slide11.jpg

Kastangia, 'astanza

ricci di castagno

Il castagno è un albero imponente, con lunghe fogli seghette e con frutti racchiusi in ricci spinosi che si

...

Carnevale, ogni dolce vale

Casalinghe disperate... mai♥

Pesce arrosto alle erbette

pesce arrostoIl profumo della terra invade la cucina con i sentori delle erbe aromatiche: la salvia, il timo e il rosmarino, turgidi e di un verde brillante, insaporiscono il pesce appena pescato, quello più richiesto, quello da arrosto.
Saraghi e orate, argentati e guizzanti nelle ceste, vengono adagiati sulla brace ardente richiamando tutti a tavola con il loro profumo di mare. 


InsulaGolosaRicette ripropone questo secondo piatto di mare ricco di tradizioni e di sapori, il Pesce arrosto alle erbette, da replicare in ogni occasione.

Leggi tutto...

Anguille alla brace

L'anguilla è uno dei pesci più misteriosi del pianeta. E' capace di sopravvivere tranquillamente in acqua dolce o salata: la femmina, capitone, trascorre buona parte del ciclo vitale in acque dolci o salmastre, ma per riprodursi intraprende lunghi viaggi verso il mare aperto. Può raggiungere la dimensione di un metro e mezzo. Il maschio, ceca, sottile e trasparente, raggiunge la lunghezza massima di 40–60 cm e staziona permanentemente in acque interne o in prossimità della riviera marittima.
In Sardegna la cattura delle anguille è consentita da ottobre a febbraio nel mare territoriale e nelle acque interne. La taglia minima di cattura degli esemplari è pari a 28 cm di lunghezza totale. Gli esemplari di taglia inferiore non possono essere detenuti, trasportati o commercializzati, per tutelarne la specie. 

 anguille in laguna

Leggi tutto...

Sa Merca, muggine nelle erbe

Quanti esperti navigatori hanno fatto rotta sulle coste della Sardegna? E quanti di loro hanno fondato città meravigliose come Tharros, Karalis, Sulki?  Fenici, romani, ottomani, spagnoli, pisani e altri ancora hanno disegnato la nostra storia. Secondo alcuni studiosi, già gli Antichi Sardi, ovvero gli Shardana erano uno dei Popoli del Mare, che conoscevano il Mediterraneo e le sue coste perché naviganti, esploratori e ovviamente pescatori. 

La pesca è sempre stato un settore primario nell'economia dell'isola, presente prima ancora dell’agricoltura. Le tipologie delle barche, il sapere legato ai venti e alle stelle, la conoscenza dell’orientamento astronomico e i mestieri di pesca hanno rappresentato, durante i secoli, un carattere distintivo delle nostre genti e della nostra cultura gastronomica tradizionale.

sa merca-muggini

Leggi tutto...

Tonno lesso con cipolle

Esiste un'isola nell'isola dove la gente passeggia nei carrugi e parla il tabarkino. Le botteghe lungo mare profumano di focaccia genovese e le case sembrano fatte di marzapane, colorate di rosa e di verde smeraldo. E' l'isola di San Pietro che si accompagna all'isola gemella di Sant'Antioco, figlie di Tabarka e di Genova.

Arrivare a Carloforte in traghetto è un'esperienza magica, se poi si arriva alla sera con il tramonto è ancora meglio. Il sole inonda di luce gli antichi palazzi e le barche dei pescatori, dipingendo tutto intorno un alone di serenità e di vacanza.

Se si parte da Calasetta ci si lascia alle spalle il villaggio bianco e azzurro, tipico del Mediterraneo e ci si immerge nell'antico sapore di mare tutto isolano.

Tonnara sulcis

Leggi tutto...

Calamari ripieni alla sassarese

Calamari

Nelle sere silenziose quando il vento è calato, i pescatori raggiungono le piccole barche nel porticciolo illuminato solo dai lampioni. Un'altra notte fuori casa, sulle acque più profonde, alla ricerca dei calamari che, attratti dalle luci dei fari artificiali delle barche, si fanno pescare facilmente.

Al mercato del pesce si vendono bene. Le donne di prima mattina vanno in pescheria per scegliere i pezzi migliori.

In cucina inizia il rito della pulizia dei calamari. Si toglie l'osso interno, trasparente e filiforme e le interiora, facendo attenzione a non rompere la sacca con l'inchiostro. Con l'aiuto di forbici si tolgono gli occhi e il becco al centro della raggiera dei tentacoli e poi la pelle. Infine un risciacquo veloce sotto l'acqua corrente.

Per evitare di avere la carne gommosa la cottura deve essere breve, in qualsiasi modo li vogliamo cucinare. 

InsulaGolosaRicette ha fatto un giro per l'isola e ha trovato una ricetta marinara del nord, i calamari ripieni alla sassarese, un secondo piatto delicato ed elegante, ottimo per i pranzi e le cene di prestigio. La tradizione vuole che sia presente nel menù del pranzo di Natale o nella cena di San Silvestro.  

Leggi tutto...

Orata ai profumi contadini

orata pomodori rosmarinoL'orata, regina dei mari, croce e delizia di ogni pescatore, è molto amata anche dagli chef.

InsulaGolosaRicette vi propone una ricetta marinara legata all'entroterra sardo per la scelta degli aromi e delle spezie, l’orata ai profumi contadini, un secondo piatto delicato e saporito, molto facile da preparare.

Il segreto per la buona riuscita, oltre che dalla freschezza del pesce è data dalla scelta delle erbe aromatiche più profumate, come il timo, il rosmarino, la mentuccia selvatica, l'alloro, la salvia, il finocchietto selvatico. Raccoglietele durante le giornate di primavera e conservatele con cura, potranno essere utilizzate durante tutto l'anno.

  

Leggi tutto...

Aragosta alla sarda

aragosta sarda"Quando a Parigi scoppiava la rivoluzione c’era una cittadina, nella costa nord-occidentale della Sardegna adagiata sulle rive del fiume Temo, dove la regina Maria Antonietta avrebbe potuto pronunciare una frase del tipo: “Non hanno pane? Mangino aragosta!”, senza correre il rischio di perdere la testa. Perché davvero a Bosa c’è stato un tempo in cui l’aragosta era il cibo dei poveri, talvolta l’avanzo del pescato che i pescatori tenevano per sfamare se stessi e le loro famiglie. 

Leggi tutto...

Agnello con carciofi

agnello-carciofi

La Sardegna è una terra misteriosa. Il suo paesaggio è una distesa di prati e di foreste, dove anticamente gli unici viandanti erano i pastori. Portavano le greggi dai monti del Gennargentu, molto fredde in inverno, fino ai pascoli  pianeggianti del Campidano e del Sulcis Iglesiente, molto più miti e fertili. Vestiti di orbace, i pastori camminavano in silenzioappoggiandosi ad un bastone di olivastro; la loro unica compagnia erano i cani fonnesi e le pecore di cui conoscevano ogni particolare. Durante le lunghe notti, lontani da casa, i demoni andavano a far loro visita e li tentavano con perfide promesse. Solo il bastone di olivastro, intarsiato di demoni come loro, li sapeva allontanare. Così passavano i mesi e le stagioni, in un rito chiamato della transumanza che è stato praticato nell'isola fino ad qualche decennio fa. 

Leggi tutto...

Brasato di cinghiale

Brasato di cinghiale

Sta arrivando la bella stagione e le gite fuori porta, con pranzo in un agriturismo, sono appuntate nel nostro taccuino digitale con tre stelle.
Solo a pensarci mi viene il buon umore. Dopo un inverno un po' troppo lungo, mi sembra di sentire i profumi e mi sale l'acquolina in bocca:
Malloreddus al sugo di lepre,  Cinghiale alla cacciatora, Coniglio selvatico al forno... per non parlare dei contorni e dei dolci.

Ce n’è per tutti i gusti. Io preferisco i piatti particolari, quelli più difficili da replicare a casa, come la selvaggina. 
 

Leggi tutto...

Lumache al sugo

lumache sarde

A volte, nelle giornate di pioggia, come oggi, realizzo che non sono mai andata in campagna a raccogliere le lumache. Puntualmente mi riprometto che appena esce il sole, prendo gli stivali e vado alla ricerca degli invertebrati più lenti del pianeta.

Ma, caso vuole, qualcosa di più importante sopraggiunge e dico a me stessa, che ci sarà una prossima volta. 

L'autunno è quasi finito... ops! Ci sarà una prossima volta?

Le lumache, in lingua sarda, hanno nomi fantastici, difficili da ricondurre etimologicamente ad un'unica parola. Il nome cambia a seconda dei luoghi e dei paesi: Sizzigorrusu a Cagliari, Coccoide aCuglieri, Gioga a Florinas, Pizzicrogu a Ghilarza, Pettiazzusu a Nurachi, Vaccacorroso a Orani, Coccois a Nuoro... 

Ebbene sì, noi sardi siamo fatti così: molto ospitali ma anche campanilisti, ovviamente nel senso più positivo del termine! Ma attenzione nel modo di dire comune, i sardi parlano di lumache, riferendosi alle chiocciole e non alle lumache senza casetta. E già questo è un bel dire!

Dalle mie parti, nel Campidano, le lumache, le chiamiamo sizzigorrus per via delle loro piccole corna (corrus) oppure boveris, quelle più grandicelle... 

E non finisce qui, perché ci sono chiocciole, completamente diverse, che chiamiamo is mongettasa, piccoline e marroncine e poi ci sono anche is tapparasa, quelle piccole col tappo. Che dire, troveremo il tempo per riconoscerle e cucinarle tutte.

Intanto in questa pagina di InsulaGolosaRicette vi spiego come preparare Is sizzigorrus in sa bagna, un piatto antico, tipico della vita contadina dell'isola di Sardegna. 
Credo che sia uno dei piatti della tradizione tra i più conviviali perché riunisce intorno al tavolo parenti e amici e li "costringe" a stare insieme per un lungo tempo. 

E perché mai?

Semplice, i commensali per far uscire di casa le lumache devono destreggiarsi con pinze e forchettine, quindi per rompere l'imbarazzo, si raccontando storie di episodi di vita vissuta più che altro inventate, stimolandosi a vicenda e facendo la gara a chi la spara più grossa.

Leggi tutto...

Rotolo di macinata farcito

rotolo di macinata

Ci sono giornate così lunghe che non finiscono mai. Si rientra a casa stremati e senza aver voglia di far niente se non gustare un buon bicchiere di vino aspettando che qualcuno prepari la cena. Ma non siamo sul set cinematografico dove gli attori sorseggiano vino, seduti su un divano bianco!

Quindi coraggio, non lasciamoci andare... il trucco è trovare un piatto facile da confezionare che faccia felice tutta la famiglia ♥
Idea! Facciamo le 
Polpette! No, no... ci vuole troppo tempo... Ma... ideona! Possiamo fare un secondo delizioso che tanto gli assomiglia! Scopri qual è...

Leggi tutto...

Melanzane al sugo

melanzane sugo

Per superare la fatidica estate sarda, ci vuole un fisico bestiale. Le nostre nonne, mamme e noi medesimi non ci facciamo mancare niente. Sveglia la mattina, non troppo presto. Doccia veloce, asciugamano nella borsa e tanta tanta roba da mangiare nella borsa frigo.

Il vero sardo doc, preferisce approvvigionarsi direttamente dal frigo di casa. Certamente non disdegna una birra o il caffè nei baretti in riva al mare, ma preferisce andare sul sicuro e portarsi da casa pietanze deliziose, seducenti e appaganti, da gustare in compagnia degli amici, anche nuovi.

Sì, perché noi sardi non dimentichiamo mai l'ospitalità, anche verso il vicino (quest'anno un po' lontano) di ombrellone. Diciamo pure che più che virtù è forse un vizio, perché con i nostri beach food vogliamo ingolosire i turisti e sfoggiare la nostra anima sarda. 

Leggi tutto...

Polpette di verdure

Polpette verdure varie

Metti una sera a cena con gli amici più cari. Metti la battigia sulla spiaggia col sole che tramonta dietro l'orizzonte. Metti che tutti hanno un certo appetito... metti che qualcuno ha già in mano una birra artigianale e la sorseggia sorridendo...
Metti che è il momento di prendere il cestino intrecciato di asfodelo e tirare fuori le polpette di verdure, preparate esclusivamente con prodotti locali dell'orto: cipolle, melanzane, zucchine e ...  tanto altro.

Leggi tutto...

Melanzane farcite

melanzane ripiene

Nell'isola di Sardegna soffia il vento. Sempre. Che sia maestrale o libeccio, scirocco o grecale, poco importa. Noi sardi lo amiamo. Il vento ci porta i profumo del mare e i sentori del bosco anche quando siamo in città. Ci scompiglia i capelli e ci soffia nelle orecchie. Ci sconvolge l'umore, a volte mette a tacere il cuore in subbuglio

Chi vive in un'isola capisce di che parlo. Le isole hanno questo vantaggio. Il vento le accarezza da tutte le parti. La sua melodia può essere leggera o potente; è una forza contagiosa che rende vigorosi come le pietre dei Nuraghi e le falesie a picco sul mare, ma anche dolci come l'uva che matura sotto la sua brezza e sensibili come i fenicotteri che prendono il volo in cielo. 

Leggi tutto...

Fiori di zucchine in pastella

fiori zucchina

Ogni mattina la luce del sole illumina le montagne e le valli. Lentamente scende sulle pianure, sugli specchi d'acqua dei piccoli laghi fino ad arrivare alle rive dei fiumi. La sera si nasconde silenzioso dietro l'orizzonte e aspetta un nuovo giorno.

In primavera, negli orti dietro le case, i suoi raggi solleticano le verdure; tra le turgide foglie si intravvedono fiori di ogni colore. Ma i più vanitosi sono i fiori di zucchina, gialli come il sole sardo, sbocciano invitando lo sguardo dell'osservatore. Le loro corolle si aprono leggere, al tocco sono quasi vellutate e profumano di dolcezza e di freschezza.

Il loro aspetto è tutta una promessa, infatti sono un toccasana per la nostra salute: diuretici, rinfrescanti e ricchi di vitamina A, si consumano crudi, al pesto, fritti ed anche al forno. 

Leggi tutto...

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta.

Approvo