Dedico questa pagina ai Boschi della Sardegna, da me tanto amati, proponendo un passo dello scrittore Mauro Corona. Nel suo
...Taluni dei vitigni che portano il nome Malvasia danno uve a sapore aromatico, altre a sapore semplice, ma la Malvasia coltivata in Sardegna non appartiene ad alcuna delle due grandi famiglie di Malvasie esistenti in Italia: la malvasia di Piemonte, che dà un vino fino, di delicato aroma; quella di Lipari, che dà un celebre vino liquoroso, di aroma delizioso; tuttavia, di una prende l'aroma intenso e delicato, dell'altra il sapore dal retrogusto amarognolo.
Raffinato e delicato vino da dessert e da meditazione, spesso decantato per la sua soave e straordinaria eleganza, è tradizionalmente considerato simbolo di ospitalità e amicizia e viene riservato ad occasioni e persone speciali. In Sardegna da questo rinomato vitigno si producono due vini DOC diversamente caratterizzati: la Malvasia di Bosa e la Malvasia Doc Cagliari.
Il Doc Malvasia di Cagliari si ottiene con le uve dei vitigni di Malvasia coltivati nella zona sud-orientale della Sardegna al 100%. Il vino di questa Doc si distingue dagli altri vini prodotti con uve del vitigno Malvasia per il sapore e l'aroma molto intenso.
Il DOC Malvasia di Cagliari liquoroso, se sottoposto ad un periodo di invecchiamento di almeno due anni, di cui uno in botti di rovere o di castagno, può portare in etichetta la menzione aggiuntiva “riserva”.
Il Malvasia Doc Cagliari Liquoroso Dolce si abbina a dolci complessi, dolcetti di pasta di mandorle, amaretti, formaggi piccanti o erborinati. Va servito in piccoli calici che permettono la concentrazione dei profumi e degli aromi a una temperatura di 16-18°C.
Il vino Mandrolisai Doc prende il nome storico dell’omonima zona geografica di produzione, situata nella parte centro occidentale della Sardegna, caratterizzata da terreni situati in alta collina dei Comuni di Ortueri, Atzara, Sorgono, Tonara, Desulo, Meana Sardo e Samugheo. Cisto, corbezzolo, lentisco, ginestra, mirto, leccio sono la vegetazione naturale di questi terreni soleggiati, ben esposti, con temperature ottimali e buone escursioni termiche, che permettono la coltivazione dei vitigni del prestigioso vino. Il Bovale sardo, localmente denominato Muristellu, costituisce la base del Mandrolisai con Monica e Cannonau. Il Muristellu fu introdotto in Sardegna dalla Spagna, nel periodo della dominazione aragonese e a tale epoca risale la sua coltivazione da parte dei viticoltori sardi.
La qualità del vino si riconosce dal bel colore rosso intenso con riflessi granati, che esprime carattere, forza e armonia gustativa morbida ed elegante. Il vino Mandrolisai Rosso DOC ha un bouquet fresco, fruttato, rotondo e un gusto secco, sapido, caldo, pieno, giustamente tannico, bilanciato e ben strutturato. Si consiglia di consumarlo in bicchieri Borgogna alla temperatura di 18 -20°C. Si abbina a carni rosse, cacciagione e formaggi stagionati.
Il Monica di Sardegna è un vino rosso con un tasso alcolico di 13 gradi; il suo colore rosso con riflessi violacei esalta il profumo intenso e gradevole. Al palato si presenta asciutto, sapido con caratteristico retrogusto. Accompagna brillantemente primi piatti, minestre, carni bianche e formaggi a pasta molle. Per apprezzarne appieno le qualità è consigliata una consumazione quando è ancora giovane.
Il vitigno rosso Monica è uno dei vitigni sardi più antichi e diffuso in tutto il territorio isolano, presente con una frequenza pari al 13%. Gli ettari interessati sono più di 3000 e le migliori potenzialità produttive del vitigno si esprimono sui terreni a media profondità di natura calcarea in zone collinari basse a media pendenza e forte esposizione al sole. Probabilmente è giunto in Sardegna intorno all'XI secolo, quando i monaci camaldolesi iniziarono a coltivare i terreni attorno ai conventi, da cui il nome Monica, da Monaco; secondo alcuni è stato introdotto in epoca aragonese, infatti in qualche zona viene chiamato Monica di Spagna o uva Mora.
Dal vitigno Monica si ottengono due tipologie DOC: Monica di Sardegna e Monica di Cagliari. In uvaggio con il Bovale sardo e il Cannonau partecipa alla Doc Mandrolisai.
Il vitigno rosso Monica è uno dei vitigni sardi più antichi, ed è diffuso in tutto il territorio isolano, in cui risulta complessivamente presente con una frequenza pari al 13%. Gli ettari interessati sono più di 3000 e le migliori potenzialità produttive del vitigno si esprimono al meglio sui terreni a media profondità di natura calcarea, in zone collinari basse a media pendenza, e a forte esposizione al sole. Probabilmente è giunto in Sardegna intorno all'XI secolo, quando i monaci camaldolesi iniziarono a coltivare i terreni attorno ai conventi, da cui il nome Monica, da Monaco; secondo alcuni è stato introdotto in epoca aragonese, infatti in qualche zona viene chiamato Monica di Spagna o uva Mora.
Dal vitigno Monica si ottengono due tipologie DOC: Monica di Sardegna e Monica di Cagliari. In uvaggio con il Bovale sardo e il Cannonau partecipa alla Doc Mandrolisai.
Entrambe le tipologie hanno un gusto secco, caldo, sapido e gradevole al palato. Per apprezzarne appieno le qualità è consigliata una consumazione quando è ancora giovane.La Monica di Cagliari ha un tasso alcolico di 14,5 gradi. Il suo colore rosso rubino tenue, tendente all'arancione con l'invecchiamento, si distingue dal Monica di Sardegna che con l'invecchiamento tende all'amaranto. Ha profumo etereo, intenso ma delicato, sapore gradevole, morbido e vellutato. Non può essere immesso al consumo prima del 1° luglio successivo all'annata di produzione delle uve.
Sotto la sua denominazione viene autorizzata la produzione di vini rossi Secco o Dry, Dolce, Liquoroso Secco o Dry e Liquoroso Dolce. Il Liquoroso può essere etichettato anche Riserva quando è invecchiato per almeno due anni di cui uno in botti di rovere o castagno.
Il Rosso Secco ha colori rosso rubino tenue, tendente all'aranciato durante l'invecchiamento. I profumi sono eterei, intensi ma delicati e il gusto secco e vellutato; è alcolico e molto gradevole.
Il Rosso Dolce mantiene le caratteristiche del secco però con una bocca più dolce e morbida.
Il Liquoroso è fine e persistente, con spiccati aromi caratteristici e vellutato al palato, asciutto nella sua versione secca e morbido in quella dolce.
Il Liquoroso Secco è un vino da aperitivo o con la selvaggina con salse elaborate, mentre il Dolce si presta alla meditazione e ai dessert sardi di ricotta o di mandorle.
Il Monica, nettare divino.
La gastronomia sarda è lo specchio della cultura e i modus vivendi di genti dedite alla pastorizia e all'agricoltura immerse nel Mare nostrum mediterraneum, sorprendente scenario di naturale bellezza.
Semplice e basilare, si vanta di una sola frivolezza, l'uso dei profumi della macchia mediterranea quali il mirto, il timo, lo