Arròsa de monti, rosa de monte, arròsa de padenti, arròsa piònica, arròsa de margiani, rosa de coga.
Ad aprile e a maggio tra l
...Il calendario ci dice che l'autunno è alle porte ma per noi sardi, ribelli e testardi, è ancora tempo di sole. L'estate è un sentimento che avvolge, difficile da allontanare. Ne siamo sempre innamorati. É un desiderio quasi fisico, vogliamo il sole luminoso della bella stagione, dei suoi profumi e delle sue promesse.
Così spalanchiamo le finestre della cucina e facciamo entrare la luce del primo mattino che illumina gli oggetti e le pareti! L'autunno è per noi ancora lontano, avrà tempo di farci compagnia.
Catturiamo le fragranze e le essenze estive della terra e prepariamo insieme a voi, un piatto antico dal sapore del sole di Sardegna, da conservare e consumare anche nelle giornate più fredde dell'anno.
Il sole dell'estate sarda, il sale del mare cristallino e alcuni frutti della fertile terra, sono gli ingredienti per un prodotto che non deve mai mancare nella dispensa, indispensabile per condimenti delle minestre, delle carni e un ottimo contorno in qualsiasi periodo dell'anno.
Se siete un po' curiosi, scrutate bene gli orti in campagna, i balconi in città, gli angoli assolati nei giardini dei paesi... vedrete con sorpresa che tutti lo espongono in bella vista.... InsulaGolosaRicette vi svela il prodotto segreto....
Immaginate una tavola imbandita di frutta, verdura, legumi, spezie e erbe profumate. I vostri occhi vedranno una sequenza di colori come un arcobaleno.
Ora trovate il famoso rosso ciliegia, poi l'arancione delle arance e il giallo limone, individuate l'azzurro del pesce, il blu del mirtillo o del mirto e il viola delle melanzane, e infine scoprite il verde, lucente e accattivante dei piselli, dolci e rotondi, piccole sfere di smeraldo che si mostrano in tutta la loro bellezza.
Si dice che i piselli siano i legumi più antichi, ovvero coltivati e consumati, da più tempo in assoluto. Già dall'età del rame l'uomo li coltivava ed è certo è che Greci e Romani li conoscevano e li mangiavano, ma li consideravano un alimento povero.
Nelle regioni meridionali italiane e in Sardegna, più legate alla tradizione, si preferiva coltivare altri legumi come fave e lenticchie, lasciando il primato ai paesi del nord.
Il sole è alto. La luce abbagliante si scaglia sui campi e sui terrazzi dove è facile intravedere delle tavole di legno puntinate di pomodori rossi di campo, ricoperti di sale marino delle saline sarde.
Nelle ore più calde della giornata appassiscono più velocemente. L'acqua al loro interno evapora completamente, profumando l'aria. Ecco il gioco è fatto!
L'antico condimento, tipico di tutto il Mediterraneo, è pronto per essere conservato e utilizzato tutto l'anno. D'inverno, quando se ne apre un barattolo, sembrava che l'estate torni in casa.
InsulaGolosaRicette vi spiega come le nostre nonne preparavano questo semplice condimento, che non deve mancare mai nelle minestre di verdure o nel brodo di carne; inimitabile nelle carni bianche e nelle insalate semplici. Ottimo per speziare il pane fatto in casa, tanto amato dai bambini.
Cugina della zucca, del melone e del cetriolo, la zucchina o qualsivoglia zucchino, si consuma sempre acerba, cotta al vapore, fritta o arrosto. Il suo fiore, dal colore giallo come il sole d'estate, è considerato al suo pari, una deliziosa prelibatezza.
Ricca di vitamine e sali minerali, la zucchina è un’ottima fonte di vitamina C e acido folico. Contiene potassio, calcio, manganese, magnesio, fosforo, selenio e zinco.
Quindi un ottimo dono di madre natura da mangiare spesso. Il suo unico neo è che non deve essere consumata se ha un gusto amaro, causato da una sostanza naturale, ma tossica che attacca la mucosa gastrica e intestinale, chiamata cucurbitacina. Neanche la cottura riesce a neutralizzarla, quindi prestate molta attenzione.
La stagione di raccolta è tutta l'estate fino a settembre inoltrato. E', quindi, tempo di fare un pieno di salute. Scegliete sempre zucchine locali, perché ne vale la freschezza e la qualità. Le ricette per gustarle sono tante, ma InsulaGolosaRicette sceglie sempre quelle legate alla tradizione contadina. Eccone una ♥
In estate la tradizione contadina sarda dà il meglio di sé. Gli orti fioriscono al sole, bagnati dalla brezza marina o dalla rugiada di montagna. Interi filari di piccole piantine fiorite, aggrappate da sostegni di canne lacustri, si colorano di viola, di giallo, di bianco... e dai fiori sbocciati, nascono deliziosi frutti altrettanto colorati: melanzane viola o nere, zucchine bianche o verdi, peperoni gialli, cetrioli verdissimi e altri ancora...
Nelle cucine, i profumi delle verdure dell'orto si mescolano al sentore delle erbe aromatiche, basta un po' di fantasia e un buon piatto contadino è pronto per essere portato in tavola.
La stagione dell'estate è quella delle zucchine, bianche, verdi, lunghe o tonde, dei loro fiori e dei loro incantevoli piatti. Sono le regine dell'orto, semplicemente deliziose, si prestano alla preparazione di tantissimi piatti, classici e gourmet.
Da bambina adoravo le zucchine fritte, ma mia madre le preparava sempre in bianco. In segreto pensavo che fosse il cibo per i malati dell'ospedale ma poi da adulta, ho capito che il suo era un gesto d'amore.
Le zucchine in bianco, infatti sono un toccasana per la salute, grazie al tipo di cottura. La zucchina, di per sé. è già ricca di sali minerali, contiene più del 90% di acqua, oltre al manganese, fosforo, sodio, calcio, ferro, zinco, magnesio, vitamine del gruppo B, vitamina C,E,A. Inoltre contiene acido folico, fondamentale antiossidante che depurare l’intestino. Cucinata in bianco, tutte le sue proprietà vengono esaltate.
InsulaGolosaRicette vi consiglia portare in tavola la zucchina bianca, una varietà autoctona sarda, molto saporita. I Il suo colore non è proprio bianco, presenta delle striature verdi, ma il suo fiore giallissimo ricorda il sole della nostra isola, per forma e splendore.
Ecco la ricetta delle zucchine sarde in bianco.
E’ un po’ strano pensare di non aver conosciuto i miei nonni se non Nonna Totona, così la chiamavano le sue amiche de sa Costera a Iglesias. Non ho conosciuto neanche Nonno Attilio, suo marito. Così come Nonna Chiara e Nonno Giovanni, i genitori di mia mamma. Ma i ricordi non mancano, sono stampati nella memoria dai racconti e dalle immag
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