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Ruju che frusciu
(rosso come le bacche del pungitopo)

Pungitopo

Nel freddo dell'inverno, la macchia mediterranea e il sottobosco si macchiano di rosso.

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Carnevale, ogni dolce vale

Casalinghe disperate... mai♥

Sgombro alla sarda

sgombro con aceto

Colore brillante, pelle soda, occhi grandi e lucidi... care lettrici e lettori, non fatevi ingannare, non è il principe azzurro.
Anche se il suo nome un po' gli somiglia, è un pesce di mare che non viene allevato, ma solo pescato, ricco di sapore e di omega3, facile da trovare in pescheria ed economico.

E' lo sgombro del Mar di Sardegna, un pesce azzurro di medie dimensioni, cugino del tonno, dalle proprietà nutrizionali sorprendenti.

Ricco di proteine facilmente digeribili, ha un apporto calorico modesto, con buone concentrazioni di minerali e vitamine. Surgelato o lavorato e inscatolato come il tonno, viene commercializzato anche fresco. Le sue carni tenere, lo rendono, infatti, molto versatile in cucina.

Il termine sgombro in dialetto sardo, assume diverse varianti: Pìsaru nell'Oristanese, ma anche Bìsaru a Siniscola, Surellu nel sud ovest e a Cagliari, Kavàlla o Pesce cavallo.

InsulaGolosaRicette vi propone un piatto molto diffuso in Sardegna. Scopriamo insieme la ricetta.

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Surellu all'acqua pazza

surelli o sugarelli

Nei banchi del mercato del pesce, insieme ad una moltitudine di pesci, molluschi, crostacei è possibile trovare un pesce azzurro, direi quasi dimenticato perché ritenuto "povero", che in Sardegna chiamiamo "Suréllu", e in italiano "Sugarello o Saro, Trachurus Trachurus", conosciuto anche come sgombro bastardo.
 
Su Surellu è una specie molto diffusa nei mari di Sardegna e del Mediterraneo; vive in branco in acque molto profonde difficili da raggiungere con le reti dei pescherecci. Solo durante l'estate gli esemplari più giovani si avvicinano alla costa per riprodursi e per fare incetta di crostacei, cefalopodi e altri pesci di cui vanno ghiotti, ma ingenuamente a loro volta finiscono nelle reti dei pescatori.
 
A dispetto di chi lo ritiene povero, è ricco di omega3, di sali minerali come potassio, fosforo, calcio e sodio di calcio, ed è una fonte preziosa di vitamina A e poiché contiene pochi grassi è adatto a qualsiasi tipo di dieta.
 
Le sue carni sono polpose e molto saporite e soprattutto facili da pulire perché le lische si tolgono facilmente. 
Il sugarello giovane si cucina bollito oppure al cartoccio. Solo gli esemplari più grossi e più rari, finiscono alla griglia. Ottimo anche in frittura, oppure affumicato o consumato crudo.

InsulaGolosaRicette vi propone un piatto casalingo molto semplice e veloce. Scopriamo insieme la ricetta.

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Tonno lesso con cipolle

Esiste un'isola nell'isola dove la gente passeggia nei carrugi e parla il tabarkino. Le botteghe lungo mare profumano di focaccia genovese e le case sembrano fatte di marzapane, colorate di rosa e di verde smeraldo. E' l'isola di San Pietro che si accompagna all'isola gemella di Sant'Antioco, figlie di Tabarka e di Genova.

Arrivare a Carloforte in traghetto è un'esperienza magica, se poi si arriva alla sera con il tramonto è ancora meglio. Il sole inonda di luce gli antichi palazzi e le barche dei pescatori, dipingendo tutto intorno un alone di serenità e di vacanza.

Se si parte da Calasetta ci si lascia alle spalle il villaggio bianco e azzurro, tipico del Mediterraneo e ci si immerge nell'antico sapore di mare tutto isolano.

Tonnara sulcis

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Tonno rosso lesso

tonno lesso

La Sardegna, insieme alla Sicilia, vanta la presenza  di alcune tonnare ancora attive nel Mar Mediterraneo.

Storicamente le tonnare isolane avevano la massima concentrazione nel mare antistante al territorio del Sulcis. Ogni primavera fino a inizio estate, questo specchio di mare è, ancora oggi, palcoscenico della famosa "corsa" del thunnus thynnus, o tonno rosso. Il re dei tonni, il più grosso pesce azzurro di origine atlantica che compie lunghi viaggi migratori per deporre le uova in prossimità delle coste calde e tranquille del mar di Sardegna.

Per questo è chiamato anche tonno di andata, mentre in autunno tonno di ritorno perché torna nell'oceano. La sua qualità è altamente superiore agli altri tipi di tonno, che sono tutti delle sottospecie, anche se di buona qualità.

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Triglie alla Vernaccia sarda

Piccoli pesci da scoglio, colorati di rosa e arancio, come i loro cugini salmoni, si divertono a nascondersi nelle grotte sott'acqua.

Sono le triglie di scoglio, molto apprezzate per le loro carni pregiate. Vengono pescate in tutto il Mediterraneo, per soddisfare la creatività di chef e cuoche di casa, in tutte le località che si affacciano alla costa.

In Sardegna la triglia da scoglio viene preferita a quella di fango per il suo sapore più deciso. Un detto sardo recita: No es donzi die a triglia, non si mangia triglie tutti i giorni, a testimonianza della preziosità del prodotto.

Diverse ricette rendono onore a questo pesce; tra le tante InsulaGolosaRicette propone la Triglia alla Vernaccia, da realizzare con ingredienti tipicamente locali: la triglia sarda e la stupenda Vernaccia di Oristano.

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Triglie in cartoccio

triglie_cartoccio

Tra i tantissimi pesci che si possono gustare nell'isola, troviamo le triglie, una tra le specie più sfruttate nel Mediterraneo.

I pescatori sardi, sempre più consapevoli che la pesca su larga scala ha portato loro solo danni, stanno rivalutando l'utilizzo della piccola pesca tradizionale più rispettosa del mare, e stanno adottando la cattura del pesce con le reti da posta fissa.

I metodi di pesca sostenibile portano in tavola pesci e triglie un po' costosi ma garantiscono un prodotto sano e gustoso per la salute nostra e dei mari. Facciamoci anche noi custodi del patrimonio marino e chiediamo sempre, al pescivendolo di fiducia, la provenienza e il metodo di pesca del pesce sul banco.

La triglia ha un gusto delicato e, come quasi tutto il pesce, richiede poco tempo per essere cucinata. InsulaGolosaRicette propone le Triglie al cartoccio, un secondo piatto facile da realizzare e ottimo da consumare in compagnia, magari gustando un buon vino bianco.

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Agnello al forno con patate

gregge

La Sardegna è una terra antica, che continua a tenere vive tradizioni secolari, attraverso atti concreti. «Sa Paradura» dei pastori sardi ne è un esempio. É un'antichissima forma di mutuo soccorso, un simbolo di unione e solidarietà tra gli allevatori. 

Spesso gli eventi o le calamità naturali arrivano inaspettati e sorprendono tutti, senza fare sconti a nessuno. Ed è in questi momenti che lo spirito altruista dei sardi si manifesta: i pastori cedono un loro capo ovino per ricostituire il gregge di chi lo ha perso, oppure forniscono foraggio e mangime per gli animali. Nessuno si tira indietro. Oltre al dono, offrono una benedizione, quale simbolo di un nuovo inizio per tutti. 
La Paradura si fa da secoli, e chi vive di pastorizia, in montagna o a valle, continua ancora oggi.

InsulaGolosaRicette, per onorare questi uomini valorosi nell'animo, propone un piatto pastorale, l'agnello al forno con patate, s'angioni arrustu cum patata, semplice e gustoso, ottimo in tutte le occasioni.

 

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