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Dedico questa pagina ai Boschi della Sardegna, da me tanto amati, proponendo un passo dello scrittore Mauro Corona. Nel suo

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Carnevale, ogni dolce vale

Casalinghe disperate... mai♥

Gallina con il mirto

pollo_mirtoNella tradizione gastronomica sarda la gallina ha sempre avuto un posto d'onore. Fino a qualche decennio fa esisteva perfino la gallina di razza sarda, oramai estinta a causa dell'introduzione di altre razze e soprattutto per il cambiamento della società.

Era facile trovarla nei cortili delle case campidanesi o nei stazzi contadini. Razzolavano felici incuranti dei bambini che per gioco le rincorrevano.
Anzi è bene ricordare che tutte le galline che vivono all'aperto sono molto curiose e amano socializzare con tutto ciò che hanno intorno anche se spesso sonnecchiano e fanno le altezzose.
Insomma si comportano un po' come noi, anche se non vogliamo ammetterlo perché nell'immaginario collettivo la gallina è un animale stupido. Ma pure questo è falso.

InsulaGolosaRicette ha rovistato nei cassetti della memoria e ha trovato una ricetta doppia che tutte le nostre nonne ci hanno preparato almeno una volta quando eravamo molto piccoli.

Ha come ingrediente principale la gallina, la quaglia o l'anatra e il mirto, un piccolo arbusto che regala bacche e foglie perfette per aromatizzare, appunto carni bianche, come il porchetto arrosto, e il pollame arrosto o bollitoL'uso del mirto come aroma per le carni è presente anche nella cucina spagnola, a conferma dell'influenza ispanica nella cultura e  nella gastronomia isolana.

Ecco la ricetta della gallina con il mirto, una preparazione per due piatti da portare a tavola, il brodo come primo piatto e la gallina bollita come secondo delizioso.


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Il maialetto arrosto

maialetto sardo

La gastronomia sarda è lo specchio della cultura e i modus vivendi di genti dedite alla pastorizia e all'agricoltura immerse nel Mare nostrum mediterraneum, sorprendente scenario di naturale bellezza.
Semplice e basilare, si vanta di una sola frivolezza, l'uso dei profumi della macchia mediterranea quali il mirto, il timo, lo zafferano e tante altre erbe aromatiche.

InsulaGolosaRicette vi ripropone il piatto più conosciuto e più amato dai sardi e non: il maialetto arrosto, su porceddu arrustu.

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Lumache al sugo

lumache sarde

A volte, nelle giornate di pioggia, come oggi, realizzo che non sono mai andata in campagna a raccogliere le lumache. Puntualmente mi riprometto che appena esce il sole, prendo gli stivali e vado alla ricerca degli invertebrati più lenti del pianeta.

Ma, caso vuole, qualcosa di più importante sopraggiunge e dico a me stessa, che ci sarà una prossima volta. 

L'autunno è quasi finito... ops! Ci sarà una prossima volta?

Le lumache, in lingua sarda, hanno nomi fantastici, difficili da ricondurre etimologicamente ad un'unica parola. Il nome cambia a seconda dei luoghi e dei paesi: Sizzigorrusu a Cagliari, Coccoide aCuglieri, Gioga a Florinas, Pizzicrogu a Ghilarza, Pettiazzusu a Nurachi, Vaccacorroso a Orani, Coccois a Nuoro... 

Ebbene sì, noi sardi siamo fatti così: molto ospitali ma anche campanilisti, ovviamente nel senso più positivo del termine! Ma attenzione nel modo di dire comune, i sardi parlano di lumache, riferendosi alle chiocciole e non alle lumache senza casetta. E già questo è un bel dire!

Dalle mie parti, nel Campidano, le lumache, le chiamiamo sizzigorrus per via delle loro piccole corna (corrus) oppure boveris, quelle più grandicelle... 

E non finisce qui, perché ci sono chiocciole, completamente diverse, che chiamiamo is mongettasa, piccoline e marroncine e poi ci sono anche is tapparasa, quelle piccole col tappo. Che dire, troveremo il tempo per riconoscerle e cucinarle tutte.

Intanto in questa pagina di InsulaGolosaRicette vi spiego come preparare Is sizzigorrus in sa bagna, un piatto antico, tipico della vita contadina dell'isola di Sardegna. 
Credo che sia uno dei piatti della tradizione tra i più conviviali perché riunisce intorno al tavolo parenti e amici e li "costringe" a stare insieme per un lungo tempo. 

E perché mai?

Semplice, i commensali per far uscire di casa le lumache devono destreggiarsi con pinze e forchettine, quindi per rompere l'imbarazzo, si raccontando storie di episodi di vita vissuta più che altro inventate, stimolandosi a vicenda e facendo la gara a chi la spara più grossa.

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Involtini di carne Is coietas

involtini di carne

Chi ha detto che il carattere dei sardi è riservato, a volte chiuso? In tanti... ma non c'è niente di più sbagliato.
La Sardegna è sempre stata crocevia di genti e la grande ospitalità dei sardi ne è una conferma. Chi ha paura del prossimo, non invita alla propria tavola un estraneo.

Nell'isola l'ospite inatteso viene ricoperto di mille attenzioni e soprattutto il suo è il primo piatto ad essere servito. L'ospite, dal canto suo, è attratto dalla gentilezza della gente sarda e raramente non apprezza la cucina antica e arcaica, semplice e saporita.

Oggi InsulaGolosaRicette prepara Is Coietas, involtini di carne con contorno di verdure di stagione selvatiche, una vera delizia per tutti i palati... nostrani e non. 

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Lumache gratinate

Domu_sarda

Protagonista autunnale delle tavole più glamour è la lumaca, molto amata in Sardegna, tanto che Gesico, piccolo paese nel Campidanese, è stato titolato, capitale della lumaca, grazie a una deliziosa sagra che si tiene ogni anno a ottobre.
Dopo i primi acquazzoni stagionali, consuetudine vuole che si vada per campi alla ricerca di lumache, in dialetto i sizzigorrus o bovaris.

Le lumache escono per nutrirsi solo se la vegetazione è bagnata, infatti non riescono a sopravvivere al sole e passano le ore del giorno ben nascoste in posti umidi, sulle rive dei fossati e sotto la folta vegetazione dove la temperatura si mantiene più fresca e il tasso di umidità è ottimale. Di notte escono per nutrirsi ... e di giorno solo dopo un bel temporale.

Proviamo la ricetta di InsulaGolosaRicette.

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