sale, zucchero, burro e uova, a cui vengono aggiunti degli aromi: vaniglia o scorze di agrumi, come arancia o limone...
La pasta frolla è l'ingrediente base dei biscotti e delle crostate fatte in casa.
Ogni famiglia ha la sua ricetta che custodisce gelosamente. Ma noi di InsulaGolosaRicette, amanti del mangiar bene, non vogliamo tenere i segreti nel cassetto ma ci piace regalare la gioia e la sapienza delle nostre nonne e delle nostre mamme a chi ci legge.
Ecco la ricetta della crostata fatta in casa che potete preparare con la confettura e la marmellata che più vi piace, magari con la frutta di stagione come la confettura di mele di Lanusei , di ciliegie , di uva bianca fatta in casa con frutta locale.
Vi è mai capitato di avere la dispensa piena di biscotti e non avere voglia di mangiarli? A me mai, perché sono molto golosa di dolci, ma ogni tanto mi viene voglia di consumarli in modi diversi, magari insieme al miele amaro oppure alla marmellata di mele cotogne fatta in casa, che risulta un po' aspra al palato.
La voglia di pasticciare e di viaggiare con la fantasia non mancano mai nelle nostre cucine e in quella di Sara, la nostra Casalinga disperata... mai ♥ meno che mai!
Per i festeggiamenti nuziali nel nuorese e in altre zone dell'isola, è tradizione sempre viva quella di offrire agli sposi, un dolce a forma di cuore, a base di mandorle e miele, aromatizzato con buccia d’arancia e zafferano, So durchicheddo, anche se alcune volte chiamato impropriamente Coriccheddo per la sua forma, Il cuore viene offerto anche ai testimoni, ai padrini, ai genitori della coppia come segno di buon augurio e di ringraziamento per la partecipazione alla festa.
So durchicheddo, prezioso ed elegante, è ricoperto di uno strato sottile di pasta di pane, finemente decorato e ricamato, con motivi che esprimono l’augurio di benessere, abbondanza, amore e armonia. Le mani esperte delle donne del nuorese riescono a realizzare questa bellissima forma d'arte, che dobbiamo conservare e tramandare.
Con questo stato d'animo ho partecipato ad una serata organizzata da Gabriella, una gentilissima signora di Selargius, che ha aperto il portale della sua casa campidanese per ospitare me e altre apprendiste nel magico mondo de Sos durchicheddos o Is Coriccheddos. Insieme abbiamo preparato il ripieno e la sfoglia. Abbiamo poi decorato il dolce mettendoci tutto il "cuore" e la fantasia che avevamo. Dalle nostre mani hanno preso vita, uccellini, cuori, fiori. stelle di tutte le dimensioni...
InsulaGolosaRicette coglie l'occasione di ringraziare Gabriella per aver condiviso le sue conoscenze con noi. Ecco la ricetta e buon divertimento
Una nuvola invisibile si spande per tutta la cucina, è il profumo dell'impasto lievitato dei dolci più buoni.
La scivedda, l'antico recipiente di terracotta, lo avvolge e le coperte di lana colorata, una sopra l'altra, lo stringono stretto, quasi fosse un neonato. Non deve prendere correnti d'aria. Tutte le nostre attenzioni sono per lui. Lievita e profuma. Più profuma, più lievita.
Aspettiamo con calma che la magia avvenga.
Dopo qualche ora si è trasformato, ha preso la forma giusta. Non ci resta altro da fare che continuare la preparazione....
Un tempo, l'unico divertimento dei bimbi era scorrazzare per i campi e per l'orto; giocavano a nascondino, si arrampicavano sugli alberi da frutta e facevano a gara a chi raccoglieva verdure più colorate e vistose. Ritornavano a casa sporchi e affamati, e come nelle favole le giovani mamme li aspettavano nella cucina che odorava di zucchero e mandorle. Dopo aver sentito i rimproveri in silenzio e si sedevano zitti sulle seggioline di legno e guardavano, con occhi vispi le mamme severe che preparavano i dolcetti di mandorle ricoperti con una cappa colorata, dalle forme più svariate, i fruttini sardi: pesche, fichi d'India, pere, mele, fette di angurie, i piccoli preziosi tanto amati dai bambini.
Per preparare i fruttini sardi occorre grande pazienza e maestria che le donne sarde sanno mette in mostra dando sfoggio ad un'arte spettacolare, degna di una galleria.
Ad onor del vero, furono gli arabi a portare in Sardegna e in tutto il Mediterraneo questo dolce così particolare! Pensate alla Frutta Martorana, tipico dolce siciliano, molto simile ai nostri fruttini per sapore e forma.
InsulaGolosaRicette vi propone la ricetta tradizionale che non è molto semplice da realizzare, ma vi dice anche che una volta presa la mano, il divertimento è assicurato. É un po' come giocare con i colori e con l'arte.
Da piccola andavo spesso in campagna, nella casa dei miei nonni a Saramau. Mia Nonna Totona era la classica donna sarda. Comandava lei. Originaria di Abbasanta, era figlia unica del bisnonno, carabiniere a cavallo, vanto di tutta la famiglia. Credo che la nonna avesse ereditato da lui, quel suo carattere deciso, quasi autoritario.
Nonostante la sua fama, con me e le mie sorelline, era sempre affettuosa. Il ricordo più nitido che ho di lei, è la raccolta delle uova nel pollaio. Le mie sorelle più grandi di me, da brave fifone, avevano una paura terribile delle galline, mentre io me la spassavo a rincorrerle, in lungo e in largo...
Così ogni volta che preparo i biscotti che tutti chiamano gallette sarde, per la loro forma che ricorda la cresta delle galline, ripenso a lei, a nonna Totona, e con la fantasia mi ritrovo felice in campagna. Che dire, non si smette mai di essere bambini.
InsulaGolosaRicette vi invita a preparare questi biscotti deliziosi al palato e molto genuini che fanno felici tutti.
Nella cucina tradizionale le patate e le erbe aromatiche sono considerate ingredienti primari per tutte le pietanze locali. Le patate vengono coltivate negli orti come si faceva nel secolo scorso prediligendo quelle bianche e gialle perché più facili da curare.
Le erbe aromatiche invece si trovano facilmente in natura anche se ultimamente st
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