Arròsa de monti, rosa de monte, arròsa de padenti, arròsa piònica, arròsa de margiani, rosa de coga.
Ad aprile e a maggio tra l
...Quando i nostri nonni andavano per prati e boschi a raccogliere il cibo che cresce spontaneo non sapevano che erano i caposcuola di una moda moderna. E sì, proprio così, non facevano altro che praticare quello che oggi viene definito Foraging.
Per decenni ci hanno fatto credere che "raccogliere" il cibo dagli scaffali e metterli in un carrello, era molto più sano e conveniente... Ma la storia recente ci racconta qualcosa di diverso. Per esperienza personale vi posso garantire che un frutto appena raccolto ha un gusto particolare, è un concentrato di aria, di sole, di pioggia e di... amore e che girovagare alla ricerca di erbette selvatiche e gustarle poche ore dopo, è un'esperienza che rigenera il corpo e la mente.
Madre terra è sempre generosa con i suoi doni: bacche, erbette, frutti antichi. germogli sono sempre a nostra disposizione. A noi spetta solo la consapevolezza del valore di questo tesoro. Andare nel bosco o nella macchia mediterranea e raccogliere una moltitudine di erbe, funghi e piante è qualcosa che solo alcuni privilegiati possono permettersi.
InsulaGolosaRicette vuole essere sempre alla moda e imitare le pratiche dei nostri nonni ♥
Procuratevi un bel vassoio di sughero, sa sippa, ricavato dalla corteccia stagionata e lavorato a mano con sa leppa (coltello tipico). Prendete, poi i frutti della madre terra e del mare, adagiateli sul vassoio disegnando figure geometriche come fanno i bambini quando giocano insieme. Ecco che l'antipasto più buono in Sardegna è pronto. Nella foto il nuraghe trilobato Dovilineo a Orgosolo, simbolo della cultura millenaria dell'isola di Sardegna, una terra di guerrieri e cacciatori, di architetti e di naviganti, capace di stupire e ammaliare con una cucina semplice e appetitosa. A voi, lettori di InsulaGolosaRicette, amanti del buongusto, l'antipasto alla sarda, inimitabile, unico e originale.
Quando i prati iniziano a farsi avari, arriva il momento di andare nel bosco. E' qui che si ritrova la gioia di riscoprire i doni di madre natura dimenticati o accantonati in un angolo della memoria. Per tanto tempo il piacere di raccogliere le erbe e i frutti selvatici è stato messo da parte... è ora di rivivere questa gioia... le piante aromatiche e le selvatiche ci sorridono con i loro fiori, le loro foglie, le loro bacche e i loro frutti.
Ma non abbiate fretta di raccoglierle: camminate e ascoltate, e soprattutto osservate: un giorno raccogliete un'erbetta, un altro giorno un'altra ancora. Siate delicati, prendete solo una piccola parte della pianta perché ognuna di loro è magica, possiede al suo interno tutta l'energia del'universo.
InsulaGolosaRicette vi augura buon raccolto.
Sapore di sole, mare, sale. Sono gli ingredienti delle estati isolane. Se poi si aggiunge l'ozium delle vacanze, possiamo dire che Sardegna si vive come in paradiso.
E nei luoghi... quasi perfetti, non può mancare un un piatto tipico della tradizione culinaria che unisce il gusto del mare a quello della terra: l'antipasto di carciofi e bottarga.
Il sapore amarognolo del carciofo e il piccante della bottarga si mescolano dando vita al sapore di sole, mare, sale
Ma cosa è la bottarga? Comunemente i sardi la chiamano il caviale sardo e Sa butàriga, in sardo, dall'arabo batārikh (بطارخ) che significa "uova di pesce conservate sotto sale". Furono gli arabi, durante la loro dominazione nell'isola, a importare questo tipo di lavorazione del pesce, e ancora oggi la bottarga viene ricavata dalle uova di tonno rosso o di muggine, seguendo le loro antiche tecniche manuali.
In passato costituiva il pasto ideale dei pescatori, perché sostanziosa e ricca di proteine e grassi.
Nelle isole di Sant'Antioco e Carloforte la bottarga di tonno è la più conosciuta grazie alla pesca del tonno; a Cabras e in tutto il golfo di Oristano fino ad Alghero vantano invece la migliore qualità di bottarga di muggine, grazie alla fiorente presenza di questo pesce.
Nella foto un "Cavaliere d'Italia", un uccello acquatico tipico delle zone in cui si pescano i prelibati muggini.
InsulaGolosaRicette vi propone un piatto tipico della tradizione culinaria sarda poco conosciuto dai turisti ma anche da molti sardi.
Purtroppo è difficile gustare questo piatto nei ristoranti o nei pub delle grandi città isolane ma è un ottimo piatto da offrire.
Nei paesi, le anziane signore lo preparano con molta frequenza, soprattutto nel periodo estivo, perché è fresco e gradevole.
“Non crediate che io abbia la pretensione d’insegnarvi a far le polpette. Questo è un piatto che tutti lo sanno fare....”.
Così scriveva Pelligrino Artusi, il grande divulgatore della cucina italiana nel suo libro "La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”. Noi non possiamo far altro che condividere il suo pensiero.
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