Nel freddo dell'inverno, la macchia mediterranea e il sottobosco si macchiano di rosso.
...Ci sono tante storie da ricordare ma alcune volte sono talmente coinvolgenti che le parole stentano a prendere forma sul foglio di carta.
I ricordi, le immagini e il cuore corrono veloci senza trovare un luogo di conforto e di tranquillità, perché sono storie della giovinezza che è scivolata via tra le dita in un batter d'occhio.
Così, col cuore in subbuglio, si tenta di mettere in ordine la scrivania e il caso vuole che sfogliando un libro un po' impolverato, si trovano le parole che raccontano una di quelle storie...
In autunno e all'inizio dell'inverno è tempo di andar per funghi, ma per chi come me non capisce nulla di micologia è più facile gironzolare per le campagne e scoprire i profumi delle essenze mediterranee bagnate dalla rugiada.
Erica, lentisco, cisto, alloro, rosmarino, timo si mescolano tra di loro creando un arcobaleno di sentori; basta accarezzare lievemente le loro chiome per sentirne l'aroma.
Ed è proprio durante l'inverno che è facile intravedere, tra le altre essenze, il famoso mirto sardo, sa murta. Le sue bacche bluastre spiccano nel verde delle foglie regalandoci cromie particolari.
Tra le tante essenze della macchia, forse il mirto è il più conosciuto perché molto versatile in cucina: le bacche sono la base del famoso liquore, così come le foglie, utilizzate anche per profumare gli arrosti.
In questa pagina InsulaGolosaRicette vuole proporvi una ricetta che utilizza i suoi rametti ma con una semplice raccomandazione: non abusate delle sue chiome perché è una specie indigena della macchia mediterranea. Tuteliamola e rispettiamola. Raccogliamo quindi solo piccoli rametti, con parsimonia, giusto per preparare un particolare condimento da conservare e utilizzare tutto l'anno, l'olio al mirto, perfetto per condire, a fine cottura, le carni e i pesci arrosto.
Ecco i prodotti delle eccellenze dell'Isola di Sardegna, che hanno avuto il riconoscimento di qualità dalle massime autorità nazionali e internazionali.
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InsulaGolosaRicette augura a tutti voi e alla sua terra, Buon Appetito ♥
Questa è la volta dell'Olio extravergine di Oliva di Sardegna DOP
In autunno tra i colori dorati e aranciati, spiccano i verdi e i viola delle olive mature. E' il tempo della raccolta delle olive. Ancora oggi nelle campagne le famiglie fanno la tradizionale raccolta manuale; ai piedi della pianta vengono preparate le piazzole dove le olive mature cadono a terra, perché spinte dal vento o perché mature. Quindi vengono radunate eliminando le foglie, e selezionate. Le più belle, quelle grandi e verdi, vengono messe da parte perché destinate al consumo a tavola, le altre vengono trasportate al frantoio per la molitura.
Ecco un ricetta semplice per conservare le olive verdi da consumare durante tutto l'anno come contorno o come antipasto: le olive in salamoia di InsulaGolosaRicette.
La raccolta delle olive ha i suoi tempi, che vengono scanditi dalla maturazione delle olive. Le olive nere da tavola sono le ultime ad essere raccolte perché le più tarde a maturare. Esistono diverse ricette con le olive nere tra cui quella antica come gli stessi uliveti sardi: le olive nere secche al sale.
InsulaGolosaRicette propone una ricetta, rubata dalle mani sapienti di donne semplici e creative, sempre capaci di inventare piatti deliziosi con pochi ingredienti.
La raccolta delle olive ha tradizioni lontanissime. Tutto inizia con la fine della stagione di raccolta dell'anno precedente. Gli alberi d'ulivo vengono potati a fine inverno, quando le temperature non sono molto basse perché potrebbero danneggiarli. La potatura non deve mai essere aggressiva ma studiata in modo che tutti i rami vengano illuminati dal sole.
A primavera iniziano a vedersi i primi boccioli che si trasformano in piccoli con fiori bianchi, privi, però, di apparato di richiamo, di nettare e di profumi. L'impollinazione dell'olivo non dipende dagli insetti. Il suo polline, abbondante, liscio e leggero si disperde grazie al vento, tant'è l'ulivo fa parte delle piante che utilizzano l'impollinazione anemofila.
Il vento, benché si dica, è un grande amico dell'ulivo, perché mezzo di dispersione del polline. Pensate che solo il 2-3% dei fiori viene impollinato, diventa frutto e futuro raccolto in autunno.
Non ci resta che aspettare le belle giornate di autunno per iniziare la raccolta delle olive, prediligendo quella a mano.
InsulaGolosaRicette vi propone una ricetta semplice per conservare le olive verdi: le olive confettate, ottime come contorno, come antipasto o per insaporire le carni di suino in umido, da consumare durante tutto l'anno. Ci vuole solo un po' di tempo e di pazienza e il gioco è fatto.
In Sardegna c'è una notte di inizio estate che diventa magica. Le donne escono di casa al tramonto e vanno incontro alla macchia mediterranea alla ricerca delle essenze più profumate, da conservare per tutto l'anno.
Grazia Deledda, in Cenere ci racconta di una di queste donne, Oli.
“Non crediate che io abbia la pretensione d’insegnarvi a far le polpette. Questo è un piatto che tutti lo sanno fare....”.
Così scriveva Pelligrino Artusi, il grande divulgatore della cucina italiana nel suo libro "La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”. Noi non possiamo far altro che condividere il suo pensiero.
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